Lettera aperta ai componenti il nuovo Parlamento - di Gino Gatto

27.02.2013 14:45

Onorevoli connazionali ai quali il popolo Italiano ha demandato la gestione della cosa pubblica aderendo ai vostri progetti di governance, che ne dite se cominciamo col darvi qualche dritta che Vi chiarifichi le idee sulle aspettative del Popolo Sovrano che Vi ha dato fiducia, ricordatevi che i Vostri progetti non sono oro colato e che i progetti dei Vostri antagonisti sono da cestinare; cominciamo col dire che l'umiltà dell'ascolto alle parole del nemico deve essere la virtù primaria di un gestore della cosa pubblica, ricordate che Vi sono state affidate le sorti di sessanta milioni di anime, formate da vecchi, anziani, maturi, giovani, fanciulli e pargoli; maschi e femmine, etero e omo; in condizioni sociali che vanno dall'indigenza, al benessere, alla ricchezza; una società multietnica.
Dal momento in cui ogni tratto di “croce” ha segnato il simbolo che Vi rappresenta l'elettore ha rimesso nelle Vostre mani le sorti del proprio futuro, agite in modo tale che non abbia a pentirsi per aver riposto la fiducia nelle mani sbagliate.

Smettiamo di declamare l'ingovernabilità per un mandato ricevuto sul filo di lana, rimboccarsi le maniche è un preciso dovere che Vi siete accollati nel momento della candidatura, non è un dirVi: hai voluto la bici?......... pedala!, ma il popolo che Vi eletto ha già dato, si è sacrificato nell'immediato passato e magnanimamente ha continuato ad essere Popolo convinto di poter riuscire a risollevarsi in periodo così triste e travagliato quale quello che stiamo attraversando, nonostante non abbia in prima persona generato il baratro economico che si ritrova a dover far fronte, questo Popolo è in attesa dei Vostri segnali di coerenza.
Questa è una lettera aperta perchè viene completata dai commenti (suggerimenti) che i lettori avranno la compiacenza di inserire, con la richiesta che ne facciate buon uso e che teniate in debita attenzione, grazie!