... ma ci fai o ci sei ? ... - di Francesco Briganti

29.06.2016 10:31

29 giugno, fine mese!. mercoledì, metà di un nuova settimana. Lo stipendio, per i dipendenti in genere è arrivato da un paio di giorni e da dopodomani si cominceranno a pagare le pensioni: parte della popolazione tira un sospiro di sollievo!.

Alcuni fanno calcoli; pensano a cosa pagare questo mese, a cosa può attendere ancora un po’, a cosa d’altro, invece,dovrà, gioco forza, essere rinviato o rinviato ancora: mentre alla casella risparmio s’è da tempo messo un frego rosso sopra per sostituirla con la casella “RISPARMIO” intesa come ricerca sempiterna delle cose che costano meno; del superfluo neanche a parlarne; degli sfizi, pur necessari a volte onde dare un senso alla vita, nessuno si ricorda più e quelle spese improvvise, una volta pazze pur se di centesimi o pochi euro, sono diventate routine quotidiana solo perché è solo nell’ambito dei centesimi e dei pochi euro che si è liberi di muoversi anche solo per il quotidiano puro e semplice.

Per tutti gli altri, quelli al di sopra e al di sotto della fascia di impoverimento progressivo, che sia fine mese o inizio mese non fa differenza, essi hanno il tratto comune caratterizzato dalla parola “ PROBLEMA : i primi non ne hanno, i secondi ne sono pieni.

Per entrambe le categorie sono giorni usuali, di normale ordinaria quotidianità. La vita dei ricchi bisognerebbe conoscerla, esserne avvezzi per poterne parlare, di quelli che ricchi non sono mai stati e che hanno vissuto da sempre una condizione di povertà o in quella condizione ci si sono ritrovati improvvisamente è meglio tacere onde non correre il rischio di innescare un moto di indignazione che diffondendosi un po’ dovunque spinga a prendere a calci una classe politica che nemmeno lontanamente immagina chi e cosa sta distruggendo definitivamente.

Un moto di indignazione diffusa …?, spinga a prendere a calci …?, una classe politica …? Di questo paese … ? . In questo paese … ? .

Bene, se avete voglia di avviarvi al prossimo week end con dei motti di spirito ed in allegria, allora credete pure che in Italia ci possano essere moti di indignazione diffusa, che ci si possa decidere coralmente a prendere a calci qualcuno, che esista una classe politica e che di essa faccia parte quel qualcuno da scalciare e così via giù lungo la china dello scompisciarsi dal ridere.

Avrete così e senza dubbio raggiunto il risultato di dimenticare per qualche minuto/secondo i vostri problemi, o, non avendone, avrete sorriso ironicamente pensando a quanto stupido e PRONO sia quel mondo che si lascia prevaricare in ogni modo senza mai trovare la forza o il CORAGGIO di reagire; ma, passato il minuto secondo di spensieratezza o di ilarità, sarete di nuovo a capo: gli uni a chiedersi come fare ad accoppiare 24 ore di vivere umano e gli altri a temere che alla fine qualcuno si decida a riprendersi ciò che gli spetta.

Il "Vox clamans in deserto" può dirsi la sintesi di tutte quelle voci che si levano da ogni dove per lanciare lamenti, spiegare avvenimenti, diffondere notizie, incitare al ragionamento, ciascuna a parlarsi addosso; ma proprio come il Ghibli che, anche con violenza, corre tra le dune del Sahara, così tutte quelle voci non sono capaci di fare altro se non spostare qualche granello di sabbia nel profilo di dune in realtà a tutt'altre faccende affaccendate.

In realtà in questo paese la crisi non c'è mai stata; tra le sponde dell'Adriatico, del Tirreno e dello Ionio, tra le Alpi e Pantelleria ci sono condizioni economiche di tutto rispetto ed il risparmio nazionale è addirittura il secondo al mondo in una ideale classifica di categoria; quindi, sono solo dei bastardi, gufi ed impuniti, quei bastian contrari a prescindere, che citando i pochi miserabili e colpevoli casi disperati, rompono un’armonia ed una tranquillità sociale invece bisognose solo di fiducia e sguardo verso il futuro.

Sì, deve essere così, perciò pensiamo alle cose serie, pensiamo alla Germania ...

io dico che vinciamo 2 a 0!.