IL PIANO A - di Michele Gamba

29.10.2015 12:34

Devo riconoscere che ultimamente il mio linguaggio è diventato scurrile e qualche volta anche offensivo nei commenti dei pentastellati. A priori chiedo scusa a tutti coloro che scioccamente ho offeso.

Credo che l'età e il senso d'impotenza per una realtà che indica la deriva del popolo italiano non solo economico ma anche di civiltà mi provoca una sensazione di frustrazione che sfocia in un linguaggio che rasenta la violenza verbale. L'incapacità di essere parte di una sn, che scomparsa, torni ad organizzarsi e riprenda la lotta.

È stato lasciata la piazza ai pentastellati che più che opposizione, come dicono di essere, sono funzionali al potere e alle destre italiane ed europee.
È come se all'improvviso il popolo italiano si sia rimbecillito consentendo a losche figure di decidere le nostri sorti e il futuro dei nostri figli.

renzigrillosalviniberlusconicasaleggioalfanomattarella ecc.ecc. SERVI DEL CAPITALISMO FINANZIARIO e responsabili della fine di quella democrazia conquistata con il sangue dei nostri genitori e lasciata in eredità ai nostri figli iperprotetti e con il telefonino.

Oggi, il potere esercita una violenza fisica schiacciando i diritti dei cittadini sottoponendoli alla privazione anche del cibo e le cure sanitarie dei loro figli. E domani forse li priveranno anche della scheda telefonica.
Nel pareggio di bilancio dello stato vi è la cifra circa di 75 miliardi di euro di interessi che ogni anno i cittadini pagano con la tassazione privandosi delle risorse necessarie per la scuola, la salute, il dissesto(disastro) idrogeologico ecc.ecc.

La bce con sessanta miliardi di euro al mese sta comprando il debito pubblico, detenuto in parte anche dai piccoli risparmiatori, quando l'operazione sarà completata, il ricatto sarà totale.

Nessuna agibilità politica e nessuna sovranità popolare.
Le regole dettate dalle lobby, che sono i padroni della bce, e il ricatto esercitato con il tasso dinteresse ci renderà schiavi.

Dovrei argomentare il tutto scrivendo un trattato, non sono laureato in economia, ma non è questo il problema, voglio accennare AL PIANO B.
l'esperienza della grecia ci insegna che se non costruisci una alternativa non hai scampo, ti costringeranno alla fila davanti al forno con la tessera per il pane. Da subito sgombro il dubbio di chi possa pensare che abbia un giudizio negativo su Tsipras che ho sostenuto prima durante e tutt'ora condivido la scelta del popolo greco, che senza alternativa non può fare altro che aspettare la sn europea.

Il piano B prevede l'autonomia energetica, la capacità di mantenere e non delocalizzare l'industria metalmeccanica, l'impresa agro-alimentare, il manufatturiero e le piccole imprese, il settore turistico, la valorizzazione dei beni culturali ecc.ecc. e anche su questo non voglio dilungarmi, perché la vera questione è IL PIANO A.

LA RINASCITA DELLA SN ITALIANA.

È il punto essenziale della questione. Solo se riusciamo con le nostre forze a costruirla diventiamo gli artefici del nostro futuro. Siamo esclusivamente noi i responsabili, qelle donne e uomini che ancora credono nei valori dell'uguaglianza, della solidarietà, della giustizia e in una equa distribuzione della ricchezza, contro il capitalismo soprattutto finanziario.

LA COALIZIONE SOCIALE DEVE ESSERE LA CASA COMUNE DI CHI SI SENTE DI SN E SI IDENTIFICA IN QUESTI VALORI.

non si rinnega il passato o l'appartenenza, ma mille rivoli in un fiume in piena a travolgere i cialtroni, tutti maggioranza ed opposizione, che ci stanno governando.

Deve essere inizialmente soprattutto un cartello elettorale pronto a fronteggiare nelle urne la finta sn e le destre, e deve essere anche capace di chiudere con i responsabili delle mille divisioni della sn.
I segretari e i comitati politici avrebbero dovuto chiudere i loro partiti e invitare gli scritti ad organizzarsi in una unica sezione ed eleggere dei loro rappresentanti.

Gli intellettuali di sn, attraverso l mezzi d'informazione alternativi avrebbero dovuto sostenere con forza l'urgenza e la nascita di una sn altrnativa a quella del partito unico nazional-fascista leopoldiano. Non lo faranno rischiano di essere cacciati dai loro padroni.

Oggi chiedo al " Manifesto", al suo editore ed ai suoi gionalisti, di diventare il giornale ufficiale del nuovo movimento politico di sn, la coalizione sociale che nasce anche attraverso le sue pagine. Nessuna contraddizione. Il giornale già esiste e noi pure stanchi da mille divisioni, siamo in milioni. Loro, attraverso le pagine del loro giornale hanno il mezzo per farlo noi siamo impotenti.

LANDINI milioni di lavoratori e di cittadini sono pronti a segurti, il giornale l'ho trovato, fatti aiutare da Rodotà, trova il futuro presidente del consiglio e la squadra di governo, escludi le facce note e state sereni anche in europa. Il portogallo è quasi pronto, la spagna ci sarà, la francia non è irraggiungibile, dobbiamo fare di tutto per esserci ed aiutare i nostri amici greci e della polonia non ci frega niente, non è, e non sara mai nell'Europa del sud.

(BY Michele Giamba).