Oh bella ciao … bella ciao … bella ciao - di Francesco Briganti

30.09.2013 19:24

Sono uscito da quello che oggi è un partito irriconoscibile quando in esso le vestigia del Pci ancora i raccontavano tra i funzionari ed i dirigenti; quando ci fu la scissione dei comunisti italiani, però, gia si avvertiva una lenta deriva verso una abiura del passato che rendeva prevedibile una spostamento progressivo verso un centrismo non di posizione o di maniera, ma di sostanza. Ho scritto tante volte che questo PD ha molto poco di un partito di sinistra: nei mdo di operare, nelle scelte da seguire, nelle contraddizioni continue tra il detto ed il fatto; se hanno conservato qualcosa del vecchio comunismo bolscevico e ante Gorbaciov è quella finezza sottile nel doppio gioco, nella prevaricazione violenta, dove per violenza si deve intendere il votare in un modo quando si fosse in palese, salvo poi sbugiardarsi ignobilmente quando il voto fosse segreto: l’inchiappettatura, questo è stato, nei confronti di Prodi non è che l’ultimo e più bestiale esempio. Bisogna comunque riconoscere che la gran parte dei suoi elettori sono dei veri militanti di sinistra i quali non riconoscendosi in quella miriadi di stupide ed inutili manifestazioni allegoriche e folcloristiche che sono diventati le forze a sinistra del Pd e di cui faccio parte anche io, continuano a restare aggrappati disperatamente a ciò che è rimasto di quella quercia che aveva falce e martello tra le radici. Ho detto stupide ed inutili manifestazioni, e ripeto lo posso dire perché mi riconosco in esse, nel senso che a forza di esaltare quei particolari, quelle intonazioni, quelle semi crome che le divisono hanno finito di smettere di giocare in parlamento senza per altro riuscire ad essere realtà combattente nel territorio; e per combattente si intendano quelle azioni e quelle lotte a livello localistico che potrebbero e dovrebbero avvicinare le persone che tirano la vita in maniera sempre più dura e precaria. Invece, a parte Sel, che pure non lavora che per sé stessa, ma viaggia sull’onda vendoliana, nessuna di esse ha una valenza che possa far sperare in un risultato concreto ad una delle prossime elezioni. E dunque, cosa ci vuole a capire che nell’ambito di un progetto da costruire, di un obiettivo da raggiungere, di una traguardo da tagliare occorre unirsi e se è il caso anche al Pd pur di far cessare lo strapotere della destra e di quei “signori della economia e della finanza” che lavorano sporco dietro le quinte?; perché se uno scribacchino come me, avverte questa esigenza, la stessa non viene avvertita ed attuata da chi ha in mano queste forze?; dalla federazione, alla fusione ci sono molti modi per unirsi, basta volerlo e per volerlo ci si deve ragionare; ed allora, CA…O!, FATELO!. Ora, sino a che non riusciremo a ricreare una unità a sinistra, anche un surrogato può avere una sua utilità se, però, non viene lasciato in mano a balordi affamati di potere per il potere o illusi di poter cambiare il mondo questuando voti a destra come vorrebbe fare il sindaco fiorentino. Detto questo, io lavoro, parlo e scrivo, quindi, per una unione delle sinistre che non guardi più al capello ma al progetto di fondo ragionando non in funzione di una azione di governo, quanto piuttosto anche in ragione di una semplice esistenza forte che riesca poi a raggiungere degli obiettivi concreti. Ripeto che fece più il PCI dall'opposizione di quanto riuscirà mai a fare questa centro sinistra per cent'anni al governo, quando mai ci riuscisse. Una forza unita della sinistra avrebbe anche un altro appeal con il M5S riuscendone a sconfiggere la deriva dirigista e destrorsa che ne vede adesso falsare gli obiettivi immediati e condizionare l'utilità in funzione di una alternativa seria ed e sopra tutto condizionante questo partito democratico al quale qualcuno, noi a sinistra o chiunque dal suo interno il Padreterno voglia, prima o poi dovrà raddrizzare a schiena. Certo, son belle chiacchiere, ma se non lavoriamo in funzione di questo allora perdiamo solo del tempo e qui di tempo ce n’è sempre meno ed anche se è da tempo immemorabile che lo diciamo, la mia sensazione è che con la condanna di Berluconi si sia presa una discesa irta e pericolosa ed il rischio di un caracollo senza più controlli ed a spese dei soliti noti sia molto, ma molto più vicino. E’ una questione di sensazioni, di pelle, di olfatto eccitato … io sento una puzza di stravolgimenti seri : ricordiamoci che il NANO tutto è tranne che fesso.