Panem et Circenses - di Graziano Bonanno

31.05.2012 20:24

Il poeta satirico Giovenale scrisse: "Due sole cose il popolo ansiosamente desidera il pane e i giochi del circo" questa formula permetteva, secondo il poeta di tenere un popolo a bada dandogli una parvenza di felicità.

Veniamo ai nostri giorni e ci accorgiamo che sempre più il nostro mondo gira al contrario, al popolo viene distribuito sempre meno pane, ovvero ricchezza e i giochi vengono perseguiti come se ci fosse la volontà di annullarli, come dimostra l' inchiesta sulle scommesse sportive degli ultimi giorni.

Ora, non voglio addentrarmi ne nei motivi che portano a sempre meno risorse (pane) ne tantomeno nel merito dell' indagine sul calcio scommesse e sulla sua legittimità.

Ciò, però, che mi lascia perplesso è l' assoluta sordità verso la voce della gente, in un momento di emergenza dovuta al terremoto un sentire comune è stato quello di sospendere le parate militari e invece nisba, facciamo una festa sobria, di lavoro nemmeno a parlarne il salasso di posti è inarrestabile, per molti italiani era rimasta la valvola di sfogo del calcio ma a quanto pare c'è tutta la volontà di sopprimerlo, anche alla luce dellle dichiarazioni di Monti di sospendere tutti i campionati per due o tre anni. Insomma la teoria di Giovenale Panem et Circenses per garantire l' obbedienza dei cittadini dell' impero, sembra essere totalente sovvertita ai giorni nostri.

A questo punto potrei apparire come un teorico del complotto, ma una domanda mi sorge spontanea: Ma non sarà che a causa dell'assoluta incapacità della nostra classe dirigente di portarci fuori da questa palude, essa abbia la volontà di portare il popolo all' esasperazione totale e alla rivolta per poter dire " non è stata colpa nostra ma della rivoluzione se non siamo riusciti nel nostro intento " ? Ai posteri l' ardua sentenza.