... persone per bene … - di Francesco Briganti

11.07.2015 09:57

Nulla al mondo si mostra più relativo del concetto di “perbenismo”. Questo “sostantivoaggettivoqualifica“ si attribuisce a questi o a quegli in funzione di proprie singole valutazioni, di ambientazioni storiche, sociali o politiche, di interessi o ideali, ciascuno, mutevoli e quanto più fuggevoli e sfuggenti possibili. A parte una categoria, unanimamente o quasi, considerata tale, quella dei defunti, far parte delle “persone per bene” è, al giorno d’oggi, il risultato di una lotteria a cui, magari, non ci si è neppure iscritti. Come le vecchie stagioni che non ci sono più anche le persone per bene di una volta non esistono più.

E’ per bene, ad esempio, ognuno di quei quattro verdiniani che hanno permesso al governo di approvare la “buonascuoladiquestopaese”; lo sono di certo per Renzi ed i suoi accoliti, ma lo sono per coloro che li hanno votati?; e lo sono per la sinistra fuoriuscita dal pd?.

A loro volta i Civati, I Fassina e tutti coloro che li seguiranno, se lo faranno, hanno riacquistato un loro perbenismo accorgendosi finalmente di quanto di destra sia diventato l’ultima vestigia del ex partito comunista italiano?; hanno diritto per questo di far parte, di contribuire con la loro presenza ed azione alla costruzione di un nuovo raggruppamento a catalizzare le speranze di chi vorrebbe un casa comune socialista nei fatti e nelle decisioni oltre che nelle parole?.

Quelli che, invece, resteranno nel pd, persone per bene per coloro che continueranno a votarli, in che misura lo sono effettivamente se comunque, è già storia, hanno tradito la fiducia di almeno una parte di quelli che li avevano supportati con il loro voto?; ed a proposito di voto e di elezioni, in che misura possono considerarsi qualificati in quel modo coloro che disuniti e parcellizzati come carne per polpette, a destra come a sinistra, spacciano una spocchia ideologica senza costrutto e nei fatti inutile se non alla propria vanagloria ed al proprio orgoglio personale?.

E sempre nel ambito di questa politica e di questa società italiana come classificare chi, pur amando bambini, mogli, vecchi, animali, pur santificando la domenica e le feste comandate, pur dichiarandosi liberale e rispettoso, pur sbandierando il vessillo di una elemosina o di una partecipazione, fosse pure sostanziosa al Telethon di turno, poi discrimina per convinzioni sessuali, religiose, partitiche o “chessoio” e si rende strumento ed arma malefica di chi se ne poi serve per tirare acqua al proprio mulino?

Facciamo, poi, un salto al di fuori dei nostri confini geografici per considerare il gradiente di perbenismo di una Merkel o di un Hollande i quali senza dubbio alcuno perseguono gli interessi dei tedeschi e dei francesi, ma questo vale per Tsipras e/o per ognuno di quei capi di stato a fare la stessa cosa; essi sono sicuramente delle persone per bene per i loro popoli; ma stante cosi la cosa, allora il nostro governo, i suoi rappresentanti, coloro che lo sostengono e lo hanno votato, coloro che non fanno la qualunque per imporgli un cambiamento o delle dimissioni, tutti costoro non lo sono?; o non lo sono, invece, quegli altri che non capiscono che anche quell’andare è un modo per perseguire gli interessi di un paese allo sbando che, altrimenti, finirebbe peggio?.

Quale è quindi, il peggio da evitare o il meglio da raggiungere, semplificando al massimo i termini di un problema, affinché chi si adopera per possa essere, urbi et orbi, considerato persona per bene?.

Si narra che Madre Teresa di Calcutta, icona dell’altruismo e della santità umana in terra, avesse un carattere irascibile, dispotico ed intransigente; aspetti così contraddittori tra loro da inficiarne la figura se solo ci si soffermasse a ragionarci su valendone la pena. Non lo si fa ed è giusto così!. Ma allora, io perché mi sento tradito nel mio aver considerato una persona per bene quell’Alexis che adesso sembra piegarsi ad una volontà prevaricatrice dopo aver smosso le acque di uno stagno fino a farne sperare una esondazione?. Sono io l’incontentabile pretenzioso di una realtà impossibile o l’unica verità vera è che di …

perbenismo si muore ed a nessuno piace morire?