La vita a modo mio … - di Francesco Briganti
La decenza, il pudore, il rispetto sono alla base dei rapporti interumani. Rivolgeri agli altri con educazione e rispetto non è un modo di fare è un modo di essere e quando questo agire fosse dagli interpretato come un segno di sottomissione, di debolezza il problema non è di chi agisce, ma di chi, dall’alto di una presunzione stupida più che ignorante, male interpreta. La giustizia è umana ed in quanto tale soggetta a sbagliare. Non più tardi di qualche giorno fa citavo in una nota la vicenda di Sacco e Vanzetti, condannati innocenti alla pena di morte. Fu un errore, peggio, fu una sentenza politica e razzisti: politica perché i due erano anarchici e razzisti perché erano italiani, per di più emigranti e di basso ceto in quella società americana che vive sulla presunzione di onnipotenza e di onniscienza; se così non fosse non avrebbero come pena estrema la morte dell’imputato e si lascerebbero, comunque, una possibile via di ritorno. Tant’è e più di tanto la giustizia americana non ci interessa. Quella italiana, invece si!. Quattro gradi di giudizio hanno esaminato le vicende berlusconiane, quattro sessioni diverse di persone hanno vagliato, esaminato, discusso, ragionato su di queste; quattro conclusioni finali hanno stabilito che i fatti, le circostanze, le concatenazioni portavano ad una sola ed univoca possibilità: BERLUSCONI ERA COLPEVOLE DEL REATO ASCRITTOGLI. La decenza, il pudore ed il rispetto se l’individuo ne avesse mai anche solo una piccola componente per quota parte, avrebbero imposto, forse non a lui, ma di certo al suo intorno di tacere e di non arrampicarsi sugli specchi del ridicolo e della mancanza di dignità. Un complotto, ove ci fosse, non darebbe adito a possibili alternative avverse, fabbricherebbe prove inconfutabili, o, peggio ancora, non avrebbe esitazioni a liberarsi dell’ostacolo in maniera definitiva. In questo paese, tra bombe senza colpevoli, aerei precipitati, treni e stazioni saltate in aria, omicidi più o meno eccellenti, la storia è piena di esempi relativi a questo fare ed agire. Dunque, è ben strano un mondo complottista che intriga, ma con sottile trama giudiziaria, rischiando di vedersi sconfessato e di esaltare anziché abbattere il proprio avversario. Quindi o le prove a carico di Berlusconi sono false e lui non ha società all’estero, non ha pagato Mills, l’avvocato inglese reo confesso, non ha frodato la sua stessa azienda per accumulare soldi in nero, che in questo caso specifico sarebbero stai spesi dai complottasti e posizionati, come regalo, sui conti di Berlusconi, OPPURE il nostro più grande presidente del coniglio è un CRIMINALE e quattro gradi di giudizio hanno sentenziato che E’ UN CRIMINALE. Non lo è per fame, non lo è per urgenza di salvare una azienda in difficoltà, lo è per costume di vita, per mania di superiorità, per disprezzo della gente, delle persone, delle istituzioni che ha frodato, imbrogliato e deriso. Tutti coloro, dall’ultimo dei suoi elettori al più vicino dei suoi amici, ammesso che tali possano considerarsi quelli che sono sui suoi libri paga, al più caro dei suoi parenti quando disconoscano e critichino queste sentenze, in automatico si dichiarano suoi complici a meno che e contemporaneamente, non agiscano e si muovano, tutti ed anche a rischio della loro stessa vita, in una guerra di liberazione tesa ad abbattere quel regime tribunalizio di cui cianciano e di cui si riempiono la bocca. Stupisce che persone, pensionati, disoccupati e quant’altro aderiscano a queste fandonie partecipando e con sentimento, a volte ingenuo, ma per lo più stupido e masochista, alle vicende di un vizioso fuorilegge che si crede al di sopra delle legge, invece di pensare alle proprie misere condizioni che quel satiro incapace e disonesto in tanti anni di governo in cui se solo avesse voluto avrebbe potuto, ed è QUESTO UN FATTO, non ha mia cambiato. Ma questa è l’Italia dei fascisti maggioranza silenziosa, dei comunisti rosa shocching “vorremmo ma non riusciamo”, dei “rivoluzionari del vaffa” e del gregge supino e prono ligio al credo della lamentela ed alieno a quello del fare e della responsabilità in prima persona. Questa e l’Italia, paese di santi poeti navigatori e … VIGLIACCHI!.
LA VITA A MODO MIO?. Diversa, molto diversa … .