… TRIPOLI bel suol d’amore …; sarà un caso o un reafrain? - di Francesco Briganti

22.04.2015 10:08

“ C’è qualcosa di più importante della logica: l’immaginazione! “ (A. Hitchcock) e quando le due qualità fossero fuse insieme non c’è limite alle possibilità del umano divenire. La matematica è una scienza esatta; due più due fa quattro e da qui non si deroga, è logica dimostrata e non è possibile incorrere in errori; usando l’immaginazione, però, la stessa logica e le stesse imprescindibili regole matematiche, si riesce a dimostrare anche che due più due fa cinque o qualsiasi altro risultato si voglia. Non è una boutade, ma un semplice artifizio troppo lungo e specialistico per discuterne adesso. La cosa da rimarcare, da tenere presente, è che date delle condizioni particolari usando logica, regole e immaginazione, chiunque può dimostrare, a proprio uso e consumo, qualsiasi cosa.

Allora, in prossimità, domani, della festa della liberazione, quel 25 aprile che sancì la definitiva sconfitta del periodo più nero, in ogni senso, della nostra storia proviamo a fare un esercizio di immaginifica logica. Partiamo dal dato che dichiara Matteo Renzi segretario del Pd; questo partito si dichiara come di sinistra, dunque per la proprietà transitiva anche il Renzi è di sinistra. Ma il buon Matteo attua, a detta di tutti, una politica di destra incarnando l’assurdo politico di una sinistra destra e sempre per quella proprietà transitiva anche il Pd sarà un partito di sinistra destra.

Di più, nella sua attuazione quotidiana, l’ex sindaco di fiorentino, usa metodi sempre più autoritari e dispotici; incurante di ogni osservazione minoritaria, immemore di ogni alleanza di cui si fosse servito in precedenza, egli tira diritto per la propria strada proteso verso una sempre più smaccata linea di confine al di là della quale ci sono solo due possibili vie: a) il potere assoluto di un uomo senza più contrappesi democratici; b) la caduta di un governo in assenza di una legge elettorale condivisa da una maggioranza qualificata, dunque una probabile situazione di caos politico, sociale, economico.

La similitudine di questa situazione con quella innescatasi nel nostro paese nel 1922 porta l’immaginazione a mettere a fuoco due sole ipotesi:1) il bamboccione fiorentino è un folle incosciente arrivista; 2) il bamboccione fiorentino persegue uno schema ben preciso in attesa che qualcuno ne santifichi gli sforzi con il ben triste prologo: “… ne abbiamo prove tante, proviamo anche questa!” di savoiarda memoria. La logica ci dice, subito e senza inganni, che il leopoldino non è un folle e dunque ci fa scartare, a priori, la possibilità prima; le regole della storia, G.B. Vico docet con i suoi corsi e ricorsi storici, ci dicono che quei popoli che non avessero memoria avranno bisogno di eroi e martiri; l’immaginazione ci presenta un ex presidente del consiglio il quale, mento al vento e petto in fuori, arringa un popolo estasiato ed acclamante dal uno qualsiasi dei balconi italiani.

Dato, ancora una volta, il contesto frammentato e stupidamente alieno ad ogni partecipazione, in alcuni casi aventiniano, di gran parte dei presenti in parlamento, quel caos di cui sopra rischia di diventare la miccia più corta possibile a far scoppiare il “ … ghe pensi mi …” più volte tentato in questo paese e regolamentato, ma tu guarda, dal programma fuorilegge di una certa loggia P2. Dunque sembra logico, sia pure immaginifico, pensare che Matteo Reni non sia altro che l’ennesimo tentativo, retrivo e camuffato, di quel fascismo, sconfitto, mortificato, trucidato che, però, mai domo, ha sempre cercato di prendersi una propria squallida rivincita sulle idee stesse di LIBERTA’, DEMOCRAZIA, RISPETTO dell’altrui visione della vita.

La defenestrazione dalla commissione apposita sulla legge elettorale delle minoranze interne al pd e la sostituzione di quei membri con dei renziani di ferro, a me ricorda la progressiva “mussolinizzazione” italiana; a questo proposito val bene ricordare che anche il “Benitoatestaingiù” aveva cominciato proclamandosi socialista ed al grido di “… la terra ai contadini! “.

Dunque si può, in piena coscienza, osservare che per logica, regole e immaginazione, SE Il PD ed il suo segretario SONO espressioni di sinistra, a me sarà pur consentito affermare che il partito democratico italiano non è che il nuovo PARTITO NAZIONAL DEMOCRATICO e che coloro che lo apprezzano sono ….

I nuovi NAZICRATICI!.