RACCONTO DI UNA MATTINA ALL'ENRICO ALBANESE DI PALERMO. - di Giovanna Tiziana Maida

12.12.2012 22:29

E' mercoledì mattina, sveglia alle 7 perchè ho prenotato una visita specialistica alla ASP di Palermo.

La visita è alle 9:50, giusto il tempo di andar a far la coda per pagare il ticket... Fino a un anno fà una visita di questo tipo nemmeno la pagavo perchè

inoccupata (ho sempre prestato collaborazioni occasionali per un max di 3 mesi). L'ufficio ticket apre alle 8:30. Io arrivo in perfetto orario alle 8:20.

Prima sorpresa: il solito parcheggiatore abusivo, che ti saluta, "Non intendo offrirle il caffè",  Sbotto "... e non mi faccia trovare strani segni sullo sportello come ha già fatto il suo collega a Piazza Marina". Mi incammino verso l'ufficio... Wow appena  9 persone davanti a me!
Ma oops, c'è un guasto alla linea telematica dell'intera ASP, nè io nè gli altri cittadini possiamo pagare il ticket o prenotare una visita, i medici non possono avere la loro lista delle prenotazioni. Che fare? Qualcuno propone di andar a fare la visita, qualcun'altro di aspettare... non tutti i medici sono così disponibili a visitarti prima ancora di avere pagato. In attesa, mi dico, vado dal mio medico di base, (nello stesso plesso), devo far prescrivere dei medicinali per mia madre.

Busso educatamente alla porta. Sento schiamazzi, urla,risa... Qualcuno apre la porta ed io entro, mi siedo davanti al mio medico e nel frattempo con molta nonchalance un uomo entra e il mio medico per primo si dedica a lui, arrivato dopo me. "Pazienza" mi dico. Il tizio esce e finalmente inizio a parlar io....Peccato che nella sala comunitaria (ci sono 3 medici diversi) dove il mio medico ha la cattedra si stia dando vita a un "salotto", lui compreso. Io seduta e loro che continuano a discutere a parlar della neve, del montacarichi... Insomma si facevano i fatti loro, a quel punto,molto infatsidita da un atale mancanza di rispetto alzo la voce e faccio notare (a costo di sembrar str***a) che quella è comunque una sala visite, non un salotto, e che è fuori luogo tener quell'atteggiamento in un luogo di lavoro... o quanto meno, aspettare che io esca e poi ricominciare a parlar dei fatti loro. Mi è stato detto che non stavano facendo discorsi offensivi! Andiamo oltre, ritorno all'ufficio ticket, pago e vado ad attendere per la mia visita. Tutto è slittato di un'ora, quindi alla fine entro alle 10:50 in sala visite. Qua la dottoressa, mi rimprovera... Sulla ricetta ci sono due calligrafie diverse: quella del mio medico di base e quella mia... Il suddetto medico di base ha la cattivissima abitudine di non scrivere i codici fiscali sulle ricette e a causa sua la mia ricetta può essere invalidata, la visita non fatta anche se ho regolarmente pagato e sono multabile se succede ancora. Beh, alla fine faccio la mia visita specialistica, mi si prescrive una prima cura e attendo il referto che arriverà a fine gennaio. Che dire? E' inqualificabile che in un centro per l'assistenza sanitaria, ancor più pubblica, sostenuta da tutti noi accadano queste cose. Ed io ho 35 anni, pensate se era una persona anziana a subire tutto questo... E vi racconterei di più. A mia nonna, di 82 anni è successo di peggio, anche che la dottoressa, scocciata se ne andasse al bar e non avesse voglia di ascoltarla.
MA CHE CI STATE A FARE I MEDICI SE POI NON AVETE RISPETTO PER GLI ESSERI UMANI CHE DOVRESTE CURARE?

 

(GioMaida_12.12.2012)