… si viaggiare … - di Francesco Briganti

17.11.2014 12:18

Spesso scrivo sull’onda di una emozione o su quella più ferale di una rabbia o ancora cercando di attingere a quella vena di ironia e di satira che, forse illudendomi, penso di possedere; comunque sia c’è sempre in ciò che scrivo una presenza di seriosità che fa molto affidamento alla capacità di discernere tra bene e male e su quella più generale di ragionare di cui faccio il credito dovuto a chi mi onora con la propria lettura.
Questa volta, però e se mi riesce, vorrei essere particolarmente serio, vorrei cercare di fare un discorso di un certo spessore; vorrei parlare del RISPETTO; di quella considerazione che ciascuno dovrebbe avere in particolar modo verso sé stesso e che come prima conseguenza ha il giusto atteggiamento verso ognuno degli altri fuori dal nostro “io”. Non pretendo di avere i dogmi necessari ad insegnare a chi che sia il significato della parola, io, come tutti, ho i miei difetti e le mie mancanze e, dunque, non sono certo colui che può ergersi a magister vitae; posso, ciò nonostante, presentare dei fatti mettendoli in relazione a ciò che unanimamente si intende per rispetto e lo voglio fare parlandovi di un signore che, per una volta, non appartiene alla nostra classe politica, ma che come i nostri politici non ha in nessun conto l’intelligenza altrui e la verità: quella univoca, vera, supportata dai fatti e non dalle interpretazioni. Quest’uomo è il neo presidente della commissione europea (noiquellichequandoschifiamoscriviamoinminuscolo) tal jeanclaudejuncker.
Questo signore è persona acculturata, arguta, affabile, è uno che sa giostrarsi senza tanti patemi nella giungla delle questioni e dei personaggi della politica internazionale. E’ stato, da oltre vent’anni, protagonista della costruzione europea e contemporaneamente responsabile del governo del proprio paese il Lussemburgo. Ha contribuito ai parametri di maastrict, ha collaborato alla realizzazione della moneta unica e contemporaneamente, in quanto politico lussemburghese, ha, in deroga ed in contrapposizione alla sua veste di europeista, ha deciso delle politiche fiscali del proprio paese e delle facilitazioni a che aziende straniere al lussemburgo trovassero vivo e vero guadagno locare in quella terra le proprie residenze fiscali. Per essere oltremodo chiaro dirò che nel mentre da una parte si stabilivano termini, lacci e lacciuoli per essere ammessi nella comunità europea, dall’altra questo signore brigava in modo che il suo paese traesse i maggiori vantaggi possibili da quegli stessi termini, lacci e lacciuoli.
Ora questo signore è presidente della commissione europea e qualcuno, non a caso gli inglesi, coloro cioè che della unione monetaria, così strutturata e fatta hanno sempre dubitato tanto da mantenersi la loro amata sterlina, sta installando il dubbio del conflitto di interessi e, dunque, della illegittimità a ricoprire quel ruolo.
Naturalmente tal jeanclaudejuncker dice non essere responsabile della politica fiscale del suo paese e di non avervi contribuito; ma, pur volendogli dar credito, come si potrebbe sapendo che il tal signore è un mentitore seriale e sbugiardato?. Giacché, dovete sapere, il tipo, essendo capo del governo lussemburghese, già giurò una volta di non essere a conoscenza della attività spionistica che agenti segreti di quella terra facevano nei confronti dei loro compatrioti. A seguito di registrazioni che una di queste spie mise a disposizione della magistratura il nostro bugiardo fu costretto a dimettersi. Perciò, come sapeva allora, così sapeva in precedenza della politica fiscale e in altrettanto modo spregiudicato decideva di parametri affama popoli.
E qui torniamo alla questione RISPETTO.
L’uomo mente a sé stesso, di conseguenza mente agli altri e dunque non ha rispetto per sé stesso e non ne ha per gli altri. Non ne hanno coloro che pur sapendo, non possono non sapere visto che lo so io, lo sapete voi e, comunque lo sapevano gli inglesi, lo hanno eletto a quella carica; non ne hanno i nostri politici che continuano, come da sempre, a vivere in un mondo del tutto alieno e contrario a quello del loro popolo e, comunque, della gente comune.
Così come un figlio, una figlia che mentisse ad un genitore, così come un giovane che violentasse nei toni e nelle argomentazioni un anziano o così come un anziano che pretendesse di non considerare nel giusto modo le istanze di un giovane, solo per fare alcuni degli esempi possibili, la menzogna è una mancanza di rispetto e come tale vale indicata alla pubblica condanna. Tanto più il ruolo di Presidente della Commisione Europea verrà occupato da questo signorjuncker tanto più esso ruolo si svilirà e farà il gioco di coloro che vedono nell’europa, non L’EUROPA, ma la forca alla quale noi tutti ci stiamo impiccando.
Io non so se in tanto marciume tutto ciò renda più grave il degrado generale, di certo è che paese che vai ...

Schifezza che trovi!.