Tale e quale … - di Francesco Briganti

28.10.2013 06:52

Settimana di passione. I motivi sempre i soliti: una politica del Kaiser, per una società allo sbando, in un paese oltre la disperazione. E questo se vogliamo rimanere nel campo degli ottimisti.
Oggi leggo che BOSSI, il politicante più rappresentativo della Padania, ed è tutto dire, si dichiara candidato alla segreteria della Lega. Ora, premesso che alla stupidità umana non c’è limite e che ogni gruppo o associazione o partito di stupidi ha il diritto di scegliersi il migliore tra i componenti come leader, quello che diviene er me incomprensibile, è come questi politicanti accorcino sempre di più la considerazione che hanno dei propri elettori e come quegli tei elettori facciano a tollerare certe facce di deretano. Passi pure, che qualche povero di spirito, maschio o femmina, pensionato o operaio, frustrato o iper illuso, si faccia affascinare dal mito dei soldi, del super manager, del maschio latino iper attivo, dell’imprenditore strafottente di ogni regola civile come il nano arcoriano e porti il cervello all’ammasso, ma come si fa a lasciarsi trattare da perfetti deficienti anche solo stando ad ascoltare un beota da sobrio, un parassita da sano, un tipo a cui non si può dar credito quando dice di non sapere di una laurea albanese, di diamanti africani, di paghette dall’autista, di stipendi regionali da dodicimila euro al mese e che continua a professarsi fedele alleato di un evasore definitivo decaduto anche dal rango di homo sapiens sapiens?.
Mistero!. Ed è un mistero anche la convention fiorentina di Renzi futuro segreteraio del PD. Musica a gogò; partecipazioni di quasi tutti i leader passati, sopra tutti quelli in qualche modo sempre dichiaratisi contrari al Renzi stesso e quella aura di successo annunciato a permeare ed a diffondersi per ogni dove. Stando a d ascoltare il candidato toscano in odore di segreteria, non si può che essere convergenti con Lui non fosse altro per il suo, sviscerato in ogni modo, nuovo trasporto per il popolo della sinistra : “ i diseredati di qua; la povera gente di la; i problemi degli italiani di sopra; le insipienze politiche altrui di sotto …” ed alla via così brandendo e sbandierando tutti quei luoghi comuni che hanno dato a Grillo ed a Berlusconi, prima di entrambi, quella pletora di illusi che li ha portati e che certamente porterà anche il Matteo sugli altari di un potere temporale fine a sé stesso ed inutile a tutti gli altri. Il grande sindaco, prossimo presidente del consiglio, parla al popolo della sinistra, ma non lo invita esplicitamente a partecipare alle primarie e non lo fa perché non gli conviene; infatti egli non parla all’intera sinistra, egli parla a quei confusi compagni ancora presenti nel Pd di cui vuole l’appoggio allo stesso modo di come si rivolge a quella parte della destra che vede in lui una possibile alternativa alla delusione berlusconiana. Se il Matteo avesse un vero e sincero interesse di sinistra espliciterebbe a chiare lettere un invito formale a votarlo e prenderebbe impegni seri e concordati con quel popolo e con i suoi rappresentanti, Vendola, Ingroia, Cuperlo, Barca, Civati, Ferrero ecc. ecc., ma se facesse questo smetterebbe di affascinare l’altra parte e questo, contando proprio su quei voti destrorsi, EGLI NON PUO’ PERMETTERSELO. E, dunque, come può quel popolo della sinistra scongiurare un’affermazione oceanica del Matteo Gigliato se non controbilancia affermando la propria esistenza e votando incondizionatamente per uno degli altri due candidati?.
Mistero!. Così come è un mistero che ancora ci sia una qualche sopravvivenza nel PDL. Ci parlano di continua di una guerra intestina e fratricida in un assembramento di persone che sono state e restano insieme per un solo semplice motivo: è difficile, dopo aver raggiunto il grado di essere “QUALCUNO” rassegnarsi a ritornare un “NESSUNO”. Ma quali speranze possono avere quei parlamentari, anche diventati ministri, di ritrovare un seggio senza il fascino ed il potere dei soldi, solo dei soldi, del piccolo padre?; e, quand’anche ci riuscissero, chi potrebbe mai concedere loro anche solo una minima parte di quella credibilità ottenuta con la forza del ricatto e dell’inganno perpetrato alle spalle del popolo italiano?; Una Mariastella, una Santadechè e lo stesso Angiolino o il serpeggiante Capoccione, ma quando mai potrebbero sperare che qualcuno gli dia ascolto senza morire dal ridere?. Ed ecco perché occorrerà osservare con estrema attenzione ciò che succede ed evolve nella rinata forza Italia ed in quel che resta del PDL: tutto quello che adesso viene sbandierato come allo sfascio ed alla spartizione non costituisce altro che i prodromi, i passi iniziali, di qualche altro imbroglio ordinato e coordinato dallo stesso non morto che appesta la vita italiana da quasi un ventennio. Secondo me, e per quel che vale, ci stanno indicando la luna per non farci vedere ciò che, invece, sta succedendo davanti ai nostri occhi di modo che, quando alla fine subiremo, sarà troppo tardi per rimediare. A Cosa? Mistero!. Ho immaginazione, ma non fino a questo punto.
E, dunque, ecco il perché di un’altra settimana di passione, di una ennesima stazione della nostra via crucis: i problemi sono sempre gli stessi ed anzi si aggravano; le chiacchiere si moltiplicano e quella “impeachment” è la più gustosa gettata in pasto al popolo in quanto irrealizzabile ed inconsistente se non nelle parole così come tutte le cose che il binomio grillo-casaleggio spaccia per massimi sistemi riuscendo a realizzare null’altro che l’autoriduzione di una bolletta dei consumi.
Ennesimo mistero anche questo, come tutto in questo paese del resto …!.