La smorfia Napoletana … - di Francesco Briganti

13.08.2013 19:24

Dal 16 maggio 2006 al 22 aprile 2013 il nostro Presidente della Repubblica on. Giorgio Napolitano, dal secondo mandato in poi, da molti considerato Vicere di Napoli ed imperatore delle Terre Italiche, ha sfruttato il suo potere di Grazia in 23 occasioni: 6 per pena detentiva temporanea (no ergastolo per intenderci); 2 per pena detentiva temporanea e pena accessoria; 10 per pena accessoria; 1 per reato militare; 1 per pena detentiva e pena pecuniaria (ha fatto risparmiare dei soldi a qualcuno); 3 commutando la pena detentiva in pena pecuniaria. Alla media di 3 atti di clemenza ed un settimo di esso all’anno Fra’ Giorgio il buono ha abbinato la pietas presidenziale all’esercizio cristiano e si guadagnato voti in paradiso. Non conosco, e quindi non posso commentare, i rei beneficiari né i reati per cui gli stessi sono stati prima condannati e poi graziati, ma ciò nonostante mi viene facile dire che se è vero come è vero che le carceri scoppiano e che i reati sono in aumento, in fondo in fondo tale esercizio pietoso non mi sembra esercitato con larghezza di manica né troppo facilmente; questo sta a dire che l’esercizio della Grazia è quindi un evento eccezionale tanto da essere frequente più o meno quanto lo sono i miracoli. Allora viene di conseguenza pensare che ad un condannato in via definitiva per evasione fiscale, a giudizio per sfruttamento della prostituzione e corruzione di minorenne, puttaniere confesso e per dichiarazione dei propri legali, abitudinario dell’uso personale della prescrizione e fautore di leggi ad personam onde difendersi dai processi la GRAZIA dovrebbe ESSERE NEGATA senza tanti complimenti o riflessioni; anche perché, per le cose suddette, si correrebbe il rischio di graziarlo un mese si e l’altro pure. Invece, sembra che il nostro amato Re ed Imperatore stia attraversando momenti tragici e di profondo travaglio intimo, spaccato nell’anima e nei sensi, da quello che leggiamo e, quotidianamente, sentiamo a causa del dilemma AGIBILITA’ SI, AGIBILITA’ NO. Abbiamo già avuto modo di affermare che è una bubbola immensa quella spacciata dal PDL (pubblico deleterio ludibrio) quando cerca di avvallare l’ipotesi antidemocratica di una sua negazione; abbiamo già ripetutamente letto che è solo grazie all’incapace complicità dei partiti in parlamento se nei confronti del sig. Berlusconi non è stata mai applicata sia l’ineleggibilità che la decadenza dal titolo una volta (troppe) eletto; ed abbiamo già anche riflettuto ampiamente sull’ipotesi di una complicità diffusa tra elettori ed eletti quando per capo partito si scegliesse un uomo da prima chiacchierato, poi condannato e quindi eletto, ed allora ripetere queste cose sarebbe inutile e noioso. Facciamo, invece, l’ipotesi più odiosa, ma comunque possibile e fore proabile, conoscendo il nostro sovrano: Berlusconi viene graziato!. In questo caso, io affermo sin d’ora che smetterò di preoccuparmi di tutto ciò che è balzello/tassa sopruso di stato perché quella grazia SAREBBE IL MIO SALVACONDOTTO allo stesso tipo di comportamenti: dall’evasione fiscale alla corruzione di minorenni. E non mi si venga a parlare di ragion di stato, di bene del paese, di responsabilità economiche, di obblighi verso l’Europa perché io ad tutte queste false ed ipocrite spiegazioni oppongo e lo faccio sin d’ora: la ragione familiare, il bene della mia casa, la responsabilità verso i miei creditori, gli obblighi verso i miei figli ed il loro futuro. Questi SIGNORI DELLA POLITICA, e non escludo nessuno, piaccia o meno, devono capire che la terra della pacchia o finisce per tutti o comincia per tutti, che non basta dare fumo negli occhi tagliando qualche auto blu e qualche prerogativa qui e là; è ora che in questo stramaledetto da Dio paese chi comanda e per primi coloro che reggono il potere, comincino a comportarsi come persone serie e lo facciano per davvero e non solo rimandando questo, riflettendo su quest’altro e comunque continuando a prenderci per il culo. Un ultima cosa: Marina Berlusconi dice che non entrerà in politica!. E STI CAZZI …???. Chiedo scusa, ma quando ci vo’ ci vo’ e questo vale anche per il re, riflettente o meno.