... la buona scuola ... - di Francesco Briganti

03.12.2015 18:44

Chiesina uzzanese, ore 9, questa mattina. Circa duecento persone, diventate "gente" per l'ignavia di uno stato imbarbarito ed infingardo, si sono accalcate ad attendere una " grazia ", al punto in cui sono giunte le cose, non lontana dal poter essere definita " divina ".

Giacché, vedete, è questo che il lavoro è diventato in questopaese: un dono di un dio scellerato che lo fornisce attraverso una specie di lotteria alla quale, bisogna prestare ogni attenzione, altrimenti si rischia anche di non partecipare.

Duecento insegnanti tra neo laureati, laureati da un po' e stagionati professori fregati dai vari cambiamenti, ognuno dei quali a cazzo, intervenuti negli ordinamenti scolastici, hanno fatto ressa per l'assegnazione di un incarico nel sostegno ed è già tutto grasso che cola.

Un organizzazione ridicola ha visto messi del ministero leggere e rileggere, ogni volta e per ogni classe di concorso, gli elenchi di tutti coloro iscritti nelle leve dei professori: il tutto per cinque ore di seguito e per l'assegnazione di trenta posti disponibili.

Ora, provate ad immaginare cosa significhi per un giovane ed un non più giovane restare lì in attesa mentre un burocrate non capisce l'imbarazzo, l'illusione di chi, magari da molto lontano, è giunto sin lì sull'alea della speranza.

Chiunque di noi avrebbe censito i presenti, ne avrebbe fatto un elenco in funzione del punteggio acquisito e, siccome gli assenti comunque perdevano ogni diritto agli incarichi disponibili, avrebbe assegnato i posti nel giro, diciamo, di un 'ora?, due?. Certamente in maniera meno frustrante e più rispettosa della dignità delle persone.

Ma no!, questa è la buona scuola renziana. Questa è la buona scuola di un paese dove un insegnante vede svilita la sua professionalità, importantissima per ruolo e per finalità, con una paga al di sotto di qualsiasi, benché minima, considerazione. Questa è la buona scuola renziana dove spicca la stessa vigliacca ignavia degli insegnanti i quali, FEDELI AL COSTUME DI QUESTOPAESE, sono buoni solo a scorrere per le strade in una inutile, inconcludente, sciocca protesta, dalle nove alle cinque, per poi tornarsene dalla gita fuori porta doverosamente per cena sempre meno considerati e sempre meno importanti persino ai loro stessi occhi.

Tra quelle duecento persone c'erano persone che non solo hanno pagato fior di denari per raggiungere una laurea, sempre più inutile, ma c'erano anche persone truffate da questostato, crasi a sottintendere di merda, che li ha costretti a sborsarne altri promettendo in cambio realizzazioni mai avvenute; e c'erano persone stanche di non sapere più a che santo votarsi; e c'erano persone che avrebbero avuto tutto il diritto di PRETENDERE ANZICHE' PIETIRE UN LAVORO.

Ma dire che è solo colpa della "buona scuola" sarebbe disonesto se non aggiungessi il fatidico : " chi è colpa del suo mal pianga sé stesso ".

Sì!, poiché se in questo paese nulla va come dovrebbe, se ogni politico del cazzo può riempirci di chiacchiere mentre si riempie le tasche del merdoso frutto della propria inconcludente incapacità o della interessata attività al servizio di questi o di quegli; se il santo a cui di volta in volta ci si vota non sarà che un altro ad aggiungersi alla lista, beh!, tutto questo è solo colpa nostra.

E' una vergogna!, ma non di quelle duecento persone, di tutte le altre che fanno finta di non vedere e non sentire. Continuiamo così, prima o poi,

arriveremo ad un fondo che lo sia per davvero!.