… please, fuck you … - di Francesco Briganti

27.08.2015 08:21

Confesso!, non ho avuto lo stomaco di leggere l’articolo. Quindi parlo e scrivo per partito preso; chi avesse ascoltato o letto le parole di “heil Angela” avrà gioco facile nel ribattere e contraddirmi qualora la fuhrer tedesca avesse fatto un intervento aulico nel senso di un ripensamento della questione economica europea, atteso in direzione di un pentimento riservato a quelle conquiste non riuscite in armi, impregnato di quella fratellanza tra i popoli che aveva ispirato l’idea di una Europa unita e così discorrendo avesse poi attaccato anche i bastardi, nell’accezione peggiore del termine, che sfogavano la loro impotenza a vivere nei confronti di coloro che la vita si incarica di spremere sino all’ultima goccia.

Se tutto ciò non fosse successo, però, allora bastardo è anche colui che una mattina si svegli e si proclami paladino improvvisato di quei “coloro”. Bastardo è chi da un lato aneli ad una supremazia economica per rafforzare un proprio temporale e temporaneo potere e dall'altro finga bonomia ed altruismo e, bastardo è, chi suggerisce ed attua leggi e provvedimenti, ognuno teso, alla distruzione progressiva e galoppante delle economie di altri stati, di altri popoli, di altre persone.

Come fa, infatti, chi vorrebbe i formaggi fatti con il latte in polvere, chi decreta sulla lunghezza delle vongole, sulla produzione del latte, sulla produzione delle arance, dei pomodori e persino su quella della lattuga, quale che fosse, o su quella dell’acciaio, o sull’età pensionabile, o sul costo di un biglietto del tram, come fa dicevo a piangere e difendere, poi, chi di quei provvedimenti soffoca o addirittura muore?. Quando si pronunceranno parole contro chi costruisce e vende armi e ad esse si faranno seguire fatti conseguenti?.

SE, e dico se, qualcuno avesse ancora il dubbio che questa Europa non sia in mano germanica alla faccia dei tanti a credere che quel parlamento di Strasburgo, fonte estrema di spese e sprechi, non sia che una farsa, ricerchi ed approfondisca il proprio interesse verificando da quale puplito vengono tutte quelle iniziative e quelle proposte poi trasformate in leggi le quali sin dal primo momento sembrano essere assurde ed inconcepibili.

Chi non avesse razionalizzato quanto il declino delle industrie italiane, della agricoltura italiana e delle piccole imprese italiane, abbia favorito la produzione e l’esportazione di quelle mittle europee, può continuare a credere in un continente dei popoli e non dei più furbi ed a sperticarsi in lodi e sostegni per quel servo dell’interesse privato e traditore della nazione che da qualche tempo, ma già altri prima, guida e governa “questopaese”.

Si, vabbé, ma tutto questo che “c’azzecca” con i migranti e con l’esodo biblico che sta, in modo animale, estremizzando una tragedia?.

Faccio un esempio a spiegazione: Uccidono un leone, protetto o simbolo finché volete, e da ogni dove lo sdegno cade a pioggia come gocce d’acqua durante un temporale; poi o contemporaneamente, la maggior parte di quelle stesse persone piange per i morti del Mediterraneo e se la prende con il governo e/o con i governi degli altri; poi, ancora, la domenica va a Messa oppure esercita un volontariato o addirittura dice una preghiera ogni volta che si appresta a gustare un lauto pranzo o una sudata cena; quando, però, si tratta di mettersi in gioco in prima persona affinché si ottenga un effettivo cambiamento di una situazione sempre peggiore, ecco che ciascuna tra quelle persone, comincia a far di conto; comincia a pensare a cosa gli conviene fare; inizia a difendere un fortino ed un orticello privato, miserrimo o apprezzabile che sia, e …

let it be!.

Tutto ciò vale per ciascuno di noi; per i nostri industrialotti, industriali ed industrialacci; per i proprietari terrieri i cui lavoratori, fossero bianchi, neri, gialli o viola, pari sono degli schiavi nei campi di cotone; per i politici il cui miserrimo fortino consta solo di una poltrona; per ogni rivoluzionario ideologico incapace di unirsi ad un altro ed ad un altro ancora; per ognuno a proclamare scioperi o proteste più simbolici che risolventi; per tutti quelli che si spendono in lacrime per un agnello a pasqua, per un cane maltrattato o per una formica calpestata e poi scansano per strada un barbone, negano un diritto, vorrebbero aiutare a casa loro chi una casa non l’ha più o non l’ha mai avuta, fosse in Africa o in ITALIA.

Dunque la MERKEL, HEIL ANGELA, è in questo frangente un simbolo. Non della schifezza di un popolo mediocre e barbaro a tentare una rivincita sulla storia, ma di tutti noi …

miserabili e squallidi esempi del fallimento umano!.