TENDENZIALMENTE … - di Francesco Briganti

30.08.2013 08:11

Per tentare una spiegazione del concetto di LIMITE in matematica BISOGNA VELOCEMENTE RICORDARE CHE TRA DUE PUNTI ovunque sistemati su di un piano geometrico, ESISTE UN INFINITO NUMERO DI PUNTI; questo perché il punto viene atteso come l’entità geometrica più piccola esistente, quasi impercettibile e senza dimensione reale; ragione per cui chi volesse andare dal punto A al punto B di quel piano geometrico, essendoci tra quei due punti un numero infinito di punti ulteriori e quindi un numero di essi non calcolabile e non determinato, in una realtà teorica, non vi arriverebbe mai. Il concetto di Limite esprime in maniera più sintetica proprio questo particolare e cioè: “ esiste sempre un intorno Epsilon piccolo per quanto si voglia attorno ad un punto che impedirà a chiunque la identificazione, la sovrapposizione, la condizione di uguaglianza con quello stesso punto. Da qui si procede poi, sempre in matematica, con il concetto di funzione Y=F(X) …, ma questo adesso non ci interessa. Perché questa pallosa, noiosa, (GIUSTO, CARA SIGNORA?;NDR) fin troppo astrusa spiegazione all’inizio di uno scritto?, Semplicemente perché come al solito non ho dormito e, non avendo altro da fare, mi son detto: “ annoiamo ancora un po’ quelli che mi leggono e vediamo se riusciamo a dare una spiegazione ai tanti perché del post di ieri sera …”. Nel mondo questo paese ha diverse classificazioni; una è spaghetti, pizza e mandolino,; un’altra è mafia, criminalità organizzata e inaffidabilità da furbi di tre cotte; un’altra ancora si ritrova nel poeti santi e navigatori ed una, millantata alla grande, consiste nel vedere gli italiani come dei grandi amatori. Tutte hanno, com’è naturale, degli esponenti nel nostro popolo, quale più e quale meno, nessuna di esse può essere esaustiva per una corrispondenza diretta e biunivoca tra l’indicazione “cittadino italiano” ed il “ cittadino italiano” in quanto persona fisica vera e reale. L’unica non espressa, ma secondo me la sola veramente identificativa è questa: L’ITALIANO E’ TENDENZIALE, è funzione di un limite, se fosse una sinfonia sarebbe un incompiuta!. Bene, dall’alto della mia saccenza (cosa diversa dalla sapienza,ndr) acquisita, sono figlio del popolo, quello vero, anche io, vediamo di approfondire ancora di più la cosa. L’italiano è tendenzialmente anarchico: non rispetta le leggi quando può derogarne; non tollera o la sopporta appena l’autorità costituita, le istituzioni, le gerachie; L’italiano è tendenzialmente pacifista o guerrafondaio, si incazza come una bestia, ma è sempre restio a qualsiasi partecipazione in prima persona; è tendenzialmente egoista ed ad un tempo altruista: prima si valuta e poi, caso mai …; l’italiano è tendenzialmente cattolico, ma solo fino a quei principi che ritiene di dover condividere; l’italiano è tendenzialmente un patriota, ma alla patria ha sempre qualcosa da rinfacciare o da rimproverare. L’italiano, infine ma altri milioni di esempi si potrebbero portare, è tendenzialmente un rivoluzionario, ma nel cortile di casa sua dove a tenerlo ci sono moglie, genitori, figli, parenti stretti, parenti larghi, amici vicini ed anche, perché chiamati nel caso non bastassero i primi, quelli lontani. Dunque, L?ITALIANO E’ LA PERSONIFICAZIONE DELL’ EPSILON e cioè di quell’intorno geometrico di un punto che, per quanto piccolo possa essere, impedisce sempre ed in ogni modo di raggiungere e sovrapporsi ed identificarsi con quel punto stesso; quindi, l’italiano come singolo soggetto non sarà MAI NULLA DI CONCRETO, filosoficamente e materialmente parlando. E’ chiaro, ma lo dico a scanso di equivoci, che i vari Mario, Salvatore, Francesco e cosi via, saranno dei bravi medici operai dirigenti, minatori ingegneri, ciascuno con maestria e perizia, ma nessuno di loro sarà mai, fatta salva l’eroicità e la pazzia, un ITALIANO COMPIUTO. Ed ecco perché i nostri politici, pur essendolo, non sono dei veri politici; ed ecco perché i nostri governanti, pur essendolo, non sono dei veri governanti; e così i criminali che prima delinquono e poi si pentono o chiedono una grazia pur che sia; i rivoluzionari VAFFANO A DESTRA ED A SINISTRA, ma poi se la spassano per le piazze accontentandosi di far fare la fame ai propri eletti; ECCO PERCHE’ tutti gli sfruttati, i tartassati, i disoccupati, gli sfrattati, gli esodati ecc. ecc. SFILANO E riempiono le piazze di grida, slogan e minacciosi faremo e diremo: LO FANNO. NON AVERE SODDISFAZIONE DEI LORO DIRITTI E PER LA LORO DIGNITA’, ESSI LO FANNO PERCHE’ SONO ALLA CONTINUA RICERCA DI QUELL’EPSILON, a ciascuno il suo, che finalmente li renderà OPERA COMPIUTA e finalmente capace di cambiare qualcosa!. (Oh!, ho detto qualcosa, mica tutto; ndr)
p.s. : e scusate se il tutto … è noia!.