… ossimoro trasversale … - di Francesco Briganti

15.10.2015 08:11

sto cercando un posto sul carro dei vincitori,
ma in un paese di vincitori, secondo Voi,
io che sono un sognatore razionale e cinico …

Se c’è un argomento in Itali sul quale sono tutti d’accordo è la nuova legge elettorale. Coloro i quali l’hanno proposta vi diranno che : “ … certo, sì, si poteva senz’altro migliorarla”; coloro che l’avversano tutt’ora diranno che: “ … è da buttare in toto “; e coloro che ne saranno i maggiori fruitori, quelli del M5S a vincere le prossime elezioni, vi diranno che : “ … ah!, non guardate noi, noi abbiamo fatto opposizione, chiara, netta, e senza se e senza ma”.

Per tutti ed ognuno, quindi, l’Italicum è una legge quanto meno imperfetta.
Mi piace, stamani, fare un esercizio teorico di racconto di un futuro non solo possibile, ma decisamente probabile; faremo, perciò, un salto a pié pari ad un dopo elezioni da italicum, ad un dopo ballottaggio, al day after della vittoria del M5S. I nomi che sceglierò, saranno reali, ma potrebbero non essere quelli e, dunque, voi che leggete siate elastici in questo e considerate non il chi, ma l’appartenenza essendo valido il concetto, più volte espresso dai pentastellati, che nel movimento tutti sono uguali e non ci sono leader o figure predominanti. E allora :

Primo giorno del nuovo parlamento. Insediamento al secondo mandato dei pionieri del movimento. La legge prevede che tra i primi atti formali del nuovo parlamento occorra nominare i presidenti di camera e senato. Deputati e senatori del movimento in funzione di un premio avversato, ma esistente, in funzione di una coerenza eletta a principio fondante del movimento stesso, non accettano alleanze o compromessi e per questo eleggono al senato Grillo ed alla camera Casaleggio.

Secondo giorno; ci sono le commissioni; in ciascuna di esse la maggioranza sarà naturalmente grillina, sempre per la coerenza di cui sopra e per il presupposto che gli altri sono tutti dei vetero imbroglioni con i quali non si fanno accordi, lo saranno anche i presidenti, perciò risulterà quasi inutile la loro esistenza e funzione. Saranno abolite?.

Terzo giorno; sempre in funzione del rinnovamento di un paese allo sfascio occorrerà nominare un governo; coerenza e premio di maggioranza faranno sì che, in quattro e quattr’otto, Di Maio diventi presidente del consiglio. Egli, coerentemente ed eccetera eccetera, nominerà i propri ministri, tutti naturalmente dell’aria pentastellata e da quel momento in poi comincerà la vera rivoluzione in questo paese. Viene chiaro a tutti pensare che un rivoluzionario come prima cosa da fare si occuperà di ciò che ha avversato maggiormente e, quindi, ecco l’Italicum diventare il primo bersaglio …, ma cambiarlo subito, significherebbe, però, almeno due cose in rispetto alla coerenza, dimettersi subito dopo per portare il paese ad una elezione libera e vera e, sopra tutto, non potersi ripresentare lasciando campo libero ad ulteriori nominati dal web in funzione di un pugno di voti. Dunque, coerenza e premio di maggioranza vorranno, che si sposti la cosa più in là. Ecchecazzo!.

Quarto giorno; il presidente Mattarella, coerente anche lui, non essendo più espressione del nuovo parlamento, i penta stellati non lo avevano votato, si dimetterà e dunque occorrerà eleggerne un altro. Premio di maggioranza e coerenza ed alla terza, boh!, forse quarta o quinta votazione, un altro grillino salirà al soglio del quirinale, probabilmente Di Battista.

Quinto giorno; Nomina dei nuovi componenti la Corte Costituzionale in quota governo e Presidenza della Repubblica. Essendo i cambiamenti alla Costituzione sino a quel momento fatti avversati in toto dal movimento la stessa Costituzione sarà rivista alla luce di una trasversalità, finalmente governante, alla sua revisione parteciperanno i poundisti ed i sinistrorsi del movimento, ma da essi, sempre per coerenza e premio, saranno esclusi i vecchi “cambiatori”, i politici disonesti, tutti gli altri, e coloro che non si adegueranno. Vedremo cosa ne verrà fuori.

Sesto giorno; Consiglio superiore della Magistratura e consiglio di amministrazione della Rai; anche qui, non essendo stato cambiato l’Italicum, tutto passerà in mano pentastellata ed il risico giudiziario, politico, sociale e della informazione sarà normalizzato in toto al nuovo corso.

L’Italia da paesedimerda diverrà paesegrillino e noi tutti saremo finalmente felici, contenti ed avviati verso un mondo migliore.

Settimo giorno: nessuno riposa. Il governo comincia a governare cercando di mettere d’accordo le anime post destroidi e quelle post sinistroidi e quelle centroidi e quelle agnostiche e quelle iosonoiononmirompeteilcazzo in nome di una trasversalità coerente e primigenia.

Ed anche qui un “ ecchecazzo!” ci sta bene.

Che dite, riuscirò a non farmi cacciare a calci in culo?