... il santo graal ... - di Francesco Briganti

05.07.2016 09:49

" Vedi cara, è difficile a spiegare,
è difficile parlare dei fantasmi di una mente.
Vedi cara, tutto quel che posso dire
è che cambio un po' ogni giorno, è che sono differente.
Vedi cara, certe volte sono in cielo
come un aquilone al vento che poi a terra ricadrà.
Vedi cara, è difficile a spiegare,
è difficile capire se non hai capito già ... " (F.Guccini).

Facebook!. Social network. Palestra dell'anima per qualcuno, mezzo di svago per tantissimi, valvola di sicurezza per pochi, esercizio di protagonismo per ognuno.

il tempo; il bagaglio lieve, pesante, fatigante, defatigante per l'attimo fuggente da vivere o per il lasso di un sogno di una speranza di un progetto, comunque di un divenire che evolverà a prescindere in funzione propria difficile da condizionare o da prevedere con la certezza di una matematica a far da garante.

Facebook ed il tempo un connubio atteso ad una soggettività tutta particolare e per nulla al mondo inquadrabile in canoni o schemi che possano diventare oggettivi se non per una spesa, quella di ciascuno a costo ed a rendita materiali pari a zero.

Uno strumento comune a rendere a tutti ed ognuno quello spazio di autostima e di importanza che questa società spersonalizzante, cacofonicamente monocorde, appiattisce in un livellamento generale atteso al dominio dei pochi soliti noti su di una esistenzialità della specie HOMO che è invece caratteristica e differente per ognuno degli esemplari che vi appartengono.

Dunque una sorta di COLOSSEO mediatico dove il " panem et circenses " offerti dal potere ad un popolo assetato di sangue, di rivincite e di terapie a curare le proprie frustrazioni e mortificazioni, per tenerlo calmo e soggiogato, rivela, di più e in contraltare, la possibilità della riscoperta di una auto coscienza dai più dimenticata o obnubilata dagli altri media a fare da megafono alle tesi del potere, quale esso sia e da chiunque fosse detenuto.

Un mezzo, dunque, di cui capire le potenzialità e gli utilizzi fossero anche e solo per ciascuno quella auto gratificazione bisognevole, quella valvola di ritegno, quella presa di coscienza a risolversi in una libertà di pensiero, di critica e di ragionata consequenzialità che porti sempre meno gente ad essere tale liberandone sempre più allo stato di liberti e poi di persone capaci di strappare legami e catene di un sistema vita che della vita, piacere e godimento del semplice esistere, perde altrimenti ad ogni attimo a passare, la propria vera ed unica essenza.

Perciò facebook per ora a sostituire i rapporti umani e quegli angoli di strada, quei tavolini nei bar, quelle riunioni conviviali o quelle assemblee di partito in cui l'importante non era tanto e/o solo l'argomento di uno scambio quanto il fatto di esserci e di poter dire, ciascuno all'altro: " ... ecco ci sono anche io, considerami, ascoltami, guardami, io farò altrettanto ed insieme, forse, riusciremo ad imparare e ad insegnare entrambi qualcosa ... ".

E' un mare magnum in cui il rischio è quello di affogare nel banale e nell'usuale facendosi fagocitare dallo strumento e dalla sua funzione repressiva senza riuscire a carpirne, invece, l'involontaria forza deflagrante a rendere una massa informe un INSIEME DI INSIEMI compositi e fantastici padroni del proprio destino e, dunque, non più né servi né padroni di altri: un possibile BENGODI VIRTUALE in cui ...

pretendere rispetto e considerazione avendone prima concesso senza remore e false apparenze!.