Stalking mediatico - di Gino Gatto

19.12.2012 11:02

Da qualche giorno a questa parte, le varie reti televisive ci stanno propinando i discorsi (sproloqui) del Cav. Silvio Berlusconi; col quale ci mette al corrente della sua decisione di tornare sulla scena politica.
Prendiamo atto di questa sua decisione e attueremo i dovuti correttivi; ma ritrovarcelo in tutte le posizioni del telecomando mentre si fa zapping non lo trovo corretto.
Si è fidanzato, auguri!!! - Il suo intelletto ha partorito il “patto del parlamentare”, complimenti! - I suoi figli hanno intralciato la sua ripresa dell'attività politica – anche le nuove generazioni spesso danno buoni consigli! - Ha motivato il suo ritorno per amor Patrio, ne faremmo a meno!

Ma fracassarci il “cervello” continuamente e in ognidove con ciò che fa, che pensa, che vorrebe, no, è troppo!

Il suo continuo apparire è diventato una sorta di stalking mediatico, il Garante della Comunicazione non interviene; capisco che utilizza una sua proprietà personale per darsi visibilità, ma che adesso anche la rete nazionale gli concede spazio, diventa intollerabile.
Egregi signori della RAI, paghiamo il canone non per un'informazione a senso unico (soprattutto da un vostro concorrente sul mercato), gli utenti esigono dalla televisione di Stato l'informazione a 360 gradi nel bene o nel male, se esistono degli infiltrati di parte che favoriscono questo reato di stalking mediatico ne sono anche complici. Ricordo ai signori dirigenti RAI che qualche tempo fa l'ex premier ha fomentato le masse contro la rete televisiva di Stato invitando gli utenti RAI ad esimersi dal pagare il canone, ce ne siamo dimenticati?