... IO ACCUSO ... - di Francesco Briganti

24.02.2016 17:03

Ho una registrazione!.

Mi hanno inviato , registrato, il colloquio tra un dipendente della pubblica istruzione ed un funzionario del ministero del tesoro. Forse non sarà uno scoop, giacché quanto vi si ascolta è cosa risaputa da chi avesse occhi per vedere ed orecchie per sentire, però è una prova, la prova di quanto questi esseri, come definirli diversamente con sufficiente disprezzo?, al governo raccontino storie; storie sulla situazione economica del paese, sulla buona scuola, su quale sia la differenza tra quanto c'è di vero tra quello che ci raccontano e ciò che è realtà pura e semplice.

Il fatto: un precario di terza Istanza ( supplisce, cioè, ad un supplente di un professore di ruolo; ndr) uno oltre quei centomila che ci dicono essere stati assorbiti dalla "buona scuola", cerca sul sito del ministero della pubblica istruzione il cedolino del proprio stipendio di gennaio senza trovarlo; stupito, visto che quello relativo allo stipendio di dicembre l'aveva visto e ne aveva avuto il pagamento, chiede alla segreteria della scuola in cui esercita la propria mansione, il perché della cosa ricevendo come risposta che la scuola ha provveduto ad inoltrare la relativa informativa in tempo debito e di provare a chiedere al Tesoro.

E qui parte la registrazione : il funzionario del Tesoro che risponde al telefono, a domanda precisa chiede il tempo di guardare sui terminali e poi dice che non ci sono pagamenti da effettuare a quel nome; si fa spiegare la situazione dal professore, (lui non è tenuto a conoscerla?!?; ndr), e poi spiega che essendo lui supplente di terza istanza, il pagamento deve effettuarlo la scuola, in cui esercita, direttamente dai propri fondi, ma poi candidamente aggiunge che quei fondi non ci sono, non sa quando potranno esserci e che, comunque, non è al ministero che deve rivolgersi per avere notizie, ma direttamente alla scuola che è l'unica responsabile di quel pagamento quando e se ne avrà i fondi.

Il professore ritelefona alla segreteria della propria scuola e dagli addetti incaricati dell'amministrazione si sente rispondere che : " ... noi abbiamo fatto quello che dovevamo fare circa la sua retribuzione, ora deve essere il ministero del Tesoro a provvedere ... ".

Annotazioni: a) si spaccia per sistemazione, o per nuovi posti di lavoro, lo sfruttamento di persone che lavorano senza sapere il quando saranno pagate per quel che fanno; b) lo squallido scarica barile tra chi sa di sfruttare in forza di un " poi vedremo", ma non ha il coraggio di assumersi una propria responsabilità davanti a chi viene sfruttato; c) la faccia di culo di chi definisce "buona scuola" un verticismo senza capo né coda in seguito al quale per una cattedra di insegnamento si pagano a vuoto due persone e se ne sfrutta una terza; d) l'inspiegabile situazione per cui un insegnante che abbia ricevuto un incarico diventa non un dipendente a tutti gli effetti, ma continui a restare un precario alla mercé di coloro che lo devono pagare; e) perché cazzo non ci sono i soldi?, il paese non sta migliorando le proprie condizioni?.

Se questa è la realtà della pubblica istruzione, quali sono le reali condizioni della sanità, della giustizia, dei lavori pubblici, delle banche e, via dicendo, di tutto il resto?.

Perché i buffoni che ci governano continuano a riempirci le orecchie con il solito " ... va tutto bene madama la marchesa ... " e non procedono a tagli voluminosi contro gli sprechi, contro le pensioni d'oro, contro i vitalizi, l'evasione fiscale?; perché non si procede ad instaurare una patrimoniale sostanziosa almeno per le ricchezze superiori ad un certo limite, per le transazioni finanziarie, per le speculazioni, e per tutto ciò che riguarda un certo tipo di finanza?; perché si continuano a sprecare milioni al giorno per operazioni militari, per acquisti di aeroplani, per armamenti di cui dovremmo doverosamente fare a meno?

E perché, mondo boia, la scuola non si ferma, non fosse altro per dignità di categoria e permette tutto questo?

Una registrazione non ha valore legale in questo paese; in un tribunale non sarebbe ammessa; ma i protagonisti della stessa, i funzionari, il professore che me l'ha inviata, sanno che essa è autentica ed io è a loro che mi rivolgo e non a quei miserabili che ci governano: " Voi, Voi chi o cosa aspettate?
Dovreste sapere che se non sarete voi a ribellarvi per le vostre condizioni ...

nessuno lo farà per vostro conto! ".