… non possiamo farne un dramma … - di Francesco Briganti

10.12.2014 07:11

“ … Renzi è ancora percepito come una figura non compromessa e non corrotta dal potere. È bene che sfrutti questa condizione che non durerà in eterno, come i sondaggi cominciano a testimoniare. Del resto, non è un mistero che il governo è avviluppato in una serie di nodi irrisolti. La condizione economica è sempre più difficile e i margini di manovra, soprattutto a livello europeo, sono esigui. Le riforme, ancora loro, sono quasi ferme in Parlamento. Prima che la gente avverta il cambiamento, passerà troppo tempo. Su un tale sfondo, il buco nero di Roma rischia di essere il detonatore di un fallimento insostenibile della politica. …. “ . (S. Folli; Repubblica; 10/12/2014).

Il virgolettato di cui sopra è tratto, parola per parola, dalla Repubblica; è il cuore di un articolo molto più lungo in cui, in un certo qual modo, leggere per credere, si tessono le lodi di una inconcludente e sconclusionata attività politica. Si dice espressamente che pur vivendo una fasi di stasi politica evidente, bene ha fatto il putto toscano ha commissariare il Pd romano in quanto i soliti proclami ed i richiami alle lotte contro la criminalità organizzata, così come quelle alle innumerevoli riforme da fare, di cui nessuna portata a termine, non bastano più giacché la collusione tra malavita e politica non può e non deve essere derubricata a fatto folcloristico (mafia alla matriciana), ma va affrontata una volta per tutte in modo risolutivo; eccetera eccetera eccetera.
Si dà, con notevole disinvoltura, un colpo al cerchio ed uno alla botte: pur segnalando una scarsa attività politica, si fa contemporaneamente una presentazione dell’ennesimo palliativo, il commissariamento, come un atto fondamentale, quasi risolutivo, esempio di un comportamento finalmente esaustivo. Non si dice, però, che non è chi, in qualche modo, usurpa un potere che può essere colui che mette a posto le cose e non è chi si serve dell’unica casa di cui può vantare una certa legittimità, quel Pd di cui sopra, per fare accordi con delinquenti condannati con sentenze definitive (il nano arcoriano) e con sospettati di ogni maldidio (Verdini&company) colui che trova una credibilità in un atto dovuto, improrogabile, nemmeno da considerare come un primo passo di un cammino molto più lungo e difficile.

La politica romana non è che una punta dell’immenso mal costume che pervade questa nostra intera società; le condizioni generali di una economia disastrata stanno, e come ti sbagli!, in qualche modo legittimando ogni sorta di “arrangiarsi” ovunque lo stesso si verifichi, quali che siano le soggettività, quali che siano le condizioni di partenza: il commissariamento del PD è paragonabile alle multe che la guardia di finanza fa ad un piccolo commerciante che non stacchi scontrini nel mentre che trascura le immense evasioni fiscali che distruggono l’economia italiana.
Quindi, è un fatto sì, annunciato ed eseguito con il clamore necessario a renderlo come un provvedimento serio, ma è solo un altro dei pannetti caldi, gelati sarebbe meglio a dirsi, che il Renzismo mette in campo quotidianamente.

E’ bene ricordare sempre che ilbuonmatteo non ha, NON HA, in alcun modo la possibilità di presentarsi come colui che può scagliare la prima pietra; lo dice la sua storia personale, la sua vicenda politica, le sue frequentazioni, gli insulsi risultati sin qui raggiunti, la sua assurda caratteristica di rappresentante di una sinistra figlia gemella di una destra che con essa si realizza e governa.

Ognuno fa il proprio mestiere, ed io sono un nessuno rispetto a chi viene pagato, non so se a righe scritte, a parole utilizzate o a stipendio, su e da un giornale nazionale, ma forse mi riesce, anche, di leggere e capire ciò che non si dice espressamente; che lo si faccia forse per induzione, forse per cooptazione, forse per convincimento personale o, forse, semplicemente per trascuratezza, è, scelta per scelta, inquadrabile in uno dei tanti campi del possibile; io credo, però, che un buon giornalista, e di certo l’autore di quel articolo lo è, non dovrebbe mancare a precisazioni più puntuali e complete onde fornire una informazione chiara, condivisibile e non ad usum delphini:

a quando il resto dell’articolo?.