Personaggi in cerca d’autore … - di Claudia Petrazzuolo

15.04.2013 19:35

Ma quanto deve essere bello fare il politico? E quanto deve essere proficuo fare il politico? E quanto deve essere affascinante fare il politico? Molto!; Anzi moltissmo!;Secondo me deve essere addirittura fantasmagorico!!!!. Prendete Renzi, Sindaco di Firenze, inventore della rottamazione non già per demeriti o per insufficienza fattiva, ma per pura e semplice questione anagrafica non riesce a stare zitto due secondi di seguito iniziando, però, ogni proprio intervento con “ … per carità, io sono sindaco di Firenze ed ho già troppo da fare … e quindi non lo dico perché voglio candidarmi a …, ma Marini è troppo vecchio, la Finocchiaro si deve vergognare, Bersani pensa solo a sé stesso …, Berlusconi?, No!, non lo voglio in galera, lo voglio sconfiggere politicamente …!”. Una sequela di stupidaggini frammezzate da qualcosa seria ed alla via così fino alla presidenza del consiglio ed oltre se è il caso. Prendete, poi, la Finocchiaro e Marini, non saranno mai candidati veri alla presidenza e non perché non lo meritino (forse si e forse no), ma perché se li è già giocati la politica del Pd proprio nel momento in cui ne ha ventilata la possibile elezione, eppure, l’una ha definto Renzi un miserabile e l’altro l’ha classificato come inaccettabile; sono tutti e tre del Pd e tutti e tre si sacrificano in politica per amor di Patria e per il bene del Paese. Un altro che porta sulle spalle la croce dell’interesse del Belpaese è l’imperatore di Arcore Sua Maestà Silvio il quale a profonde riflessioni ci ha ormai abituato da tempo versandocene a profusione ad ogni onda marina o alito di vento: soffre politicamente a veder travestirsi delle ragazzine; versa lacrime amare, ma sempre politicamente, nel telefonare a questori integerrimi e che dire, poi, del suo dolore, questo vero assai, ogni volta che politicamente stacca un assegno a questo/a o quello/a giudice, avvocato inglese, ballerina, igienista dentale, figlia minorenne o nipote minorenne rispettivamente di qualche suo amico o capo di stato straniero. Si soffre molto ad occuparsi di politica anche stando sul colle più alto, lo si fa vibranti e soddisfatti, ma si soffre!: trovare dieci saggi italiani che diano dieci responsi inutili perché già espressi da altri e mai attuati non deve essere stato facile, deve essere costato frazioni di secondo di sudore intenso e di intensissimo pathos … meno male che ci sono i nipoti a consolare, ma tra qualche giorno, perchè per ora si soffre ancora!. Infine a soffrire molto, a stare quasi in ambasce angustianti, angustiate e paralizzanti è la massima espressione del nuovo talmente nuovo che addolorandosi già nel cercare di capire sé stesso, torura sé e glia altri nel: “ Faccio? … Non faccio?... dico i nomi?..., non li dico? …; una voce di corridoio, tanto di corridoio che se ne sente solo una flebile eco lontana e quasi incomprensibile, narra di una patimento dell’animo così profondo di questi futuribili e fantascientifici politici dell’ “ a me gli occhi please” che le fustigazioni auto inflitte dei penitenti del medio evo sembrano a confronto una rappresentazione “burlesque” eseguita dopo una cena elegante attorno ad un palo di lap dance in una villa miliardaria … .
E vi lamentate Voi che siete solamente degli esodati, solamente dei disoccupati, solamente dei precari, solamente dei pensionati al minimo, solamente dei poveri cristi che non arrivano a fine mese, solamente dei tartassati, solamente degli sfigati genetici solamente dei miserabili servi della gleba … Voi, Voi avete il coraggio di lamentarvi?. VERGOGNATEVI PER FAVORE, VERGOGNATEVI!. Ma quanto deve essere bello fare il politico, QUANTO?.