No … si … forse … - di Claudia Petrazzuolo

01.03.2013 08:03

Marzo 1, 2013. Devo confessare che a parte le implicazioni religiose esistenti tra un’Irlanda cattolica ed un’Inghilterra protestante mi sfuggono completamente quali le altre cause della ostilità, guerreggiata e non, tra gli irlandesi tutti (quelli dell’Eire in particolare) ed il regno unito; forse hanno ragioni valide gli uni o forse ne hanno altre parimenti valide gli altri; forse ne hanno dimenticato le origini o, ancora, queste restano presenti e spinose anche ai giorni nostri; certo è che gli irlandesi nell’immaginario popolare recitano il ruolo degli oppressi e gli inglesi quello dei prevaricatori …; i primi con l’IRA, esercito di liberazione, ne hanno combinate di ogni e nei due popoli tra tregue dichiarate, attentati fatti, rappresaglie subite, tregue disattese e tradimenti di ogni genere i martiri si contano a migliaia. Una situazione simile si ha nella Spagna dell’illuminatissimo Juan Carlos di Borbone; i Baschi non hanno motivi religiosi, ma rivendicano una indipendenza quasi di gene dal popolo iberico; rivendicano l’orgoglio della propria lingua e razza ed anche loro, passando per le armi dell’ETA hanno provocato distruzione, sangue, martiri e morte essendone oggetti e soggetti al tempo stesso: anche in quella parte del mondo ci sono gli oppressori, gli spagnoli, per gli uni ed i terroristi, i baschi, per gli altri; anche in quella parte del mondo il sangue a scorrere per dirimere una o più questioni: comunque sia, il sangue!, a fiumi, a perdersi dalle vene e dalle arterie di persone, e non di gente, degli uni e degli altri che cessano di vivere. La fortuna dell’Italia e degli italiani consite nel fatto che in questa landa schifata dai suoi cittadini e abitanti tutti, le differenze sono tali e tante che una lotta tra due fazioni diventa irrealizzabile: ci sono sì, infatti, i poveri ed i ricchi come distinzione di base, ma tra i poveri ci sono gli occupati ed i disoccupati; tra gli occupati ci sono quelli a tempo determinato e quelli a tempo indeterminato, quelli a progetto duraturo e quelli a tre mesi; tra i disoccupati ci sono quelli organizzati e quelli non, quelli un lavoro pur che sia e quelli per un lavoro dignitoso e giustamente retribuito; quelli iscritti ai sindacati di destra e quelli nelle fila di quelli di sinistra; quelli che si bevono di tutto e quelli che “ … ma guarda quegli idioti che ancora votano il nano “ o chi più vi aggrada come esempio da citare ed alla via così per migliaia di altre distinzioni: quindi, un fazione di sfigati così variamente ed immensamente articolata che diventa impossibile governarla come forza unica a far valere dei diritti. Di contro tra i ricchi ci sono i progressisti innovatori e quelli conservatori; quelli con un occhio al profitto e l’altro alla forza lavoro; quelli i soldi sono miei e me li porto dove voglio; quelli che è giusto pagare le tasse ma in modo ragionevole, quelli che le tasse sono troppe a prescindere, quelli che se ne sbattono comunque e vivono per il lusso ed il profitto; insomma, anche qui una miriade di sfaccettature impossibili da canalizzare in un'unica forza dirimente e fronteggiabile. In questo paese all’indomani delle elezioni si parla del possibile nuovo governo ponendo al centro delle attenzioni Bersani “il poverino” in ginocchio ai piedi dell’altare di Grillo “ il catalizzatore ”; u Bersani quasi supplichevole di esser preso in considerazione ed oggi disposto a fare come prima cosa ciò che mai prima ha voluto, potendo quando era parte di un governo, fare. Nessuno dice che ogni suo tentativo è inutile!. La REALTA’ è un'altra, nel DAY AFTER gli unici che hanno la possibilità di radicalizzare la questione ed hanno ogni e tutti gli interessi per farlo sono BERLUSCONI E LO STESSO GRILLO. Sono entrambi dei capipopolo, sono dei trascinatori, parlano alle persone in singolo ed alla gente nel complesso, sono rivoluzionari entrambi ed ambedue disposti alla lotta ed al sacrificio: il primo del suo popolo di seguaci, al secondo faccio credito di essere disposto anche al proprio sacrificio oltre a quello chi lo segue. Occorre fare molta, molta, molta attenzione la trasversalità che caratterizza le due file contrapposte è tale che l’ipotesi di una battaglia fratricida in attesa della vittoria finale dell’una parte sull’altra non è affatto peregrina, che sia cruenta e letale è per ora presto per dirlo, ma che noi tutti si sia sulla strada di uno scontro da giudizio universale è nel subconscio di tutti e si sa, a volte, gli incubi si avverano!.
Il PD? : un accoliti di imbelli e flaccidi imbecilli che hanno distrutto il patrimonio di credibilità e speranza che avevao ottenuto con il proprio sudore e sangue i VERI PADRI DELLA PATRIA. Io ve l’ho detto!: SI, NO, FORSE … e si finirà col piangere come sotto i cieli di BELFAST e di MADRID.