... M O A I ... - di Francesco Briganti

26.01.2016 10:25

Nel diciottesimo secolo l'isola di Pasqua contava migliaia di abitanti; solo due secoli dopo ci vivono 111 persone. Quell'isola è una terra brulla, completamente priva di alberi, con una scarsissima produzione agricola ed è soggetta in tutto e per tutto al sostentamento esterno per poter continuare ad ospitare un consesso umano.

Restano a guardia di uno dei più grandi esempi della stupidità umana le famose teste di pietra, i Moai, a ricordare più che antichi dei scesi dalle stelle proprio quella stupidità che ha consumato ogni risorsa esistente in un disperato credere nell'oggi senza alcun riguardo per un divenire futuro.

Ciò che è accaduto in quella lontana terra succede oramai quotidianamente su gran parte del resto del pianeta dove ognuno vive l'oggi cercando di prendere da esso quanto più è possibile senza tener conto che, per quanto grandi siano le risorse da sfruttare pure esse non sono infinite e, dunque, come vita vuole tutto ciò che c'è ha avuto un inizio ed avrà una fine, quindi cominciare ad essere cicale piuttosto che formiche forse non sarebbe male.

Da qualche parte ho letto che una cellula quando riscontrasse condizioni favorevoli sceglierebbe di riprodursi e tramandare nel tempo il proprio patrimonio genetico, ma ove invece ci fosse una carenza di risorse sceglierebbe una sorta di stasi riducendo il proprio metabolismo così da prolungare all'inverosimile la propria esistenza in attesa di tempi e condizioni migliori.

" Se nel 2014 erano nati così pochi bambini in Italia tanto da arrivare a toccare il livello minimo dall’Unità d’Italia, con il record negativo di 509 mila nuovi nati, nel 2015 nasceranno ancora meno bambini. E’ quanto comunica l’Istat nelle sue ultime stime, riportando i dati dei primi tre mesi di quest’anno." (chedonna.it; ndr)

In questo paese sta succedendo esattamente ciò che ha provocato il de profundis dell'isola di Pasqua ragione per cui scemano le produzioni interne e sempre più si dislocano aziende e si ricorre all'importazione, necessaria o forzata dalle "leggi europee", per soddisfare i bisogni reali e/o quelli fittizzi; e per di più, sembra che gli italiani, forse inconsciamente, prediligano o preferiscano credere che sia logico allungare sino all'impossibile la propria vita, sociale, economica, lavorativa, piuttosto che ribellarsi a questa condizione imposta e quindi generarne dell'altra e creare le condizioni per una sua crescita ed un suo sviluppo.

Da molti anni oramai, i governi vari ed a succedersi propendono per una politica a sostegno di questa teoria conservativa e non si spendono più per una crescita ed uno sviluppo in funzione dell'essere e del divenire. La legge predominante è quella a curare l'interesse dei mercati, della finanza più bieca spacciata artatamente per economia senza tenere in alcun conto le effettive conseguenze di questi atteggiamenti sulla vita dei cittadini i quali, giocoforza, poi reagiscono per come sopra descritto.

Come mai nessuno si ponga il quesito del "cosa succederà" quando si fosse raggiunto il taglio dell'ultimo metaforico albero è un mistero affascinante che valica il normale raziocinio e così mentre ognuno e tutti si affannano ad urlare le proprie ragioni su questo e su quello di nessuna effettiva valenza ed importanza, mentre tutti ed ognuno dice la propria su chi ha dirito e chi no, su chi ha ragione di esistenza e chi invece non la ha, su chi è il bene e chi è il male, il consesso umano va verso l'auto distruzione partendo dai paesi più sfruttati e poveri, passando da quelli più stupidi per finire a quelli che, rimasti soli, cominceranno a cannibalizzarsi.

Quale potrebbe essere la sveglia adatta a far suonare un efficace campanello d'allarme prima di quello dell'ultima adunata io non saprei, di certo, però, c'è solo che nessuno potrà, mai più, dirsi innocente e/o urlare nel silenzio generale di un mondo che non vuol sentire un " ... io l'avevo detto ..." a cui risponderà soltanto ...

una eco infinita a ripetersi in eterno!.