La buona creanza … - di Claudia Petrazzuolo

21.03.2013 07:04

Io sto con il giudice Ingroia: ho votato per Lui e se dovessimo riandare al voto continuerei a farlo; il perché di questa affermazione, fuori luogo non essendo in campagna elettorale, mi è venuto spontaneo e dal cuore dopo aver ascoltato le ultime notizie del telegiornale. C’è un proverbio che dalla notte dei tempi ricorre nella memoria dei popoli: “ … chi troppo vuole …”; ma lasciamo stare per il momento, perché ho invece voglia di parlare della faccia da Pozzi-Ginori (arredo bagni e nella fatti specie WATER) di alcuni personaggi che calcano la scena della politica. Non sto a fare nomi, ciascuno cerchi i propri bersagli e se ne assuma la responsabilità.
C’è un tizio più alto che onesto che serio che pulito che morale che etico il quale continua a sproloquiare sulla necessità di un governo di salute nazionale ora che dal basso (mai aggettivo fu più appropriato) di una sonora sconfitta politica vuol far parte di un esecutivo che faccia in pochi mesi se non in poche settimane quello che lui con una maggioranza bulgare non ha fatto in vent’anni; mi chiedo: “ … non sarà piuttosto la paura della galera ….?”. MAH!.
Un servizio, non smentito e trasmesso a Ballarò ieri, ha dimostrato quanto e come ciascuno dei nuovi e vecchi parlamentari eletti, nessuno escluso nessuno, costi allo stato nello stesso identico modo ed ha anche evidenziato come, partendo dai presidenti di Camera e Senato, si possano decurtare di una certa percentuale (il 30?) i rispettivi emolumenti con un risparmio di un certo numero di milioni all’anno se il loro esempio fosse seguito da ciascuno dei mille tra Cittadini ed Onorevoli; ora, io non so per quanto riguarda i Presidenti, ma il fatto però è che dalle buste paga dei deputati e degli onorevoli non si può decurtare nulla; si deve per forza incassare per poi, nell’impossibilità di restituire il maltolto allo stato, farne un uso che sta all’opera di ciascuno degli eletti decidere, il tutto mi par di capire nell’ordine dei 2500 eu. ciascuno; mi risulta ancora più difficile capire quando sento gridare dall’alto della tolda del transatlantico fuori parlamento :”… DEVONO DIMEZZARSI GLI STIPENDI …”: affermazione vuota ed assurda alla luce dei fatti perché o non si fanno eleggere ed allora non dimezzano nulla perché non hanno stipendio o se eletti non possono rinunciare a nulla di ciò che ricevono … a meno chè non facciano espressa opera di beneficenza ben documentata nel dove nel come e nel “ a chi ” dato che si è visto come versare nelle casse dei partiti sia prassi già consolidata che non risolve il problema. Perciò, forza disoccupati, cassintegrati, esodati, pensionati, poveracci senza arte e né parte, fatevi sotto perché il 27 di ogni mese a fogli da dieci euro e quindi per contanti LOR SIGNORI penseranno a sostituirsi allo stato e sopperendo alle sue mancanze vi verseranno il guiderdone.
Sono solo due casi, estremi ed opposti tra loro; in entrambi c’è qualcuno che a parole, uno certamente in mala fede e l’altro in buona, chiede qualcosa di impossibile nei fatti senza cambiare una legge e poichè in questo paese aumentare si può sempre mentre diminuire mai, è, dunque necessario, per ritornare al proverbio di cui sopra, smettere di puntare alla luna e, invece, toccando il dito che la indica, COMINCIARE A STRINGERE QUALCOSA!.
Insomma, FATTI E GOVERNI E NON PAROLE ed ecco perché Ingroia!. (Fortebraccio) “