... la più bella del reame ovvero: chi vivrà vedrà … - di Francesco Briganti

22.09.2015 09:05

Leggevo poco fa le cronache giornalistiche dell’elezione di miss Grecia 2015; pare che la nuova Miss di quel paese al momento della incoronazione abbia detto “ … e poi sono molto onorata di rappresentare la mia patria così come fa Alex … “. A chi, interrompendola, le domandava se l’Alex cui lei si riferiva fosse il suo fidanzato, la giovane dea della bellezza ha risposto serenamente : “… io credo che lei il giornalista dovrebbe farlo in Italia, perché a me non piacciono le domande inutili, a me non sarebbe piaciuto vivere al tempo dei colonnelli, ed il mio idolo è Tsipras. Mi meraviglio lei sia così stupido! “.

Tagliente, altera, fiera della propria bellezza ed intelligenza, la ragazza ha stupito gli astanti ribadendo all’universo creato come la bellezza non faccia sempre il paio con la stupidità e quanto conti anche in un mondo futile e vanaglorioso la presenza di persone intelligenti tra coloro che fanno parte del contorno e non dei protagonisti. Sussurri e grida appena percepiti dal Partenone riferiscono che, poi, quel giornalista è stato licenziato avendo dimostrato quanto fosse, e per propria stessa manifestazione, un coglione.

In realtà, io non so nulla di un concorso ellenico, non so se esiste una miss Grecia e non so nemmeno se esistano giornalisti, o altri, così fessi; quello che mi piace immaginare è che in un paese dove la miseria e le condizioni sociali sono all’ultimo gradino prima del letame putrefatto e non più buono nemmeno come concime, esistano anche in quel mondo persone aderenti alla propria realtà in grado di mostrare sagacia e relativismo gnoseologico, dunque soggettivo, del mondo circostante, capaci, perciò, di mantenere i piedi per terra.

Questa presunzione mi deriva dalla vittoria, l’ennesima, che Tsipras ha ottenuto alle ultime, ennesime anche esse, elezioni. Nel periodo precedente il luglio scorso la corsa al carro di Siryza è stata quasi come quella all’oro in America. Da Renzi all’ultimo dei nanisti berlusconiani ed ad ogni neofita grillino, ognuno vantava punti di contatto, aderenze, origini in comune con il democratico esponente. Poi, chi da un’ottica, chi da un’altra, quando Tsipras ha ceduto le armi ai dictat europei i più lo hanno mollato credendolo pari ad un qualsiasi politico italiota.

I più benevoli, io tra questi, scrivevano che evidentemente quella che sembrava una resa senza condizioni era figlia di una minaccia di un ben più tristo futuro peggiore della fame e della sete: un minacciato ritorno, evidentemente, a condizioni da COLONNELLI!. Conoscendo questa Europa e questi europei, la cosa non è affatto da escludere ed anzi sembra molto più che probabile: conseguente!. Quindi Tsipras, badate bene, dopo un referendum, cioè dopo una volontà chiaramente esibita dal proprio popolo che gli suggeriva, faceva l’esatto contrario: non mollava l’unione ed anzi ne accettava quasi in toto le direttive.

Ai più distratti potrebbe sembrare quasi si parli di Renzi ed infatti, i meschini ed i poveracci in tal modo lo avevano classificato.

Non lasciatevi fuorviare. Alexis Tsipras ha dimostrato al mondo che la democrazia quando esista tra persone serie è la migliore forma di governo; lo ha fatto prima vincendo libere elezioni politiche e non combinate primarie di partito; poi rimettendo alla volontà popolare un indirizzo da seguire; quindi spiegando al proprio elettorato il perché quell’indirizzo non era stato possibile seguire ed alla fine chiedendo ancora una volta un consenso, che a questo punto, ha una valenza ancora maggiore sia in patria che nel consiglio europeo. Detto questo è palese che non vi è nemmeno un solo punto di contatto con il buffone toscano.

Ma Tsipras ha dei meriti ancora maggiori che ne fanno un leader da seguire ed imitare: a) egli dimostra giorno per giorno che in questa Europa affama popoli un governo di sinistra può e DEVE essere una scelta convinta e ripetuta; Podemos in Spagna e Corbyn in Inghilterra ne sono l’altra conferma; b) egli ha, adesso e dopo le concessioni fatte, una autorità maggiore nel consiglio europeo in quanto può vantare il nuovo suffragio popolare; c) in funzione di questo la sua voce dovrà, DOVRA’, essere più ascoltata e considerata.

Varoufakis?; Lui è un gladiatore e può essere l’evoluzione, ma lasciare solo Tsipras ora, vorrà dire fare lo stesso errore fatto dai grillini a suo tempo: lasciare ad Alexis la sola libertà di, impunemente o subdolamente, sbagliare!.

Io azzardo nel dire che la Merkel qualcosa del genere avesse previsto se è vero come è vero che la propria apertura sulla questione migranti è coincisa esattamente con l’emergenza migranti in Grecia. Vero è, anche, che gli interessi teutonici dalle parti di Atene sono aumentati e di molto, ma è altrettanto vero che, adesso, tensioni sociali estreme governate da un potente e sicuro governo di sinistra non sarebbero facilmente sopprimibili nemmeno con i carri armati dei colonnelli senza, con questo, sputtanarsi per l’universo.

Se l’Italia fosse un paese serio ed i suoi politici della sinistra vera lo fossero allo stesso modo, non resterebbe da fare altro che riunirsi sotto un’unica bandiera, congiungere e coniugare le anime di ciascuno e spingersi oltre un orizzonte, temuto, conosciuto o non creduto che fosse, e tentare la sorte della speranza popolare; ma noi, i nostri politici di sinistra, i nostri duri e puri, non siamo persone serie né lo è l’Italia che è il paese dove una ventenne, con un “cazzimbocchio” in testa, afferma senza vergogna che a lei piace il tempo di guerra tanto, la guerra, la fanno gli uomini. Appunto!. Quello che lei non sa, nessuno glie lo ha mai spiegato, la poverina!, è che in guerra …

una vagina non ha mai fermato una pallottola!.