… o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao … - di Franfesco Briganti

28.09.2015 09:52

Quando qualcuno parte per l’ultimo viaggio l’intero mondo dell’intorno, più o meno attiguo, più o meno annesso, si spertica a piangerne le qualità, la dirittura morale, l’esempio civico e sociale che ne ha derivato: fosse anche Caligola nessuno ad alta voce dirà mai quanto il defunto fosse meno che la santità in persona. Nel cento per cento delle volte è una ipocrita convenzione a dettare parole, atteggiamenti, commenti di siffatta maniera.

Non c’è essere umano al mondo che non abbia un aspetto, un qualcosa di sbagliato nel proprio andare ed è per questo che non c’è alcuno che possa arrogarsi il diritto di scagliare una pietra, fosse pure l’ultima di una serie di altrui e non c’è morto che non avrebbe preferito continuare a vivere. Ci sono persone, però, che nonostante tutto il loro divenire, cose belle e/o brutte che fossero protagoniste, meritano a prescindere un pensiero di onesta considerazione e di dovuto rispetto: il compagno Ingrao era ed è sicuramente tra queste!.

Ieri se n’è andato; ha preso cappello e cappotto ed ha tagliato il proprio ultimo traguardo. Vestigia, tra le ultime, del vecchio Pci, ci ha lasciati soli; noi che non abbiamo mai smesso di crederci comunisti, noi che pure sappiamo quanto oggi sia diverso e complicato adeguarne l’idea ai tempi, noi che non abbiamo venduto la nostra anima a quell’atmosfera di governo a tutti i costi, noi che preferiamo la lotta, continua, scomoda e dura, alle agiatezze di una poltrona, NOI SIAMO IN LUTTO!. Noi piangiamo un compagno oramai compreso nella verifica del senso di una vita. Gloria a Lui. Comunque ed a prescindere!.

Il suo continuare a vivere in una altra dimensione, mi ha fatto ancor più riflettere di quanto potranno mai fare, campassero un milione di anni, tanti e tanti politicanti in vita. L’ipocrisia di un renzi qualsiasi, la “ leccardagine “ di tutta la sua corte, la sfacciata camaleontica faccia tosta degli ondivaghi, l’assoluta presunzione dei nuovi ad essere gli unici a poter salvare il paese, la vigliaccheria dei finti oppositori ad abbaiare alla luna ed a trasformare il proprio ringhiare in flebili guaiti non appena si intravede un osso da spolpare, il fetido adeguarsi al potere di chi anima non ha eppure se la vende più volte come se ne avesse di scorta, tutto ciò,mi ha fatto vedere come si sia raggiunto un PUNTO DI NON RITORNO, oltrepassato il quale da questo letame non sarà più possibile uscire.

E’ ORA CHE BISOGNA MUOVERSI, e’ ora che si deve cominciare a combattere, è ora che occorre far sentire la propria voce, e’ ora che i canoni della lotta vanno inaspriti, infrangendo quelle regole di un mondo che le usa, ne abusa, ne coercizza a suo piacere e gradimento onde cambiando tutto consentire a sé stesso di perpetuarsi in eterno.

La coerenza del compagno Pietro non deve e non può essere mortificata ancora ed oltre; al compire del suo secolo di vita lasciandoci Egli ha, ancora una volta, dimostrato a tutti che la cosa veramente importante è vivere secondo principi e sopra tutto secondo gli stessi morire.

E’ a noi ed oggi la sentenza, facciamo in modo che i posteri …

rimpiangano noi come noi adesso rimpiangiamo Lui!.