... SMILES! ... - di Francesco Briganti
La presenza dell'esercito in Afganistan costa al nostro paese un milione di euro al giorno!. Tanto quanto basterebbe per costruire in Italia quasi due ospedali al mese. Due ospedali al mese: al netto di tutti i problemi di corruzione, intrallazzo e cavoli vari probabilmente anche cinque o sei in Afganistan. Se investissimo in quel paese dieci milioni al mese noi risparmieremmo duecento quaranta milioni l'anno e loro potrebbero, di certo, vivere situazioni migliori potendo scegliere tra il fanatismo e la democrazia.
Se si conteggia in modo onesto il rapporto esistente tra le nostre missioni militari, il loro costo ed i risultati raggiunti, visti nel quadro generale e globale, diventa impossibile non rendersi conto che si è di fronte all'ennesimo spreco ed alla incredibile assurdità di certi accordi ed obblighi internazionali. Se poi lo si volesse moltiplicare per il numero delle missioni all'estero ... .
Sprechi ed assurdità diventano il filo conduttore quando volessimo cercarli nella spesa corrente nazionale. Ripetere qui e per la millesima volta l'elenco di ognuna di esse sarebbe ammorbare l'aria di chi ha già di suo più di un motivo per essere incazzato e, quindi, non lo farò; ma se ciascuno di noi, ad ogni levar del sole, decidesse di averne contezza quotidiana, la placida acquiescenza che normalizza la routine di ognuno cesserebbe di esistere e ciascuno provvederebbe ad armarsi del coraggio e della forza necessari a dire basta e pretendere, sì pretendere, un cambio di rotta.
Giacché, vedete, al di là della solita retorica, sì oramai solita e trita e ritrita, del vecchietto che razzola nella spazzatura, in questopaese la drammaticità della situazione non esplode per la vergogna che ognuno ha a mostrare le proprie vere condizioni quasi fosse, quest'ultima, figlia della propria incapacità e non dello schifo dei vari governi a succedersi nel tempo.
Quando all'uomo, maschio o femmina che sia, si tolga la dignità del quotidiano e lo si faccia in maniera omeopatica abituandolo poco alla volta al veleno che al posto di guarirlo lo ucciderà, ciascun bersaglio tenderà ad incolpare sé stesso e la propria incapacità a risolvere e non penserà più, o comunque sempre meno, a tentare una ribellione costruttiva contro quella somministrazione. I governanti incapaci o fedifraghi o dichiaratamente truffaldini verranno visti come sacerdoti intoccabili di dogmi trascendenti e mai più come meri esecutori di interessi oligarchici e affamatori.
Quegli interessi detteranno regole sempre più stringenti ed assolutiste tese a rafforzare il proprio potere tanto più quando venissero spacciate per innovatrici e risolutive di una malattia, mai dichiarando l'unica verità e cioè di essere esse stesse e sempre più la malattia.
Occorrerebbe, quindi, considerare VANGELO e BIBBIA LA COSTITUZIONE, salvaguardandola da ogni stravolgimento in tutti i modi possibili e bisognerebbe cominciare a considerare quelle regole, vecchie, nuove, nuovissime ed ipoteticamente in fieri, imposte dal potere come quelle a cui disobbedire, senza se e senza ma, convincendosi del fatto che non si disarticola un potere utilizzando le imposizioni, leggi o decreti o ipotesi che fossero, che quel potere utilizza per esistere.
E' una presa di coscienza necessaria e dalla quale non ci si può più esimere giacché i pali dell'impiccagione sociale sono stati già innalzati e già i boia incaricati hanno vestito il proprio cappuccio di esercizio assumendo, e molti con piena propria soddisfazione, il ruolo che fu di quel " mastro Titta di rugantina memoria " : lo stato autoritario e liberticida è OGGI QUI e ...
non siamo su " scherzi a parte " !.