... italian graffiti ... - di Francesco Briganti

03.09.2014 12:48

A cosa serve un social network?; avete tutti ben chiaro che tutto quello che ciascuno di noi pubblica, quale che sia il proprio intento non produce altro che soldi a coloro che hanno scoperto il modo con cui sfruttare ogni cosa? avete tutti ben chiaro che i danni sono l'altra produzione più prolifica?; danni piccoli, grandi, a volte immensi, nei confronti della persona, della famiglia, dell'intera società in alcuni estremi casi.
Ho pubblicato stamane qualcosa che usciva dal mio usuale; l'ho fatto con il preciso scopo di verificare alcune mie teorie ed alcune mie valutazioni; l'ho fatto con uno scritto volutamente imbarazzante per chi leggeva anche se cercando di essere il più realistico ed al contempo il più verginale possibile; l'ho fatto lasciando sotto intendere anziché lasciarmi andare alla "crudité" tanto in voga nella culinaria, nel linguaggio politico, in quello sociale ed ancor più crudamente in quello di tutti i giorni nella maggioranza delle persone. L'ho fatto, infine, lasciando alla sola pagina del Pueblo Unido, alla mia ed a quella di un amico che si è prestato all'esperimento; non ho quindi condiviso lo scritto con tutti quei gruppi ai quali, per un motivo o per un altro partecipo, mia sponte o perché invitatovi.
Adesso, a distanza di qualche ora, meno di quaranta persone lo hanno degnato di uno sguardo e di queste, NESSUNA, ha in qualche modo, in qualsiasi modo, commentato alcunché. Ritengo sufficiente il tempo trascorso dato il fatto che nello stesso lasso di tempo la frequentazione dei miei scritti era di circa dieci al minuto inizialmente per poi attestarsi a fine giornata intorno ad una media di più o meno seicento.
Cosa traggo da questa lunga, si sa io non amo la sintesi, premessa?. Innanzitutto tre cose: a) io devo continuare nel mio non prendermi sul serio; b) la pagina El Pueblo Unido non serve ad un accidente; c) se non sbatti sotto il naso alle persone ciò che ritieni importante, che sia per te e/o per loro poco importa, queste non si scomoderanno mai a cercare alcun che.
Perplessità, imbarazzo. sorpresa, disgusto, disapprovazione, ignavia personale?; non saprei dire quale di questi aspetti, quando non fossero tutti, sia la causa della mancanza di commenti. Di certo è che gli stessi non ci sono stati; neanche per dire : " ... ma che cavolo scrivi?, sei impazzito?". Il che dimostra a propria volta altre due cose: 1) che quello che scrivi deve toccare ambiti con i quali sia facile convenire sicuri di essere in qualche modo nel gregge, nel gruppo, o nel novero di partito o di indirizzo, di un possibile e probabile sentire comune; dunque di un sentire che non esponga a critiche personali o intime più di tanto; 2) che quello che si scrive non deve toccare quell'ambito privatissimo che, e nessuno finga di non sapere, ha provocato più di una crisi matrimoniale, più di una decadenza personale, più di una facile abitudine alla trasgressione; più di qualche sevizia e persecuzione non solo virtuale, ma anche ed a volte materiale ed omicida.
Scrivevo ieri che a me non interessano i sin troppo esagerati complimenti e che neanche mi interessano le altrettanto sin troppo facili critiche inutili tanto quanto una barzelletta scollacciata quando non fossero espressione di una logica o di un contro canto fondato e razionale. E' la verità; non me ne potrebbe fregare di meno giacché io per primo riconosco ai miei scritti la futilità e l'insufficienza; da qui il mio non prendermi sul serio ed il mio invitare gli altri a pensare con la propria testa senza sostituire un santone con un altro.
El Puebo Unido, la pagina, l'assioma, il sogno, non serve. La pagina voleva avere un intento costruttivo, ma per il resto in una società che sa solo partecipare, ovilmente, alla propria distruzione costruire qualcosa, o anche solo il cercare di farlo è pura follia.
Siamo in troppi i parolai; ci sono quelli che come me cercano, alcuni fingono, forse io?, non potete saperlo; cercano, dicevo, di proporre argomenti e valutazioni che possano spingere ad un riaccendersi del pensiero autonomo e libero; altri si spendono in una sorta di telegiornale riportando a spot notizie e vicende e ci sono quelli che adescano. ADESCANO!, in un modo o nell'altro, palesemente o subdolamente, ma adescano.
Onestamente io non so se continuerò a pubblicare qualcosa su facebook, probabilmente lo farò o, forse, no proprio per o nonostante il disincantato divertimento; di certo continuerò a scrivere, forse ritornando alle note personali o solo conservandomi ogni cosa con la certezza e la soddisfazione di farlo per me e me soltanto.
Perché dirvelo? e non sparire semplicemente nella certezza di un oblio succedente e quasi immediato?.
Per rispetto, comunque ed a prescindere, di coloro i quali, e non sono moltissimi, credo molto più affini a me che a quel circo mediatico che sono i social network.

Tutti, nessuno escluso.