... NESSUN DOLORE ... - di Francesco Briganti

03.02.2016 10:53

La dimostrazione di come, in questopaese, il concetto di democrazia sia qualcosa di estremamente soggettivo, peraltro nemmeno condivisibile come pura e semplice astrazione, è data dal fatto che di fronte ad una palesa violazione di un diritto, una delle tante ad uno dei tanti, a parte le solite inutili giaculatorie da social, non vi è stata nessuna reazione che fosse significativa in qualche modo.

Il fatto è datato al novembre dello scorso anno. Il luogo è la sede di una conferenza del muto di Sorrento, al secolo S. E. il nostro Ppresidente, i protagonisti : un gladiatore della terra dei fuochi ed un manipolo di pretoriani. Il gladiatore, probabilmente con l'intento di motivare al Ppresidente (scegliete Voi se in minuscolo o in maiuscolo; ndr) le proprie ragioni chiedeva un accredito, essendolo, come giornalista; l'accredito gli veniva negato ed allora lui pensava bene di chiedere di sedere tra il pubblico.

Qualche solerte o stupido (anche qui scegliete Voi) funzionario gli permetteva l'accesso probabilmente non sapendo come negarglielo o avvalendosi di una sottile intellighenzia. Apriti cielo!. Da quel momento il manipolo di pretoriani a difesa dell'imperatore, della sua corte e della tranquillità nazionale, che il popolo non sappia mai!, provvedeva con la forza ad estrometterlo dalla sala; nella illegalità più completa e manifesta e con la complicità, colpevole e/o servile, disinteressata e/o schiava, (ulteriore vostra scelta) dei lecca culi presenti nella stanza.

Il gladiatore non aveva dato segni di schizofrenia o di pazzia, non aveva ancora aperto bocca, non dava fastidio in nessun modo e sedeva tranquillo in attesa che il festoso avvenimento cominciasse per, poi ed al momento opportuno, chiedere di poter intervenire. Ma si può anche solo pensare di poter disturbare la sacra rappresentazione di un paese in cui tutto va bene madama la marchesa?. No!, non lo pensate mai!. Sbagliereste e verreste
sbattuti fuori, anche Voi ed anche se steste in silenzio, neanche foste nella Corea del nord, nella Russia del camerata Putin, nella campagna fiorentina e nei pressi del domicilio del guelfo ghibellino o della madonnina di cartone o in una cantina di Arcore non essendo giovani donne scollacciate quando non del tutto nude.

Quindi violenza a punire il peccato di pensiero; giacché è proprio di questo che si tratta; violenza a certificare una dimostrazione di censura preventiva nemmeno giustificata da una pernacchia, da uno sputare su di una bandiera, da una, una?, menzogna detta sia pure in campagna promozionale o elettorale pro domo propria, da un ennesimo intrallazzo ordito alle Vostre spalle, da uno qualunque dei comportamenti recidivi di ognuno dei politici di questoschifodipaese.

Pur essendo il fatto dello scorso novembre, quanti di Voi possono dire di averne avuto notizia dai telegiornali?, quanti dai quotidiani, quanti dal passa parola tra veri democratici?. Dunque ulteriore violenza nei confronti Vostri e della informazione in genere: ennesima dimostrazione di quanto oramai le caratteristiche della democrazia siano IN iTALIA (refuso?) storia sorpassata.

La sfacciata protervia del potere dominante non ha più nessuna remora nel mostrarsi in tutta la sua arroganza. Alla persecuzione economica si aggiunge quella attesa a punire, anche preventivamente, ogni voce in dissenso ed ogni, anche solo possibile, ostacolo al tran tran sado maso e nazionale: che il popolo beota sia lasciato in pace a godersi la propria sodomizzazione. E' voce diffusa che presto il putto gigliato annuncerà ...

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