The day after … - di Claudia Petrazzuolo

21.04.2013 08:54

… P.s. Da oggi Grillo ha una responsabilità infinitamente superiore a quella di ieri. Non è più solo il leader del suo movimento, ma il punto di riferimento di quei milioni di cittadini ( di centrosinistra, ma non solo ) che non si rassegnano al ritorno dei morti morenti e rappresentano un quarto del parlamento. A costo di far violenza a sé stesso, dovrà parlare a tutti con un linguaggio nuovo. Senza rinunciare a chiamare le cose con il loro nome. Ma senza prestare il fianco alle provocazioni di un regime fondato sulla disperazione, quindi capace di tutto. ( M. Travaglio, Il Fatto Quotidiano, 21/04/2013, ndr ). Può un nessuno come me mettersi a polemizzare con il figlio prediletto, giornalisticamente parlando, del grande Montanelli?; in altri tempi ed in altre circostanze non ne avrei avuto il coraggio e forse nemmeno il diritto. Ma la rete è anche e sopratutto questo: la possibilità di esprimersi liberamente, senza confini e senza troppi, esagerati, timori reverenziali. Dunque partiamo da quello che è, secondo me, l’intrinseco del post scriptum su riportato: “ Grillo ha sbagliato “, nel dire, nel fare, ma ancor di più nel non essere; nel non accettare, partendo da una posizione di forza, un rapporto con il Pd; nel non fare al Vecchio, vibrante e soddisfatto, dei nomi di alto profilo; nell’aspettare i minuti di recupero per far scendere in campo l’asso Rodotà. Detto questo che già di per sé lo colloca su di un gradino un po’ più basso di quello adatto ad uno statista, continuiamo col dire che così facendo Grillo ha rinunciato ad essere quel punto di riferimento che, da oggi, gli attribuisce Travaglio in quanto, per nostra fortuna, la sinistra ha ancora dei personaggi che ne possono rappresentare il futuro quali ad esempio Ingroia, Barca, Civati, Vendola, la Serracchiani ed alla via così andando incontro, al fianco e seguendo tutti quei giovani che, senza alcuna paura hanno ben compreso il loro ruolo di rappresentanti del popolo e non di “ profeti scesi in terra “ come pensano di essere i vetusti soloni pddini; quindi se il leader del M5S ambisce a quel ruolo deve dimostrare di esserne all’altezza rinunciando al ruolo di capopopolo e creando un’ agorà di discussione con quelle forze con cui pensa e crede di poter cambiare il Paese, perché da solo, quand’anche avesse il 51% dei voti corre solo il rischio di instaurare un regime intollerante ed integralista che alla lunga finirebbe in vacca come questo morente dell’inciucio e del disonore. E facesse questo, Grillo in automatico, non presterebbe il fianco ad alcuna provocazione e restaurazione, ma anzi, attirerebbe, ed avrebbe già potuto farlo, non solo gli istintivi e i disperati che non ne possono più, ma tutti quelli che hanno realizzato come così non si possa andare avanti. Perciò, a mio parere, quali che siano e sono davvero tante, le colpe del partito democratico, Grillo ( sempre Lui) non può chiamarsi fuori dalle responsabilità di ciò che è accaduto; egli ne ha colpa indiretta, forse per inesperienza o forse (ma non credo) per malafede, tanto quanto gli altri, perché, come diceva il grande Totò, è la somma che fa il totale ed il totale oggi è che di fatto il NANO ha nelle proprie mani il paese; abbiamo il Migliorista, ancora e per sette anni al colle; un possibile governo che vedrà la sua maggioranza essere composta dal peggio del peggio e, infine, le ceneri della sinistra parlamentare sparse ai quattro venti dell’incerto e dello sputtanamento mondiale. Per cui e a meno che non fossero questi gli interessi e gli scopi, non tanto di Casaleggio e& C,. ma dei milioni di cittadini che hanno votato M5S, il suddetto movimento ha fallito, PER ORA, IL PROPRIO OBIETTIVO, e deve riflettere su di sé al pari degli altri veramente innovatori ed onesti e corretti. La piazza è grande, cantava Dalla, ma non può e non deve da sola poter decidere, perché la piazza è anche legge di Linch, è anche esplosione incontrollata e NON E’ MAI, lasciata a sé stessa, democratica e rispettosa delle minoranze: in questo Paese ed in questo senso, ABBIAMO GIA’ DATO!. Allora, per tutti quelli che come me avevano qualche dubbio, tutti confermati dagli avvenimenti, sulla capacità di raggiungere risultati da parte del M5S e per questo non lo hanno votato, ma ad un certo punto in quel movimento avevano sperato, E’ FONDAMENTALE che anche Grillo riconosca i suoi sbagli e poi possiamo insieme:
RICOTRUIRE QUESTO PAESE!.