… M A F I A … - di Francesco Briganti

24.01.2014 08:40

Il termine mafia è generalmente riferito ad una particolare e specifica tipologia di organizzazione criminale, avente tratti caratteristici e peculiari. L'organizzazione del genere più famosa è attualmente nota come Cosa Nostra, espressione che venne utilizzata durante il processo al primo pentito della mafia italoamericana, Joe Valachi … . WIKIPEDIA.
Cosa nostra!: che appartiene a noi e non riguarda altri; nessuna legge oltre la nostra; solo i nostri interessi, i nostri obbiettivi, le nostre ragioni. Nel bene e nel male al di sopra di tutto e di tutti. Con noi o contro di noi. Una legge senza leggi, un onore senza onore, una umanità senza anima!.
Sto per incamminarmi su di un terreno difficile; cercherò di argomentare una convinzione alla cui radice non vi sono riscontri oggettivi se non delle similitudini, dei parallelismi, degli atteggiamenti e dei comportamenti, questi sì, oggettivamente visibili a tutti.
Io dico ed affermo che, in questo paese, la Mafia ha conquistato il potere ed aggiungo che mafia e politica sono una cosa sola. Non faccio distinzione di ruoli, non escludo nessuna persona, né alcuno dei partiti in parlamento, né e tanto meno coloro che, pur in politica, dal parlamento sono fuori.
L’avvertimento: basta leggere un giornale qualunque, ascoltare un talk qualsiasi, lasciarsi prendere dall’urlare convinto di un quale che sia comizio per rendersi conto di quanti di questi vengano lanciati; spesso sono nascoti dall’ipocrisia del sorriso collaborante, altre volte sono frammisti ad obiezioni senza senso se estrapolate e considerate da sole, altre ancora sono ben chiari ed evidenti.
La minaccia: Renzi al governo; Berlusconi al governo, ai suoi ex alleati, ai giudici; il governo a Renzi, a Berlusconi, agli alleati e non, agli italiani tutti; Napolitano alla politica in generale; Grillo ai politici, a quelli in disaccordo con lui, ai transfughi ed al mondo intero; gli italiani agli altri italiani.
L’atteggiamento: degli uni verso ciascuno degli altri in uno scambio continuato di lotta intestina per il potere che vede contrapposti militanti degli tessi partiti, di partiti fintamente opposti e trasversalmente uniti; cosche che si formano e si lasciano in nome di uno o di un altro interesse; tradimenti, imboscate, pentimenti e delazioni tutte fintamente reali e ognuna realmente finta.
L’esecuzione: quella di Marini, quella di Prodi, quella di Rodotà, quelle cruente e martiri di Falcone, Borsellino e Dalla Chiesa. Quelle prossime di Renzi ed Alfano e/o in contrapposizione del Pd e del Pdl; quelle passate di Casini, Fini e di tutti coloro che hanno preteso di alzare la voce o far valere la loro minoritaria cosca politica.
La cupola: vede l’economia e la finanza reggerne le fila; osserva compiaciuta la maestria degli asserviti nel rendere penose le condizioni di un popolo già allo stremo; si compiace del ricatto continuo che attraverso i suo sgherri, equitaliani e comparati, viene fatto ai poveri cristi lasciando intonsi, liberi da orpelli e beati nella loro complicità i consociati nella ricchezza ed al potere.
Il ricatto: NELLA VIOLENZA che tutto pretende, tutto vuole, tutto prende. La violenza quotidianamente esercitata contro la classe media, quella imprenditrice, quella operaia, quella dei pensionati. Militarmente messa in atto contro le donne ed i giovani; contro i vecchi, contro i malati, contro chiunque credesse in uno stato per i cittadini ed ancora non avesse capito quale è la filosofia vigente.
La forza: quella del menefreghismo, quella del disinteresse, quella del proprio interesse sia personale, che di partito, che di corrente, che di casta; quella di chi persegue una filosofia egocentrica ed egoistica asservendola nella migliore delle ipotesi alla volontà del puparo di turno.
Le vittime: la politica con la P maiuscola; l’etica e la morale; gli onesti; gli ingenui; gli Italiani; l’Italia. La speranza, la fede, l’idea, gli ideali, il futuro!.
E noi …
BACIAMO LE MANI, E’ COSA NOSTRA!.