Toilette … ovvero OO - di Francesco Briganti

20.02.2014 07:08

C’è sempre una prima, volta. Per ogni cosa. La natura dispone di noi e del nostro essere, per cui riuscire ad essere adeguati e funzionali ad un compito, nonostante noi, diviene un successo solo quando e se è frutto di impegno e di rispetto verso gli altri: che essi siano poco più di ventimila sconfessanti votanti, un premier in pectore, una sede istituzionale, una funzione pubblica o gli spettatori di un teatro dove si recita una piece comica, poco importa; se non v’è versatilità, di ruolo, sagacia politica, comprensione del mondo ed invece c’è alterigia, prosopopea, e indignazione divina accompagnata al sacro fuoco proprio dei possessori del’unica verità esistente, la natura e l’indole escono fuori istrioniche, forse divertenti, forse ridicolizzanti (per chi?, è tutto qui il punto!.) rivelandosi decisamente INUTILI!.
Grillo non fa eccezioni e dunque abbiamo avuto una prima volta del comico, più tale che politico. Autore ed attore di un atto unico degno di Moliere e del miglior Petrolini; il nostro penta stellato comandante, generalissimo del tutto e del suo contrario; capo delle forze armate in cammino sul fare dell’opposizione elevata a sistema di vita; abate faria e contedimontescrito della vendetta populistica; dio padre, figlio e spirito santo, sacra trimurti, del “ iovischifoperchésonoduroepuro”, ha iniziato nel colloquio con Renzi, ha finito a Sanremo, lasciando quel che era prima esattamente uguale al dopo dimostrando anche a chi non vuole proprio vedere, quanto stupido, senza costrutto, senza futuro sia un simile atteggiamento.
Da parte sua, il grande fratello Renzi, il cui successo del fare, se dovesse avvenire, e siamo costretti per amor di patria ad augurarcelo, da una parte svelerebbe al mondo quanto poco ci voglia a mettere in riga onesta un migliaio di mangiapane a tradimento, dall’altra costringerebbe lo stesso Renzi, o il migliaio di mangiapane a tradimento rispettivamente ad un ordine senza appello di fucilazione immediata per quei mille o quei mille stessi ad un onorevole hara kiri e ciò per pura semplice auto riconosciuta vacuità più che politica: esistenziale!.
Ciò detto, dall’ncontro Renzi – Grillo, qualcuno ancora si diverte a porre l’inutile domanda : “ … secondo voi chi ha vinto …” dimostrando di auto aggregarsi alla schiera degli “essere un idiota”; dall’incontro dicevo escono un grillo vincitore perdente in funzione del fatto di credere di aver ridicolizzato quel contraltare, di aver soddisfatto chi non voleva partecipasse e di aver deriso chi invece sperava in lui come uomo politico; ed esce un Renzi sconfitto vincitore con l’aria di quello che potrà in eterno dire: “ … io ci ho provato, ma con i pagliacci si ride molto, ma si concretizza niente … “ e dunque, parole e fatti renziani, “ … non rompetemi i coglioni, io continuo con chi ci sta …”. In pratica confermandosi nella atteggiamento di chi è deciso a fare della propria persona colui che, di riffa o di raffa, sarà il prossimo generalissimo per il ventennio a venire.
Perchéeeee?
Ma signori ed amici carissimi, se Renzi riesce e, lasciatemelo ripetere, dobbiamo sperarci se non altro per levarci dai coglioni due decenni di puttane, maschi e femmine, in parlamento, qui qualcosa comincerà giocoforza a cambiare; magari non come avremmo voluto noi della sinistra che non saremo nemmeno in parlamento, perché divisi ed incapaci di essere forza unica e trainante; magari con l’insoddisfazione dei soliti poveri cristi che, stante la stessa maggioranza, continueranno ad essere i soli a pagare; magari senza patrimoniale, con un ulteriore aumento della età pensionabile, l’aumento dell’iva, nessuna equità e niente crescita da investimenti ( ma dove cazzo mai sono i soldi?), però qualcosa cambierà: passeremo da un democristiano eletto deputato ad un democristiano eletto si, ma solo segretario di un partito, e questo nella più completa tradizione democristiana e socio-politico-etico-sostanziale costumanza italiana. Se non dovesse riuscire, invece, e ricordate sempre che siamo italiani, avrà vita lunghissima ugualmente, Berlusconi insegna, comunque non sarà stato per colpa sua. E, dunque,
Una volta si diceva. “… chi vota DC avvelena anche te, digli di smettere …!”.
Ma noi ci siamo assuefatti e siamo diventati talmente dipendenti da aver ingurgitato e metabolizzato la DC, siamo così strafatti e tossici da credere che uno come Matteo Renzi avesse nella sua camera il poster del CHE perché credeva nei suoi valori e non solo perché servisse a coprire una macchia d’umido.
E tu Grillo, continua così che prima o poi anche tu troverai un gancio in mezzo al cielo e chi sa che tirandolo non ti riesca di dare, finalmente, il via a quello sciacquone generale che sbatterà giù per il cesso ogni cosa: compresi quei finti tiratori e stronzi di gomma che forse galleggiano, ma che sicuramente puzzano, anche loro, come la merda vera!.
IO?; non vedo l’ora dei dieci piani di morbidezza …