Ma non è questo il punto. - di Michele Giamba

06.05.2016 14:11

Anche se renzi perde il referendum non andrà a casa. Urgenze( inventate) obligheranno la continuità legislgislativa fino alla scadenza. È il volere dell'Europa

Ma non è questo il punto.

Dopo renzi non può non esserci che un'altro renzi e un partito unico della nazione.
Questo è quello che ci imporrà l'europa e le lobby
Le scelte e le regole non sono più le nostre, non esiste la sovranità nazionale.

È il momento di decidere se accettare di essere schiavi e governati da questa europa e dalle politiche neoliberali o spezzare le catene ed essere un popolo libero e sovrano.

È sotto gli occhi di tutti che più che una unione e una competizione tra nazioni al massacro.
È la guerra di sempre combattuta con armi diverse.
Alcune nazioni si alleano per schiacciare le altre e dominarli.
Come tutti i conflitti oltrepassa i confini europei e diventa mondiale e le alleanze sono per il dominio del mondo.

Nellultimo conflitto mondiale le due nazioni che sono riusciti a scindere l'atomo e costruire la bonba atomica se lo sono divisi.

Oggi la nostra bomba atomica è rappresentata dalla capacità di creare condizioni di sviluppo in maniera autonoma attigendo alle nostre risorse e al nostro sapere che sono entrambi più che sufficienti per consertirci di liberarci dalle costrizioni della bce, dal fmi, dalle lobby e dalle politiche neoliberali internazionali.

La domanda che si pone in termini semplicistici è;
VERAMENTE POSSIAMO FARCELA DA SOLI SENZA ESSERE OBBLIGATI AD ACCETTARE LE REGOLE IMPOSTI DAGLI ALTRI?

Torniamo al dopo renzi.

La necessità di un partito, di una politica che torni a discutere di quello che è l'interesse nazionale (lo stato) e di quello che è l'interesse privato( libero mercato).

È evidente che devi avere la sovranità monetaria, quella che ti consente gli investimenti necessari per produrre energia che muove la macchina dello sviluppo, e la libertà di farlo senza le imposizioni del libero mercato e dell'Europa che ti obbliga ad usare quella prodotta dalle lobby. ( dal privato).

Allora la successiva domanda è;
NOI ABBIAMO COME RISORSA NEL NOSTRO TERRITORIO L'ENERGIA SUFFICIENTE PER FARE GIRARE LA MACCHINA DELLO SVILUPPO?

La risposta è si, ( e non solo quella) allora abbiamo un alternativa a renzi e a tutti e possiamo costruire una sn capace di cambiare il futuro del nostro paese e la qualità della nostra vita.
Una sn anche capace di resistere e rispondere agli attacchi potenti e violenti delle lobby e alla loro arma del debito pubblico.
Un conflitto che può costare enormi sacrifici ma noi se riusciamo a superare le mille divisioni ideologiche e una politica che recupera e usa le nostre risorse per il bene comune, avremo "la bomba atomica" l'unità e l'autonomia e nessuno ci toccherà perché caduti noi cadranno tutti, compresa la nato.

Allora il dopo renzi deve essere un unico partito di sn
che riporti la centralità dello stato nella libertà dell'individuo e nel rispetto delle regole.
Capace di garantire a tutti gratuitamente la sanità l'istruzione, la giustizia e la libertà dalla costrizione economica con un lavoro sufficiente a garantire i bisogni per se e per la propria famiglia.
Deve essere garantita, nel rispetto delle regole ad ognuno la libertà di sviluppare le proprie capacità di crescita economica, cosi come deve essere consentita la libertà d'impresa in quelle migliaia di attività di non interesse strategico.
Possono sembrare mille condraddizioni del comunismo,
Sono invece a mio parere l'essere comunista nel 2016.

Compito dei comunisti è lottare per realizzare lo stato sociale, riconquistare i diritti di ognuno, persi con l'inganno, pur sapendo che lo stato socialista ( degli uguali) è una utopia e per definizione non esiste.
Se organizzati può esistere la vera sn che governa il nostro paese.
Il dopo renzi.

Bisogna volerlo, che diventi una necessità e troveremo il modo di farlo anche se è difficile perché qualcuno gia si chiede se esiste il comunismo liberale.
La non dittatura del proletariato.