Latitudine: 43°52'57"36 N; Longitudine: 10°42'39"24 E … - di Francesco Briganti

07.09.2013 08:59

Molte volte mi è capitato di descrivere, in modo più o meno esteso, il posto in cui abito; anfratto di una zona generalmente tranquilla, ridente, residenzial-industrial-dormitorio, costituito da villette tra singole e plurifamiliari. I ragazzi ancora possono in tranquillità giocare per strada, rari come le mosche bianche i si dice di effrazioni o disturbi malavitosi, quale che ne siano i generi, discutibile e perfettibile come ogni e qualsiasi altro luogo in Italia; ma, tutto sommato, un’oasi di cui ci si può anche accontentare fatta salva l’obiezione-affermazione che “il contesto generale” è nel suo insieme assolutamente identico e sovrapponibile a quello del resto del paese per ciò che riguarda tasse, servizi, sprechi (magari obbligati, ndr.), scuola, giustizia e via dicendo. L’altro giorno, tra le tante notifiche che sulla mia pagina arrivano, ce n’era una che mi ha fatto sorridere e pensare in compendio dolce-amaro di preoccupata strafottenza. Ossimoro di una sensazione che i romani amano sintetizzare con “ … e sti cazzi?” e chiedo scusa per la volgarità del termine. Il mio sindaco, Riccardo Franchi, persona che stimo in quanto tale e che rispetto in quanto ruolo, comunicava alla cittadinanza che in sala consigliare, oggi 7 settembre, NOI Uzzanesi potremo conoscere, e quindi congratularci con Lei, la nostra concittadina, eletta Miss Toscana e finalista di Miss Italia. Occasione storica ed assolutamente da non perdere; data storica da segnare in rosso sul calendario e menarne vanto nei secoli a venire. Esagero un po’ nel sarcasmo, è chiaro; comprendo benissimo, però, che data la realtà della nostra zona, pur sempre di un avvenimento si tratta e quindi un po’ capisco e giustifico. Detto questo, e però di nuovo, il mio cervello, struttura che non governo e che è assolutamente indipendente dalla mia volontà, ha cominciato a vagare per le strade delle cose possibili ed alternative. Il mio sindaco, esponente Pd e, ritengo, anzi son certo, buon amministratore, onesto e ligio ai suoi doveri ed ai dettami romani è una di quelle persone, come ogni sindaco in questo paese, che hanno nelle mani la possibilità di essere fautori non di una storia, ma DELLA STORIA. Vengo e mi spiego. Sia a destra che a sinistra c’è una sola anima di fondo per ognuna, ma da entrambe le parti e rispettivamente, essa è divisa e suddivisa in tanti piccoli rivoli che non riescono, per piccole e meschine beghe e sottigliezze da cortile gallinaro, a trovare una sintesi comune di fine ed una casa comune di domicilio con il risultato ultimo che vede ognuna di esse non essere presente in parlamento e di rendere egemonico un Pd che di sinistra, grazie ai vari letta, franceschini, renzi (e scusate il minuscolo) d’alema, bersani, bindi ed alla via così per il 90% della dirigenza o dei ruoli, ha sempre meno. Ora dicevamo della STORIA!. Cosa potrebbe fare un Sindaco che ha raccolto anche il mio voto che del PD non sono?; o meglio cosa potrei chiedere facesse un tale Sindaco?; o, ancora più giusto, COSA DOVREBBE FARE UN SINDACO CHE TENESSE A CUORE LE SORTI DELLA PROPRIA CITTADINANZA?. MOLTE COSE!. A) Riconocersi espressa dipendenza di coloro i quali votandolo gli hanno dato fiducia; adoperarsi a che i problemi veri della cittadinanza venisero affrontati uno per uno ed insieme ad essa cittadinanza risolti; C) Esporsi in rpima persona nei confronti delle istituzioni superiori prentando loro problemi e soluzioni; D) ASSUMERE anche il rischio di derogare da quelle leggi, rendendone edotta la propria cittadinanza, che facessero da legacci o da freno; E) Essere fautore oltre che di una corretta ed onesta amministrazione della cosa pubblica, (non è questo una qualità è un dovere; ndr.) di una azione politica tendente, sia pure tra le mille difficoltà derivanti dalla beceragine di alcuni singoli individui, ad una unificazione di quelle forze che una volta erano tutte racchiuse nel PARTITO COMUNISTA ITALIANO. E, questo, anche lo stesso Franchi fosse un ex democristiano di sinistra perché lo scopo sarebbe non quello di ridare egemonia agli ex comunisti, ma energizzare le varie voci riportando IL PD a quello che dovrebbe essere il suo unico ruolo: LA DIFESA DEI PIU’ DEBOLI alla qualcosa, a meno che non vogliano essi stessi, non sono esclusi democristiani, liberali, socialisti e quant’altri IDDIO voglia. A quel punto la presentazione di una Miss sarebbe l’attimo gioioso di una rivoluzione in atto, di un cammino verso un’importanza storica, tesa alla realizzazione di una idea innovativa nella sua semplicità e difficoltà. Alla fine del suo mandato se non altro il nostro Riccardo avrebbe la soddisfazione di poter dire IO CI HO PROVATO! E potrebbe chiedere ai suoi elettori il voto, ancora ed ancora, dicendo: “ AMICI, ROMA O NON ROMA, BERLUSCONI O LETTA, IO MI TO BATTENDO PER VOI, ANDIAMO AVANTI!”. Perché un Sindaco che può menar vanto solo di essere stato un corretto e ligio amministratore. E qui esagero di nuovo, può paragonarsi ad un boia che cali la mannaia sul collo di un condannato; EGLI non potrà essere tacciato di assassinio, ma di certo è uno che non si è rifiutato di farlo ed è quindi, comunque un complice, sia pure obbligato della morte di quel colpevole. Ora riportate tutto sul piano razionale e considerate che in questa realtà di colpevoli, tra i cittadini, non ce ne sono, eppure, quanti di essi sono comunque uccisi: dal suicidio, dallo strozzo, dalla abuso, dal sopruso, dall’esosità di uno stato centrale maramaldo e gaglioffo. BEH!, a prescindere, AUGURI MISS TOSCANA!.