… senza condizioni … - di Francesco Briganti

05.10.2015 08:10

Una domenica come un’altra!. Soliti morti, in giro e per le cause più varie, solite esternazioni di tizio e di caio piuttosto che di sempronio e “manicangì”, distinguo a go go dei leader che ipotizzano unioni future sotto sotto aggiungendo un “se … se… “di funeste prospettive, solite contraddizioni di chi dice, racconta, suggerisce, evidenzia una possibilità, un fatto, un comportamento e, poi, si esegue nell’esatto modo contrario, solito popolo atteso in parti ben distinte e separate; quali, perciò, a seguire il “campionato più bello del mondo”, quali la telenovela del momento, quali a perdersi dietro la favola ultima narrata e quali, infine, a ripetere sé stesse in quel che fanno di solito: nulla!.

Una settimana ad iniziare!. Soliti morti, in giro e per le cause più varie, solite esternazioni di tizio e di caio piuttosto che di sempronio e “manicangì”, distinguo a go go dei leader che ipotizzano unioni future sotto sotto aggiungendo un “se … se… “di funeste prospettive, solite contraddizioni di chi dice, racconta, suggerisce, evidenzia una possibilità, un fatto, un comportamento e, poi, si esegue nell’esatto modo contrario, solito popolo atteso in parti ben distinte e separate; quali, perciò, a seguire il “campionato più bello del mondo”, quali la telenovela del momento, quali a perdersi dietro la favola ultima narrata e quali, infine, a ripetere sé stesse in quel che fanno di solito: nulla!.

Oh!, non pensiate che ciò che avete appena letto sia una ripetizione dettata dalla poca fantasia o dalla distrazione, non incorrete in questo facile errore. I due paragrafi precedenti sono volutamente uguali tranne che nella loro parte iniziale ed il farlo si chiama “tormentone”. Nelle opere teatrali o nei film o in un libro il tormentone sta ad indicare una frase, una vicenda, una caratteristica, che si ripete sempre uguale a sé stessa, per ingenerare nello spettatore quel moto di sorriso o di risata sfrenata che pregna di soddisfazione tutti: autori, attori e, naturalmente, lo spettatore.

Viene da sé che nella vita di tutti i giorni, invece, il tormentone non riesce ad alleggerire una situazione generale che tutto è tranne che comica; per quanto occorre dire che i protagonisti principali, quei politici dall’aspetto cangiante come fossero caleidoscopi, ce la mettono tutta per apparecchiarsi come i più melodrammatici e burleschi tra gli addetti ai lavori. Sono i fruitori dello spettacolo ad essere in difetto, ad essere una platea incapace di cogliere il lato comico del tutto, ad essere degli imperdonabili rompicoglioni troppo presi dalla propria miserrima condizione per apprezzare lo sforzo artistico di una casta di eclettici che le studia tutte e, sopra tutto, le applica tutte pur di non smentirsi mai.

Ed è per questo, quindi, che quello sforzo da comico diventa tragico e la commedia si trasforma in tragedia; troppe le speranze deluse, troppe le disillusioni, troppi i sacrifici equamente diffusi tra donne ed uomini, giovani e vecchi, destroidi e sinistroidi, “trasversalisti” e menefreghisti. Oh!, certo, c’è chi, ancora, si lascia incantare da costui e da costei; c’è chi anela una vittoria senza confini per poter così credere che, frutto di una magica bacchetta e di un “sim sala bim” la propria condizione cambierà dalla sera alla mattina e chi, imperterrito, sale e scende da ogni carro a sembrargli quello del possibile vincitore pur di non correre il rischio di restare fuori dal combinazione trionfante, ma, sono sempre meno!.

I più, oramai, sono come quegli strenui soldati giapponesi che, nell’ultimo conflitto mondiale, combattevano una propria guerra privata contro qualsiasi cosa e contro chiunque venisse loro a tiro, incapaci di credere in una pace che e ben vedere non è, poi, mai davvero arrivata.

E’ lo sfinimento il lato veramente comico del tutto. E’ la resa il canovaccio seguito a braccio da ognuno. E’ il voler sopravvivere a tutti i costi ciò che sta uccidendo “questopaese”. Sopravvivere pur di …

non rischiare di morire per, finalmente, riuscire a vivere!.