Primo maggio di tristezza. - di Michele Giamba

01.05.2016 12:56

Una strada già tracciata.

Il lavoro non è nelle mie abitudini prescriverlo, perché aggrava la malattia.
Consigliavo non il riposo ma il tempo destinarlo alle cose piacevoli della vita che guariscono anche l'anima.
La schiena spezzata e la vita regalata a porci che sguazzano nell'oro senza mai sudare.
Il passato.

Nel 2016, ancora le strade piene di gente che chiede lavoro per continuare ad arricchire i detentori delle macchine ( dei mezzi di produzione ), chiedono lavoro disposti addirittura a non fermarsi mai fino a novantanni, è questa la data che hanno stabilito per la tua pensione, il tuo fine vita, e sei pronto ancora a vivere e morire di solo lavoro.
Ancora la festa dei sindacati, della casta che si automantiene e promette milioni di posti di lavoro e "la gente" che non capisce che l'unica realtà possibile è la ridistribuzione del lavoro.
Ti raccontano che tu mangi e bevi se non mangia o beve qualcun'altro, che tu vivi del lavoro se altri restano disoccupati. Che le risorse o il lavoro non è abbastanza per tutti.
Loro non ti diranno che basta lavorare meno per lavorare tutti.
Che a cinquattanni, dopo aver lavorato per venti ore settimanali per ventanni, è più che suffeciente per andare in vacanza con una pensione dignitosa.
Non ti dicono che le nuove metodiche e le nuove tecnogie garantiscono la produttività lasciando il lavoro dell'uomo ai servizi alla persona, alla cultura alla bellezza.
La gente continua ad urlare di volere lavoro, senza capire che forse bisogna chiedere una equa distribuzione della ricchezza del lavoro prodotto dalle macchine.
Invece di pretendere di lavorare meno e lavorare tutti, e che il lavoro sia per uno sviluppo ecosostenibile che salva la terra e la qualità della vita, continuano a seguire la casta e si prostituiscono(vendono) per garantire il futuro dei loro figli. !!!
Garantire il lavoro dei propri figli schiavi e la ricchezza spropositata dei detentori delle macchine.

Come bisogna spiegare che il lavoro cosi come è stato nel passato non esiste più.
Per arare un campo non servono cento operai , ma un'ora di trattore.
Per prrodurre una autovettura non servono migliaia di opeari, ma una fabbrica, che applicando le nuove metodiche e la tecnologia lasciando disoccupati gli altri operai, produce un milione di autovetture al mese, ecc ecc.
Concertone del primo maggio, manifestazioni a Genova delle sigle sindacali, fb che impazza e le strade sono impercorribili, le università senza studenti, anziani e diversamente abili abbandonati a se stessi, malati non assistiti, edifici scolastici che crollano al primo movimento tellurico, città sepolti dal fango per un modesto acquazzone, periferie delle città in degrado, territorio che si sfalda e si dissolve dal dissesto idrogeologico e mare e terra seppellita da rifiuti tossici di ogni genere.
Lavoro mirato, da investimenti pubblici, senza privatizzare anche l'aria che respiri e negare i bisogni essenziali con la logica del costo in funzione del numero di utenza.
Come alzi gli occhi vedi milioni di posti di lavoro, quante cose da fare e da rifare e quanta disperazione e miseria.

Non puoi non vedere la logica perversa del potere e dei loro servi.
Non puo non vedere che chi ti governa pensa a come abbuffarsi sulla miseria e disperazione di milioni di lavoratori e di disoccupati.

Che il primo maggio
SIA PER ROVESCIARE QUESTO GOVERNO DI MERDA, QUESTO POTERE ANCHE EUROPEO E GLOBALE CHE CHE PIÙ CHE GOVERNARE GLI INTERESSI DEI POPOLI, PENSA ESCLUSIVAMENTE A SFRUTTARCI DA SCHIAVI, PROPONENDOCI IL LAVORO A COTTIMO PERCHÉ
QUESTO È QUELLO CHE VOGLIONO I DETENTORI DELLE MACCHINE , (DEI MEZZI DI PRODUZIONE ).
IL NOSTRO FUTURO È SENZA PIÙ IL LAVORO A TEMPO INDETERMINATO E MENTRE SEGUITE PER LE STRADE DI GENOVA O DALLA PIAZZA DI ROMA I LORO COMPLICI,
LE STRADE DI PARIGI SONO DI UOMINI CON IL PUGNO ALZATO E LA CITTÀ BRUCIA.
FARANNO TUTTO CIO' CHE SARÀ LASCIATO FARE;
E IL PAPA NON FARA' NIENTE PER QUANTO FORTE È LA VOSTRA FEDE.