Sciuri … sciuri … - di Claudia Petrazzuolo

30.10.2012 07:39
Da Lampedusa a Stromboli, passando attraverso una geografia tra le più belle d’Italia ed immergendosi in una cultura millenaria figlia di una storia variegata, pregna di dominazioni, ribellioni, tentativi di giustizia privata, di criminalità riuscita, di sistemi, comunque sia, vincenti ed esportati, così come è nel suo passato, ancora una volta, la Sicilia ha dato esempio di sé dando fuoco alle polveri di quella che sarà l’unica e vera rivoluzione Italiana.
In queste ore le ultime elezioni siciliane sono le protagoniste su tutti i giornali; la percentuale di questi e maggiore della percentuale di quegli altri che sorpassano di poco i vecchi dominatori che però se fossero stati uniti agli ex compagni … eccetera eccetera … eccetera; le solite chiacchiere, le solite argomentazioni, tutti hanno vinto, nessuno ha perso; tutti promettono un cambiamento finalmente possibile, grazie alla loro opera di governo o ad una opposizione dura e leale; tutti finalmente faranno ciò che fino ad ieri nessuno ha fatto; tutti sacramentano il benessere dei cittadini tutti; tutti sono lì per volere del popolo, per fare il bene del popolo, nessuno per il proprio sporco “ fitusu” tornaconto.
Nessuno, dai vari commenti che ho sentito, ha citato più di tanto quel 53 % di siciliani che hanno ribadito al mondo che la politica, chiunque la faccia, ha rotto loro I CABBASISI!: eppure la vera rivoluzione siciliana, l’unica vera rivoluzione possibile in questo paese, troppo vigliacco per farne un’altra ben più radicale e costruttiva, ha visto la luce ed il suo inizio dall’ astensione di ognuno di quei milioni di fratelli siculi che ha disertato l’urna elettorale: il governo della Sicilia sarà in mano ad una coalizione, quale che sia, espressione di una parte ben più piccola del 47% ( meno della metà dunque) dei siciliani; gli interessi, le idee, le speranze ed anche i sogni di una minoranza estrema reggeranno le sorti dell’ intero popolo isolano.
Non voglio, non posso, non devo credere ancora una volta, che il compagno (?!?) Crocetta o il grillino Cancelleri siano i messia di un nuovo fare politica: non posso, non voglio e non devo!. Io spero, anzi, che essi si rivelino al pari di coloro che li hanno preceduti,della stessa feccia devastante e devastatrice di modo che le condizioni generali siano ancora peggiori di quelle odierne, di modo che aumentino gli sprechi, gli intrallazzi, le vergogne ognuna più blasfema e puzzolente di quelle che l’hanno preceduta, di modo che si possa, ancora una volta, sancire a futura memoria quanto schifosa possa essere l’espressione politica di questo italiota popolo italiano.
Questo non sarebbe un bene, naturalmente, ma potrebbe essere il male necessario e nello stesso tempo l’unico momento scatenante a che le condizioni di tutti trovino e raggiungano quel tasso di intolleranza atto a dare finalmente a tutto il resto d’Italia quella forza per restarsene a casa il giorno del voto, il cui risultato ultimo sarebbe quello di lasciare ad una minoranza, quale che sia, il governo di tutto il paese …
embè!?! … e perché sino ad oggi cosa è successo? ???
Avete, abbiamo, delegato a mille persone i nostri sogni e le nostre speranze e ne abbiamo ricevuto calci nel culo e pugni in faccia, ma ci hanno fregato perché ci avevano convinti che eravamo stai noi a sceglierli con un voto espresso dalla maggioranza degli italiani e che, quindi, loro non facevano altro che la nostra volontà …, ma che masochisti che siamo: masochisti, fessi e, per di più, malati della sindrome di stoccolma … .
Ora Basta!.
Con sempre meno votanti chi si assumerà la responsabilità di governare, lo farà con la piena responsabilità, propria e di chi lo ha votato, e da oggi in poi, eletto ed elettore, sappiano che non ci sono più scusanti, chi sbaglia paga, per chè di “ piazzale Loreto”, l’Italia è piena …
e chi deve capire, farà bene, finalmente, a capire !.