... sussurra il vento ... - di Francesco Briganti

16.04.2016 10:46

" IO SONO ITALIANO; IO SONO FIERO DI ESSERLO; IO AMO LA MIA PATRIA E QUANDO LA MIA PATRIA CHIEDE IL MIO PARERE SU QUALCOSA IO LE RISPONDO E NON LE DICO ...
FOTTITI!. "

Questo è diventato il paese dei luoghi comuni; è il paese del "sopra la panca capra campa mentre sotto crepa"; è il paese del " il peggior sordo è quello che non vuol sentire"; è il paese del " aiutati che Dio ti aiuta"; è il paese dei santi, dei poeti e dei navigatori; dove caxxo navighino gli italiani ed in che cosa, in fondo a nessuno importa.

Insomma, questo è il paese del paraculismo elevato a sistema di vita; quel paraculismo ( forgive me sensitive souls ) che consente a ciascuno di rigirarsi la frittata come meglio gli aggrada e secondo momento privato, momento storico, momento convenienza.

L'Italiano è l'unico vero esaustivo guaio dell'Italia!.

Questo paese in mano ai francesi diverrebbe quel giardino d'Europa quale la definiva l'invasore austriaco Metternik; se fosse nelle mani dei tedeschi questo sarebbe il paese a maggior traenza europea avendone, i teutonici, trasformato le risorse geografiche e artistiche in una macchina da soldi pazzesca; se fosse nelle mani degli inglesi le nostre campagne sarebbero zone residenziali, le città non sarebbero nelle squallide zampe dei topi di ogni specie e natura ed ogni cosa funzionerebbe per come dovrebbe funzionare; persino se fosse in mano ad un dittatore serio, quindi non italiano, questo paese sarebbe migliore ... ed è tutto dire!.

Invece che cosa abbiamo?:

a) una sinistra di Caligola che hanno portato un cavallo pazzo alla carica di senatore; una sinistra suddivisa in mille rivoli squallidi ed incapaci ridottasi al punto che farne oggetto di satira politica diventa un epitaffio su cui piangere anziché ridere; una sinistra che per contare qualcosa ha dovuto svolgere quel ruolo che nemmeno la destra vera aveva voluto completare; una sinistra che di sinistro non ha più nemmeno gli arti.

b) una destra che, fedele alle proprie nostalgie, crede nelle ruspe e nella discriminazione, salvo poi sfruttare i ruspati ed i discriminati; una destra che ha vissuto un ventennio di potere grazie ad un buffone le cui cene erano balletti sadomaso che gli sono costati un'iradiddio; una destra che ha chiamato eroi mafiosi assassini; una destra parcellizzata la cui unica speranza si suddivide, nell'oggi, in caratteristi, quali più trucidi non potrebbero essere, che rispondono ai nomi di Salvini, Meloni, Er Pecora e così via.

c) un movimento trasversale, che caxxo significherà trasversale e cosa avrà di diverso visto che più trasversali di Monti, Letta e dello stesso Renzi non c'è nessuno, che fa dell'onestà individuale e della provenienza popolare dei suoi rappresentanti un vanto come se fosse un miracolo a vedersi e non la normalità costituita; un movimento trasversale che in nome della la libertà nega il contradditorio ed ogni raccordo con chi non è pedissequo al pensiero unico da diritto d'autore; un movimento trasversale di vera opposizione che, però e fin d'ora, non dichiara mai a chiare lettere che se vincerà le elezioni la prima cosa che farà sarà cambiare la legge elettorale per riportare ILLICO ET IMMEDIATE, in quel momento e subito, gli italiani ad un voto libero e non cooptato.

d) un popolo di strafottenti ognuno atteso a quella miserabile scorta di pane e cipolla che ancora gli ultimi governi gli hanno lasciato; un popolo che trova mille ragioni per non reagire ad ogni purulento foruncolo che scoppi inondando di pus ogni cosa; un popolo di saggisti, di affabulatori, di rivoluzionari della poltrona, di attivisti del banchetto, di scioperanti ad orario d'ufficio, di sentimentali da pathos passeggero, di cooperanti da sms da mobile e/o da fisso, di battaglieri da curva sud e da isola dei famosi; un popolo che se fosse un altro popolo avrebbe eletto i "piazzale loreto ", e sin dalla proposta della legge truffa ai tempi di Scelba, come deterrente per tutti i figlidiputtana succedutisi nel tempo; un popolo il cui destino è la merda a diventare acqua di colonia.

Eppure io amo questo paese;mi fa pena per come NOI TUTTI lo abbiamo ridotto e mi FA SCHIFO per quanto sopporta e continua a sopportare; ma io,domani mattina di buon ora, appena aprono i seggi, sarò all'uscio pronto a fare il mio dovere, perchè anche io sono un saggista, un affabulatore, un rivoluzionario della tastiera, un attivista del banchetto, uno scioperante da orario d'ufficio, un battagliero da curva sud o da isola dei famosi, ma io a tutto questo non aggiungerò una fessagine di convenienza ...

io domani vado a votare!.