… scala mercalli … - di Francesco Briganti

04.05.2015 08:02

Dagli undici ai tredici miliardi il buco di bilancio apertosi dopo la sentenza della Corte Costituzionale: la decisione di bloccare l’adeguamento delle pensioni oltre i mille e quattrocento euro non è legittimamente possibile secondo la nostra Costituzione, il problema è, però, che questo sarebbe possibile secondo i trattati europei che noi italiani, immensamente coglioni, abbiamo firmato e sottoscritto. Prevedere le mosse del pagliaccio fiorentino non è dato a noi comuni e stupidi mortali, ma sembra difficile, anche solo immaginare eppure potrebbe succedere, che per la prima volta nella storia mondiale, un presidente del consiglio si rivolga ad una corte sovra nazionale per appurare se una sentenza del suo stesso paese e di tal grado sia da considerare valida o meno.

Dunque dicevamo dagli undici ai tredici miliardi. Spiccioli se si pensa ai duemila e rotti complessivi del nostro debito pubblico; spiccioli se si pensa che occorrerà trovarli per forza; spiccioli se si riflette sul fatto che da una parte verranno restituiti e dall’altra saranno tolti in misura maggiore, doppia, tripla per legittimarne l’uscita.

Ora, nel mentre è chiaro che questa ennesima tragedia finanziaria non può essere addebitata all’idiota gigliato, è, però, altrettanto cristallino che stanti queste situazioni economiche un paese non può perdersi in diatribe tutte vanagloriose su di una legge elettorale truffaldina e propedeutica di una dittatura; ben altre sono le priorità per chiunque avesse un minimo di senso di stato, di rispetto per i suoi connazionali, per le esigenze del novanta percento della popolazione di un paese che oramai puzza come un cadavere in avanzato di decomposizione.

Quella madonnina di cartone che ciancia di rivoltare un paese nel mentre che le sistemano e premiano le faccende di famiglia; quella insulsa cristiana che ciancia di buona scuola, quel insulso individuo che vorrebbe a lavorare gratis i ragazzi in estate tenendosi, però, ben stretto il proprio e quello dei suoi familiari ben retribuito posto di lavoro e tutti gli altri ministri di questa repubblica se solo conoscessero il significato della parola onore dovrebbero andare, tutti ed in torpedone come fanno i vecchietti alle prese con pentole varie, in gita in Europa per gridarvi senza timore e con la forza della disperazione abbrutita dal bisogno che

l’ITALIA NON CE LA FA PIU’

e, dunque, e letteralmente, e finalmente, e definitivamente, la smettessero di ROMPERE I COGLIONI, perché se muore l’Italia, se fallisce “questopaese”, se continuano ad insistere, " QUESTIPAESE" si porta appresso l’intera Europa, buoni e cattivi, salutisti e viziosi, perfettini e non, TEDESCHI O NAZISTI che fossero: se muore

l’ITALIA MUORE CON TUTTI I FILISTEI.

Ci vorrebbero coraggio e palle E questi governanti non hanno né l'uno né le altre ... .

Lo stronzo della val d’Arno, dategli Voi un nome ed un cognome, invece si diverte a far i muscoli come un fenomeno da baraccone con i manifestanti, con i sindacati, con i deboli in genere e con quelli troppo vigliacchi anche solo per difendersi in punto di morte. Da quel parvenu quale è, non conoscendo minimamente, intrallazzi e giochetti vari lo hanno facilitato in questo, il significato delle parole : sacrificio, bisogno, necessità, si trastulla in giochetti di potere da risico politico e da monopoli comunitario; lancia qualche indignato strillo in patria e poi accetta i calci in culo in quel di Bruxelles; comanda di non attaccare i black blok e poi dall’altro lato manganella a Bologna; deride Landini, le forze lavoro, la fame dei suoi concittadini e poi all’Expo ciancia della fame nel mondo; questo emerito imbecille politico dovrebbe essere sputato in faccia soltanto perché esiste e poi risputato per ognuna delle cazzate che promette e mai realizza se non a danno dei suoi stessi connazionali.

Oggi si voterà la definitiva approvazione dell’Italicum; già solo per questo il palazzo del parlamento, camera e senato senza distinzione, entrambi, dovrebbero essere vittime circoscritte e sole, del terremoto più terribile a distruggerli, se poi a questo aggiungiamo ognuna e tutte le altre cazzate che hanno partorito negli ultimi 23/24 anni e se si pensa che in quelle costruzioni ci sono nani, ballerine, clown, e figuri di ogni genere mandati lì da ogni parte d’Italia e dagli abitanti di quelle parti, viene spontaneo chiedersi …

perché in Nepal, perché?.