… non capisco, non mi era mai successo prima … - di Francesco Briganti

11.05.2014 09:34

Alcuni giorni fa, nella trasmissione della Gruber ho assistito alle ultime battute di un confronto tra una mia candidata ed una, non ne ricordo il nome, certa signora di quelle appartenenti ai difensori del nano puttaniere e pregiudicato. Non avendo seguito il tutto, mi potrei, quindi, sbagliare, mi è sembrato di capire si parlasse di femminismo, del puritanesimo e del falso moralismo della sinistra. Ora, premesso velocemente che una donna solo perché tale dovrebbe non approvare lo scempio che delle sue congenere fa il viagrato di Arcore quando non ne fosse o non ne volesse diventare un futura vestale, occorre dire che la sinistra ai tanti suoi mali deve aggiungere ad essi queste accuse e convenire che questa sua ossessione compulsiva e fatale nei riguardi del piccolo padre, forse pedofilo, le è costata un crescente distacco dalla politica vera e, contemporaneamente, un parallelismo ed una similarità di comportamenti e di decisioni le quali, spacciate per “centro sinistrismo” e “comunismo pentito o unico e vero” l’hanno portata da una parte, il Pd, a somigliare sempre di più al partito del più alto che onesto e dall’altra, la sinistra radicale, a scomparire dal parlamento e quasi dal panorama politico.
Giacché ancora una volta si parla dell’erotomane sessuofilo per vocazione, lasciatemi la possibilità di parlarvi di una patologia dell’uomo: l’impotenza. La virilità nell’uomo è un concetto ancestrale e, anche se essere uomini dovrebbe significare qualcosa di differente e prescindere dal genere o dal gusto sessuale o dalla grandezza di quegli etti di tessuti: corpi cavernosi, ghiandole, vene ed arterie che determinano una differenza, essa, ancora oggi, simboleggia una doppia condizione di “handicap” quella che si può inquadrare nella “impotentia coeundi” e nella “impotentia generandi”. La prima, e cioè l’incapacità di avere, diciamo così, la forza e la “hard possibility” ad una normale copula, può avere cause di natura psicologica o patologica, qualche volta è suscettibile a terapie risolutive, altre ad essa si può ovviare con medicinali ad acta, altre ancora, ma raramente, è definitiva ed incurabile; la seconda, ha un aspetto puramente riproduttivo e cioè identifica l’uomo che per un motivo qualsiasi non sia in grado di fecondare un ovulo femminile: in questo secondo caso ci può essere una natura fisiologica o patologica, ma entrambe sono nella maggior parte dei casi risolvibili con delle terapie adatte e persino con una sana alimentazione.
Questo escursus nella medicina della domenica e nel “pour parler” da bar dello sport mi serve per estendere il riferimento alla “sinistra” identificandola, questa volta, come di genere maschile: la sinistra italiana soffre di entrambe le patologie. Essa non è più capace di copulare, termine duro, ma esplicativo, con la propria base; il Pd lo sa, ne soffre, ne fa una paranoia e cerca di ovviare a questo disagio correndo appresso a quel nuovo vecchio elettorato di centro perseguendone le politiche perdendo sempre più il contatto con la propria mezza mela naturale; la quale, gli elettori del pd e quelli delusi e schifati, a sua volta, cerca nuovi amanti in personaggi simil decisionisti, emuli del reuccio di Arcore, mediatici e irreali come un qualsiasi talk show o piazza osannante. Ma essa, è anche impotente a generare una progenie in quanto non riesce più a fecondare quelle anime non pentite e non sperdutesi nella confusione delle idee, nella massificazione dei cervelli, nelle populistiche ed inutili affermazioni quali possono essere: “tanto sono tutti uguali”, “… questa volta non voto …”, “… attenzione a non sciupare il vostro voto …” e che perciò hanno mantenuto il loro essere socialisti e comunisti veri anche se frammentati in mille rivoli e anch’essi impotenti a cercare quella unità, quella “copula” e quella coesione che ridarebbe loro la virilità scomparsa.
Ciò detto, io credo che in Italia, grazie anche ad un leader straniero, si stia tentando una terapia tesa a risolvere il problema; io credo che l’impotenza della sinistra, qui intesa come sofferta da quella parte del pd ancora pavida e titubante e dai piccoli partiti alla deriva, possa trovare il suo viagra curativo nelle prossime elezioni europee attraverso il tentativo per un’altra Europa possibile. La speranza è che le dimensioni fisiche, gioco forza ancora insufficienti per un normale e fisiologico rapporto amoroso, dopo le elezioni si rivelino, in realtà, accresciute e “potenzialmente” capaci di soddisfare la “partner corpo elettorale”, quando sarà l’ora delle politiche nostrane, onde aspirare al ruolo di amante definitivo e quindi marito della stessa nella gestione, nella difesa e nella battaglia per la difesa dei diritti di tutti coloro che, in questo impotente e incurabile paese, si sentono indifesi, discriminati, abusati, vilipesi e traditi da tutti quanti gli altri.
E’ domenica, giorno di santificazione e di ascetismo, ma io credo che il popolo della sinistra aspiri, ancora e sempre, al gusto di una bella sigaretta dopo un trionfale orgasmo amoroso …, dunque, pensateci e poi cominciate i giusti preliminari quando entrerete a dare il vostro voto.