Le parole che "non abbiamo detto!" - di Angela Scaglione

03.01.2013 11:35

In un tempo così surreale, dove "un agenda" si pone a capo di una coalizione di partiti e uomini di partito, le parole che noi dovremmo pronunciare,anzi, scan-di-re, sono della massima importanza.La prima che mi viene in mente, riferita alla situazione di caos istituzionale è; Opportunità! Chi è opportuno sostenere per vincere e cacciare via la persona più dannosa che esiste in Italia? Risposta: Bersani e il PD. perchè farlo vincere e vincere bene? per liberarci di due persone altrettanto nocive e con loro tutti i sorci di chiesa? Da persone ragionevoli che si prefiggono obbiettivi, questo ci dovremmo dire tra noi perchè è la nostra divisione, la nostra mancanza di finalità che ci rende deboli. In natura sono i più deboli a soccombere, in politica sono diventati quelli che dettano le regole, fanno i ricatti e sopravvivono a sbafo. Casini docet, si destreggia come un funambolo e, nonostante lo scarso consenso, lo manteniamo da 30 anni. E' tempo che anche noi cittadini facciamo politica ma, non quella gridata, non quella della rabbia o dell' insulto ma, quella ragionata, opportuna e opportunistica; votare per vincere e poi esigere ascolto, suggerimenti, proposte e su tutto, controllo. Noi cittadini siamo tanti, siamo, in larghissima parte, istruiti e informati, possediamo mezzi e qualità che ci possono aiutare a dirle quelle parole forti che il paese si aspetta. E' già accaduto ( in negativo ) che una parte del paese, ha sostenuto in massa un uomo e le ha permesso un maggioranza che ha sprecato; perchè non farlo noi questa volta? usiamo il nostro voto con criterio ma, anche, con interesse di parte e un po di opportunismo; vogliamo vincere sulla destra? Sul Vaticano,su confindustria, sui "carini" evasori? Bene! Non abbiamo scelta! Dobbiamo osare, anche con la paura addosso e la puzza sotto il naso, altrimenti non se ne esce, e saremo ancora sotto ricatto di quel manipolo di ometti nani, professori, papisti, industriali evasori, ministri fasulli e zoccole trasformiste. Le agende sono solo carte se i contenuti sono iniqui e vessatori ma le parole, che possiamo sottoscrivere come popolo, e imporre con la forza dei numeri a un partito, con la " minaccia" di togliergli il consenso, se non mantiene quanto stabilito, sono importanti e decisive. devono diventare il nostro programma di governo e dobbiamo usare(e non essere usati) un partito a osservarlo. scriviamolo noi un programma, chiamiamo in aiuto chi ci può aiutare e poi condividiamolo, successivamente proponiamolo all' unico partito che può farcela ma, col nostro aiuto ,mai con quello di Casini e compari; si deve vincere ad ogni costo e lasciarli al palo, come i cani abbandonati; solo quello meritano!