Scusate il disturbo – di Gino Gatto

14.08.2013 10:27

La nota della Presidenza della Repubblica è tutt'altro che esaustiva, poiché pur toccando le varie necessità del Paese ha sottolineato in modo blando le vicende giudiziarie del Berlusconi, giustificandole quasi, dicendo che non è il primo caso che una persona che nel passato ha ricoperto cariche istituzionali ha dovuto confrontarsi con la giustizia; omettendo che il Berlusconi ha vilipeso le istituzioni, ha denigrato organismi dello Stato, oltre ad avere frodato il fisco. Alla luce di ciò è fuori da ogni logica di una persona corretta chiedere sconti o grazie, anzi avrebbe dovuto tacitare i suoi seguaci e rinchiudersi quasi in eremitaggio, forse il pensiero di persona comune valuta male gli interessi privati che post-pongono l'etica.

L'ideologo del centro destra e i suoi seguaci nel breve lasso di tempo che è intercorso dalla lettura della sentenza che lo ha reso colpevole in via definitiva ad oggi, hanno intrapreso una campagna mediatica fraudolenta nei confronti della magistratura di tutti gli ordini e grado, hanno istigato le folle alla rivolta, hanno minato l'attuale esecutivo, hanno fatto si che l'intera Nazione si coprisse di ridicolo agli occhi della comunità internazionale, che con toni aspri ha brindato alla sentenza.

Nonostante ciò il presidente Napolitano lascia uno spiraglio, indicando quasi la strada da perseguire, non mi convince! Un Pertini o Cossiga non avrebbero permesso di arrecare danni alle istituzioni sin dalle prime avvisaglie, ma non tutti siamo uguali! Non avrebbero risposto con tanta pacatezza ai proclami dei quali erano in indirizzo, non avrebbero concesso l'affronto mediatico al popolo italiano del discorso alla Nazione di un condannato in via definitiva (per chi lo ha seguito, mi compiaccio di essere tra quelli che ha spento la TV); non avrebbe permesso la manifestazione a piazza Santi Apostoli di Roma dove sono stati arrecati danni! - Il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano risponde a tutte queste provocazioni con toni pacati e apre lo spiraglio... sono spiacente questo atteggiamento non mi rappresenta, con tutto il dovuto rispetto per la carica ricoperta, dissento.

All'arroganza risponde con fermezza, non si lasciano spiragli.

Spero ardentemente che il Presidente Napolitano prenda la decisione di rinunciare al suo secondo mandato e vada a godere un po' di riposo; questi sono momenti in cui le istituzioni debbo avere le idee chiare e il pugno forte, e, sempre con rispetto, non credo siano patrimonio dell'attuale Presidente.

Scusate il disturbo, un italiano!