La piazza … virtuale e non... - di Claudia Petrazzuolo

20.02.2013 19:04

L’ho detto e ripetuto, ormai, decine e decine di volte: IO STO CON ANTONIO INGROIA ed è a Lui che andrà il mio voto; è una decisione ragionata, ponderata, fiduciosa. Lo è perché vedo nel mio candidato, a dispetto della parodia che ne fa il simpaticissimo Crozza, l’energia necessaria e fattiva per fare da puntello alla forza di Vendola, per il quale voterò al senato, e quindi supportarlo nel non farsi coinvolgere nella deriva centrista del Pd; qualcuno si domanderà: “ … allora perché non votare direttamente alla camera ed al senato il solo Vendola?! “, semplicemente perché io credo che un governo debba essere frutto di interessi coincidenti e non espressione diretta di una maggioranza tale da riuscire ad essere, a quel punto, menefreghista delle eventuali opposizioni. Resta ben chiara nella mia mente la forza del PCI all’opposizione nell’ottenere per le classi deboli e per i lavoratori tutti più di quanto sia mai riuscito a fare al governo questa sinistra post berlingueriana. C’è, poi, anche un altro motivo, la frammentazione delle forze è la condizione necessaria affinché gli interessi di tutti siano tutti tenuti al livello necessario di attenzione, nessuna istanza venga ignorata e non ci sia mai qualcuno ( il nano docet ) che possa sentirsi il padrone incontrastato del vapore facendo delle leggi dello stato che regge scempio, vituperio, commedia e tragedia al tempo stesso. Infine voterò per RIVOLUZIONE CIVILE perché sento, pur nel desiderio di cambiamento espresso in ogni luogo ed in ogni modo, quel rispetto delle ISTITUZIONI che è dovuto ad un ordinamento che si ama e che non può essere ritenuto colpevole delle nefandezze di chi lo ha retto sino al momento fatidico del cambiamento avvenuto. Non voto per il M5S ed i suoi esponenti, non perché non ne apprezzi le idee o il suo leader, anzi, confido molto in entrambi, anche se non sempre, almeno per me e per le ragioni espresse precedentemente, entrambi siano condivisibili. Vedete!, la piazza è bella, la piazza siamo noi, la piazza è gioia, la piazza è espressione popolare, ma la piazza è anche istintiva, ferale, irretibile, a volte incontrollabile, a volte foriera di personalizzazioni estreme o estremizzate da parte di colui che le anima e le riempie o di coloro che di costui profittano per scopi non sempre illegittimi, ma anche non sempre legittimi e Grillo le piazze le riempie, le incita, le cavalca, le domina, ne trae le energie necessarie per andare avanti nella comune battaglia del cambiamento: se Grillo non ci fosse, bisognerebbe inventarlo perché Egli rappresenta quello sfogo umano e comprensibile, di tutti coloro che hanno gridato basta allo scempio di sé stessi e della cosa pubblica che questi politicanti in auge hanno fatto di tutti noi, incanalando in una allegra, utile e molto forte iniziativa la rabbia esplosiva che altrimenti avrebbe potuto fare molti, molti danni ed anche esser causa di emersione di un fascismo strisciante dando alla repressione una ragione per agire e reprimere il giusto livore popolare. Quindi Grillo ed il movimento entrambi da ringraziare, ma consentitemelo, entrambi da temere nello stesso tempo; mi spiego per non indurre a considerazioni sbagliate e per farlo mi devo rifare ad un vecchio proverbio latino: “ la moglie di Cesare non deve essere solo essere innocente, ma deve anche sembrarlo …” e ciò per significare che non può bastare dirsi, essendolo sinceramente, paladini del cambiamento e della democrazia e della libertà se a queste dichiarazioni si accompagnano atteggiamenti di pensiero unico, di comportamenti intolleranti verso chi non si normalizza, e decisionista in prima persona ad oltranza; Io so, io spero che tutto questo faccia parte della coreografia necessaria ad una campagna elettorale tutta tesa a raccogliere tutta la protesta possibile, ma mi e Vi chiedo: “ raccogliere tutta ed ogni protesta possibile, perché?? “, per raggiungere quel potere necessario ad un cambiamento che non sia unanime e condiviso?; per poter avere la forza di riuscire a prescindere?; per non dover essere costretti a render conto? … . IO SO, IO SPERO che non sia così, ma a me il dubbio resta e non salgo sul carro del vincitore solo perché in molti lo fanno e siccome il dubbio E’ VITA, io mi fido, ma voto da un’altra parte.