… se foste in macchina con la Boldrini … - di Francesco Briganti

05.02.2014 19:32

Si parla tanto, tantissimo, del come in Italia, prima dell’avvento dei penta stellati, non ci fosse nessuno ad esercitare il compito di oppositore al governo, quale che fosse il momento storico, in carica. Se ne parla a ragion veduta e con pieno diritto; detto che in realtà anche quando al governo c’era solo il Pdl o viceversa, per pochi anni sui venti complessivi del nano, c’era il Pd l’opposizione esistente era solo di maniera e mai sostanziale e concludente, va sottolineato che una opposizione che voglia essere di una qualche utilità (leggi PCI versus governi DC e poi DC-PSI dominanti) dovrebbe essere costruttiva e mai distruttiva; dovrebbe, quindi, suggerire ed apportare quelle migliorie ai provvedimenti governativi tali da essere valutate ed accettate dalla maggioranza governante perché, quando invece fosse casinista e folcloristica (leggi lega e manette e cappi vari) essa sarebbe utile solo a far vendere i giornali di partito o a soddisfare la bramosia dei sovra eccitati, ma non servirebbe né concluderebbe altro.
Critico spesso e a mio parere a ragion veduta, certe “sostanze” ideologiche e comportamentali del M5S, ma per mia correttezza intellettuale mi corre obbligo di affermare che con l’uso della ghigliottina, con il tacitare delle voci grilline, la “compagna” Boldrini HA TOPPATO di brutto e, quand’anche non fosse scusabile e non lo è, la reazione dei cittadini del movimento di certo essa reazione è figlia di una causalità netta e determinante, L’OPPOSIZIONE HA OGNI DIRITTO DI ESERCITARE IL SUO RUOLO, nei limiti dei regolamenti e con tutti i mezzi che questi mettono a disposizione.
In questo paese si fa un uso spregiudicato dei “decreti legge” i quali, come sancisce la costituzione devono avere caratteri d’urgenza e di necessità estrema e non possono quindi essere sostitutivi al normale iter parlamentare che una proposta di legge deve avere per diventare legge effettiva. Primo garante di questa caratteristica dovrebbe essere il Presidente della repubblica, vedremo se il nostro re (non a caso in minuscolo) si ricorderà di esserlo o se, come al solito, firmerà perché “… tanto me li ripresentano …”.
Una ultima, veloce annotazione sul “regalo alle banche”; ho sentito commenti di vario genere spiegare che erano settant’anni che bisognava adeguare il valore delle partecipazioni che ciascuna banca privata ha nel consistenza della banca d’Italia, ma ho sentito il solo Giannini, del giornale Repubblica, sottolineare che, in effetti, c’è il rischio che possa essere lo stesso stato italiano, quindi noi, a dover ricomprare le eccedenza al 3% di quota parte stabilita per decreto, di ciascuna banca. Dunque, anche se oggi come oggi, in realtà le banche partecipanti non ricevono un regalo ed anzi pagano un sovrappiù di tasse, E VERO, però che esse hanno messo nel salvadanaio qualcosa da cui ricaveranno, a breve come dividendi maggiorati, circa 400 milioni ed a lungo termine tutto quanto si potrà ricavare dalla vendita ai privati e/o allo stato; perciò hanno anche per questo ragione i penta stellati.
Chi voglia criticare nella certezza di non essere insultato ogni volta che lo facesse, deve avere l’accortezza di riportare correttamente i fatti, dandone ragione ai protagonisti, quando questo fosse necessario. Può non piacere, ma così deve essere.
Sia detto, a conclusione, che e però, questo non annulla e non diminuisce di una virgola e per quel che vale il mio sospetto di inutilità fattiva nei confronti di quel movimento: continuo a dire che se si fossero degnati di provare ad appoggiare un qualsiasi governo probabilmente nemmeno questo decreto ci sarebbe stato.
Non c’è controprova ed è vero, ma questo non salva o giustifica nessuno.