… se il tempo fosse un gambero … - di Francesco Briganti

06.12.2013 13:51

Otto anni!. A questo punto della nostra storia, che siano otto gli anni per una decisione della consulta, o siano venti quelli del periodo più balordo mai vissuto o, ancora, che siano una settantina quelli passati da una liberazione e da una riacquistata libertà e democrazia costate centinaia di migliaia di vittime, poco importa: in questo paese, il tempo non ha più importanza!.
Viviamo l’assurdo politico per cui improvvisamente ci accorgiamo che tutto ciò che il nostro parlamento ha fatto, leggi, decreti, imposizione di tasse, delibere coercitive o liberalistiche, elezioni di presidenti, quale che ne sia il grado, decadenze, approvazioni o dinieghi non ha in teoria e pratica NESSUN VALORE GIURIDICO perché ognuna e ciascuna emessa da un parlamento, nel suo insieme e in ciascuno degli onorevoli o dei senatori eletti, illegittimo in quanto nominato attraverso le norme di una legge incostituzionale. Ma ciò non bastasse, la stessa Corte Costituzionale pur decretandone, di fatto, l’ineleggibilità dichiara che questo parlamento illegittimo potrebbe ancora dover potere rielaborare una nuova legge elettorale. MAH!, come questo sia possibile io non lo so; le mie conoscenze costituzionali (esame di diritto costituzionale Univ. Di Cz nel lontano 72, un intervallo tra un esame di medicina e l’altro, ma questa è un’altra storia, ndr) non sono tali da permettermi giudizi che abbiano una qualche valenza.
Quello che so è che la logica vorrebbe che con un atto di onestà ed umiltà politica questi signori (e si fa per dire) eletti quali ultimi di una camorria illegittima dovrebbero illico et immediate (qui e subito) rimettere tutti il loro mandato e come ultimo atto prima di ritornare al mattarellum profittarne per dire all’Europa : “ … siamo in un casino creato dai quei casinisti quali noi stessi siamo, per cui abbiate pazienza o fottetevi che noi dobbiamo pensare a ripristinare la legalità in Italia per poi e solo poi pensare al resto. Questo non sarà mai, perché i nostri politici, ignavi accidiosi inetti esseri umani, tutti, nessuno escluso, né il nuovo, né tanto meno il vecchio, non hanno onestà né onore e, dunque, continueranno la lap dance amorale e schifosa di chi vende sé stesso come nelle migliori, tranquille e signorili, cene arcoriane.
Otto anni!. Penate a quante cose sarebbero state diverse se avessimo potuto esprimere le preferenze; pensate a quante soubrette in meno sarebbero state elette, pensate alla riforma della scuola che sarebbe senz’altro stata differente, ed all’imu che non sarebbe mai nata o ai vari lodi a difesa alle varie leggi ad personam che NON avrebbero visto un presidente, che forse non sarebbe stato tale, costretto a firmarle “ … perché tanto me le ripresentano (sue proprie parole, ndr) ed alla via così per tutti gli abusi ed i soprusi, gli intrallazzi come ad esempio quelli della protezione civile e di Bertolaso (viva il terremoto … ricordate?) o per le puttane improvvisamente divenute nipoti di capi di stato straniera ed ecc. ecc. ECCETERA.
In questo paese, e sia detto sia pure con la morte nel cuore e nel senso più dispregiativo del termine, nemmeno il tempo è più nostro alleato. Io ricordo il periodo della naja come quello in cui ogni giorno che passava era un giorno in meno da affrontare per cui il tempo che scorreva era il nostro migliore alleato; nel nostro oggi non solo il tempo non prospetta nessuno orizzonte di cambiamento, non solo sembra non passare mai, ma addirittura ci DICE ogni giorno che il peggio NON E’ ANCORA VENUTO perché il baratro in cui siamo è uno di quelli in cui il fondo NON ESISTE.
Se mai un desiderio mi fosse concesso, vorrei che, per una volta, accadesse un miracolo ed in funzione di questo le lancette di ogni orologio, girando all’incontrario, ci portassero velocemente non indietro di otto anni o di venti o di settanta, ma a quel tempo quando “beltà splendea” e questo era UN PAESE ONESTO!.
Qual’era quel tempo?. Forse non l’abbiamo mai avuto ….!.