… revolution … - di Francesco Briganti

12.11.2015 21:09

Perché intitolare un pezzo, scritto, di piccolissimo impatto, di nessuna importanza, senza nessuna speranza di avere un seguito fattivo e/o risolutivo, con un termine così drastico come “ REVOLUTION “?.
IO, non lo so!.

Quello che so, ed è l’unica cosa su cui mi sento di contro battere qualsiasi affermazione contraria, è che l’arroganza dei forti, dei ricchi, dei padroni e dei governanti, quale che fosse il loro colore, E’ SOLO DIRETTAMENTE PROPORZIONALE alla ignavia di un popolo-non popolo che ha venduto le proprie idee, le proprie speranze, i propri sogni ed i propri figli ad una acquiescenza che la propria storia annovera, forse solo una volta, tra le sue pagine.

IO ho un lavoro che bene o male, mi rende una vita non certo di lusso, ma vivibile. Ho i miei alti e bassi ed ho le mie preoccupazioni come la gran parte di Voi; sono spesso in giro per parte dell’Italia: svolgo il mio compito, come tutti credo, cercando di essere umanamente corretto e serio nei confronti di coloro ai quali mi rivolgo, ma più vado avanti con la mia storia di ogni giorno e più mi rendo conto che in questo paese, il paese che amo e di cui vorrei tornare ad essere orgoglioso, diventa ad ogni alba più difficile restare “persone per bene”.

Ho fatto delle scelte che rendono ragione al mio astio verso “questopaese”; io faccio una mia rivoluzione; Essa, al momento, NUOCE ED INCIDE POCO, e riconosco che, prima o poi, mi porterà delle conseguenze, così come mi rendo conto che la stessa non è alla portata di tutti, troppi sono i legacci ed i condizionamenti che ognuno ha anche senza volerlo ed, a volte, accorgersene; non me ne pento, però, mai, visto che di alba in alba ci sono motivazioni a ripetersi e nuove ad aggiungersi, le quali non fanno altro se non radicare sempre più profondamente la visione squallida che il tutto intorno rende nonostante le millantate vanaglorie di ognuno a governare, a fare una finta o reale o attendista opposizione.

Per ora ne traggo vantaggio e gusto; poi … si vedrà!.

IO credo che ognuno di noi potrebbe, se volesse veramente, trovare un proprio modo ad una rivoluzione; io credo che ognuno di noi potrebbe, se volesse veramente, contribuire al cambiamento vero di “questopaese” per farlo ritornare quel paese che era solo non tanto tempo fa.

E per far questo non c’è bisogno di guru, di riformatori dell’ultima ora o di nuove vecchie formazioni dello spazio di un mattino; occorre solo una cosa: LA VOLONTA’ E LA DIGNITA’ DEGLI UOMINI LIBERI nella unione di quelle menti ed anime che si ritrovano attorno ad uno stesso scopo, cercando di raggiungerlo per la stessa via, coesi non dalla rabbia e/o dalla frustrazione o dalla vendetta, ma dalla sete di giustizia ed equità tra pari.

Io ci credo, sì, io ci credo! … e prima o dopo, son certo, saremo molti, molti, molti di più!; ed in un modo o nell’altro …

VENCEREMOS.