NEMESI … - di Claudia Petrazzuolo

19.03.2013 06:22

“ …Il nome deriva dal greco νέμεσις (nèmesis), νέμω (nèmo, "distribuire"), dalla radice indoeuropea nem-; in Mitologia greca, e fu il nome della dea "distribuzione della giustizia" Nemesi provvedeva soprattutto a metter giustizia ai delitti irrisolti o impuniti, distribuendo e irrorando gioia o dolore a seconda di quanto era giusto, perseguitando soprattutto i malvagi e gli ingrati alla sorte … “ (WIKIPEDIA)
E fu così che si riunì il nuovo Parlamento; e fu così che mille tra Cittadini (tutti buoni) ed Onorevoli (alcuni buoni ed altri no) si ritrovarono negli anfiteatri, ciascuno per sé, culle della democrazia italiana; e fu così che la gente comune, il popolo per il popolo, tornò in gran parte, ad entrare nelle stanze del potere!. Qual è il compito di un parlamentare che ha riunito attorno al proprio nome, alle proprie idee, alla propria appartenenza, quel numero di suffragi tale da consentirgli di essere proclamato portavoce del popolo?; non v’è risposta più semplice e spontanea: “ fare il volere di coloro i quali lo hanno eletto!”; e, ditemi, che cosa vuole più di ogni altra cosa un elettore del M5S sia individualmente preso, sia coralmente come movimento, sia per voce dei propri leader?; altra risposta semplice e spontanea: “ IL CAMBIAMENTO DI QUESTO INSANO STATU QUO!”. Dalle ultime elezioni si è avuta una fotografia di un paese sostanzialmente diviso in quattro correnti: due dichiaratamente conservatrici e affama popolo, la destra ed il centrodestra; una verbalmente ed in alcuni fatti disposta al cambiamento, il centro sinistra; ed una assolutamente e decisamente tesa allo sradicamento di un sistema, il M5S. Per nostra fortuna, anche e sopra tutti, di quelli che non hanno votato il movimento di Grillo, le tre vecchie correnti di pensiero hanno una difficoltà nei fatti e nelle dichiarazioni a mettersi insieme per governare; ciascuna delle rispettive basi metterebbe a ferro ed a fuoco ogni sede di partito se un simile inciucio si dovesse ancora perpetrare nel tempo; di contro il centro sinistra, ben consapevole di questo rischio, si dichiara disposto ad una conversione al nuovo sia pure sulla via di una Damasco elettorale e in tal senso offre sé stesso al nuovo, cercando di mantenere un minimo di dignità ( e secondo me bisognerebbe lasciargliela quella dignità), quasi implorandone l’aiuto onde formare un nuovo governo che faccia quelle poche cose basilari ad un cambiamento sostanziale per poi andare a nuove elezioni. Il nuovo, al momento, mantenendo una linea da “DURI E PURI” fa orecchie da mercante soggiacendo all’idea di una futura indiscutibile totalitaria vittoria tale, da consentirgli di spazzare via ogni cosa per rifondare un ordine costituito pedissequo e conforme ad una idea rivoluzionaria più che riformista, sperando di averne un mandato legittimo da un popolo sempre più ridotto alla disperazione. E’ questa una storia già vista, così come già sentite sono le parole “ … ne abbiamo provate tante, proviamo anche questa … (Vittorio Emanuele al consiglio di stato dando l’incarico a Mussolini; ndr) “; ebbene, Voi che mi leggete e che avete voglia, come me di raziocinio e avete possibilità di fare catechesi, divulgazione, tra i Vostri simili, non tralasciate di raccontare a chiunque vi capiti che il popolo elettore del M5S non vuole la paralisi, non vuole la distruzione della democrazia, non vuole una DIARCHIA al potere, non vuole che la paura ed il terrore del vecchio sistema di essere defenestrato, se non ora alle prossime elezioni, costringa i suoi esponenti ad allearsi tra di loro pur di rimanere a galla … gli elettori del M5S vogliono una cosa sola un cambiamento radicale del marciume vigente in questo paese ED ATTREVERSO DI QUESTO IL MIGLIORAMENTO DELLE PROPRIE CONDIZIONI e dunque, oggi, ESSI NE HANNO LA POSSIBILITA’, DEVONO SOLO GRIDARLO AI QUATTRO VENTI e poi …
NEMESI SIA!.