... SCONCERTO ... - di Francesco Briganti

22.11.2015 10:05

Ci sono cose che non mi riesce facile capire. Mi chiedo, infatti, se in francia esista un servizio segreto così come in ogni altro paese al mondo: uno per le questioni interne ed uno per quelle estere.

Dalle notizie riportate sui media sembra evidente che essi ci siano e funzionino; in pochi giorni, infatti, quegli stessi servizi, manca poco ci dicano anche cosa, dei vari protagonisti della strage del venerdì nero parigino, abbiano mangiato i l parenti più alla lontana dieci anni fa. Una indubbia e notevole dimostrazione di efficienza!.

Allora, a questo punto, sembra anche logico porsi una altrettanto logica ulteriore domanda: " i risultati, che si stanno ottenendo, sono frutto di rivelazioni, diciamo così, di pentiti e "parlatori" dell'ultima ora o, piuttosto, sono figli di una accurata azione di indagine?.

Giacché, se ci rifacessimo alla prima considerazione, dovremmo poi chiederci come mai non ci fossero in quel mondo a rischio, ora setacciato e stravolto, infiltrati, agenti sotto copertura, determinati "contro assassini" pronti anche a torturare pur di precedere un qualche attentato: insomma spietati esecutori della sicurezza attesi alla protezione a qualunque costo del paese.

Qualora, invece, tali risultati fossero frutto di una efficiente indagine investigativa; fossero determinati dalla sagacia di agenti di polizia, di esponenti dell'esercito o di una qualche forma di servizio specifico, la domanda diverrebbe: " ... ma tutti costoro, prima dell'attentato dove cazzarola erano, che facevano, a quali altri programmi erano attesi?". O, forse e semplicemente, attendevano il fatto compiuto?.

Il mio dubbio è grave; il sospetto che ne deriva, però, è legittimo e genera ulteriori considerazioni che farebbero di quei 132 martiri degli assassinati per colpa omicida, correa e non solo per fanatica, finta, follia religiosa.

Perché, vedete e lo scrissi anche tempo fa, visto che i terroristi posso essere non solo monitorati, seguiti, preceduti e, a posteriori del fattaccio avvenuto, presi, la francia lo dimostra proprio in queste ore e così fa il Belgio, delle due l'una: o gli annunci trionfali dei nostri servizi per aver sventato questo o quel preparativo di attentato sono delle bufale vanagloriose attese solo a magnificare quel sant'uomo di Alfano, martire in fieri e terrore dei mafiosi, dimostrando, così una maestria superiore, oppure i terroristi che agiscono nel nostro paese sono direttamente proporzionali alla considerazione che si ha nel mondo di questo paese E qui mandano ED AGISCONO SOLO degli emeriti incapaci!.

Da tutte queste elucubrazioni, quasi masturbazioni mentali, ne deriva che in questa domenica novembrina, inondata di sole dopo un sabato decisamente invernale, allarmata dall'apoteosi della paura sublimata a terrore effuso da quelli di Bruxelles, in parte rassicurata dalla normalità vissuta allo stadio di Torino, lo sconcerto e il rischio di una scarsa attenzione alla protezione comune diventa qualcosa di più probabile che essere una semplice ipotesi.

Mai e poi mai vorrò essere smentito dai fatti; ma io penso a quei genitori, a quei mariti, mogli e figli, fratelli e sorelle di quelle povere vittime innocenti, a Parigi come in Mali o in Libano o dovunque, essi hanno tutto il diritto ad una BESTEMMIA FEROCE, COME AD UNA PAROLA DI PERDONO, MA NON CONTRO O A FAVORE DI UN DIO CHE NON C'ENTRA NULLA; ESSI hanno il diritto di sapere, SAPERE E BASTA, giacché è troppo facile prendersela con la pallottola che ha spaccato un cuore se c'è anche solo il sospetto che il fucile da cui essa è uscita ....

poteva e doveva non essere nemmeno in circolazione!.