… sòcc’mel … - di Francesco Briganti

06.10.2015 10:15

“ … Diligenza del buon padre di famiglia; richiamate peraltro dall'art.1176 del codice civile: Questa giurisprudenza appare quanto mai opportuna, giacché può espletare una funzione di deterrenza e di emenda per gli amministratori pubblici che si devono rendere consapevoli che le pubbliche funzioni debbono essere svolte, così come gridato a gran voce dal Procuratore Generale della Corte dei Conti nella relazione di apertura della anno giudiziario 2000, con la diligenza del buon padre di famiglia e cioè con quel complesso di cure e di cautele che l’amministratore pubblico deve impiegare per osservare i propri compiti, i quali sono finalizzati alla soddisfazione delle esigenze della collettività a cui, in sostanza, sono sottratte le risorse finanziarie necessarie per l’amministrazione. … “ (spazioblog.it; ndr) .

Quando l’atmosfera a viversi fosse quella di un quartiere degradato sul tipo delle periferie estreme di una qualsiasi delle città italiane potrebbe, anche, ma forse, essere comprensibile un lasciarsi andare a terminologie e gesti da trivio. Quando si fosse al cospetto di criminali incalliti che hanno in nessun conto il rispetto verso l’altrui persona, le cose comuni, le istituzioni e la loro stessa persona, allora meravigliarsi di contenuti e situazioni sarebbe stupido oltre che pleonastico; quando, però, ci si trova di fronte ad un consesso che tra gli ultimi propri compiti vede anche quello della riforma della Costituzione, allora non solo è lecito indignarsi, ma diventa complice ed assolutamente colpevole allo stesso modo, un atteggiamento che non fosse di “ punizione esemplare”!.

Troppo facile sarebbe inveire contro quel tal Barani asserendo che, essendo un verdiniano la sua stessa storia politica di appartenente ai seguaci di un indagato per intrallazzi e cospirazione, banderuola politica ed ondivago della poltrona, la cosa è sintomatica di un degrado della persona tale da non distinguere più tra una bettola di quart’ordine ed un luogo patrio quale dovrebbe essere il senato; ragione per cui diventa necessario capire i motivi che portano persone a cui si deve, proprio per il rispetto che ciascuno ha di sé stesso, quella considerazione che il ruolo, talvolta l’incarico, occupato richiedono.

Ed allora cosa fa di un uomo senza dubbio educato ed esperto nei rapporti umani al punto da aver convinto qualcuno a votare per lui un abietto essere che tratta una donna, una propria collega di funzione, comunque un altro essere umano suo pari, come l’ultima delle maddalene quasi ne fosse appena uscito dal letto di mercimonio?.

Innanzitutto l’ipocrita “autosenzastima” e la mancanza di memoria della propria stessa condizione; poi, certamente, la degenerazione in progressione geometrica della considerazione di un luogo non più vissuto per come è nato, ma sentito come comunissimo e SQUALLIDO luogo e modo per arricchirsi e per mantenere una posizione sociale bastardamente conquistata; quindi la stessa possibilità che quel luogo stia per essere affossato come importanza e come funzioni; infine, ma io ritengo sia la causa principale, il mai più temere in una non rielezione essendo anche la precedente non figlia di una scelta libera, ma il frutto di una legge elettorale che impone le candidature e dunque salva i candidati dal rendere il dovuto conto agli elettori.

E con l’affermarsi ed il perpetrarsi dell’IItalicum sarà sempre peggio: i seggi diverranno ereditari; onorevoli e senatori si trasformeranno in vassalli, valvassori e valvassini in diretto rapporto al grado di obbedienza e di “leccaculaggine” che sapranno dimostrare ed il luogo sede di ogni elezione, camera o senato che fosse, sarà sempre più esposizione del degrado umano finendo per andare ben oltre quella “aula sorda e grigia” di fascista memoria fino a trasformarsi in un lupanare dichiarato in cui i presidenti saranno i tenutari e i nominati le prostitute riconosciute e ben pagate. Il popolo?; il popolo assolverà al ruolo, scelto e subito, di occasionale puttaniere!.

Essendo al momento, il Renzi, il maggiore artefice di tutto ciò ed in ossequio proprio a quel Barani, allora, a me sarà consentito dire a tutti loro un …

“ S U C A! “ che proprio mi viene dal cuore.