TROIA ( La guerra di ) … - di Francesco Briganti

26.06.2013 08:38

Peripatetica: sostantivo, femminile di peripatetico, sinonimo di passeggiatore; nell’accezione più volgare con il significato di prostituta,puttana … (wikizionario). Ere fa, in questo paese, definire “puttana” una persona, maschio o femmina che fosse, costituiva una delle offese più gravi possibili. Ere fa, in questo paese, la morale e l’etica venivano considerate dei pregi e non dei difetti. Ere fa, in questo paese, si faceva di tutto, forse anche più e peggio di ciò che accade ai giorni nostri, ma il comune senso del pudore ed una ipocrisia di fondo, tipica del cattolico in generale, impedivano che un vizio privato, una malefatta qualsiasi fossero sbandierate ai quattro venti o divenissero, addirittura, motivo di vanto. Ere fa, in questo paese, le donne erano innanzitutto mamme, poi sorelle, mogli o compagne, ed erano, comunque ed a prescindere, oggetto di rispetto e di considerazione estrema. Ere fa, in questo paese, un uomo cedeva ad una donna il posto sull’autobus, le portava la borsa della spesa, le offriva dei fiori, si sarebbe fatto ammazzare per difenderne l’onore, l’onorabilità, l’immagine pubblica. Ere fa, in questo paese, regnava la civiltà indiscussa del rispetto reciproco e della sacralità della persona. Ere fa, questo paese era ancora un consesso civile. Ere fa, agli albori della rivoluzione sessuale e del movimento per l’emancipazione delle donne, causa sacrosanta e con nessuna aderenza ai fatti odierni, qualcuno, però, capì che il “machismo” e quell’aura da amatori passionali e performanti che gli italiani sentivano come loro prerogativa genetica, potevano essere sfruttate per far soldi su scala industriale e, quali che fossero le premesse, si adoperò al fine di raggiungere questo scopo. Da questa intuizione nacquero, crebbero e si svilupparono quelle che sono le condizioni amorali ed antietiche che vigono oggi. Così come una carestia spinga i topi nelle case ed allo stesso modo del come questi ultimi spargano poi la peste tra gli umani e tanto quanto la pasteurella pestis provoca infiniti decessi, così dalle televisioni private, partendo dai primi scollacciati spettacoli, passando per i primi liberi (sic!) telegiornali ed arrivando ai processi televisivi, gradualmente, ma in maniera crescente a progressione geometrica, si è arrivati alla affermazione del grosso e grasso ancorman “ … siamo tutti puttane …. Allora, premesso che della “puttana” lui e le troie (maschi e femmine che siano) come lui avrebbero il diritto di darlo solo alle loro mamme, mogli, sorelle e/o consociate, io non ci sto e non mi allineo alla cosa; per me, e senza tangere in alcun modo le parentele di ognuno nemmeno le consociate di un maiale, quale è chi fa simili asserzioni, lo sono a prescindere. Ho tutto il rispetto per le scelte di vita di chiunque e chi vuole vendere sé stesso, moralmente e/o fisicamente, ha tutto il diritto di farlo se ritiene, assumendosene la responsabilità e pagandone le spese, quando e qualora ci fossero; che siano o no scelte rispettabili questo attiene a ciascuna coscienza ed è derivazione di infiniti fattori propedeutici, alcuni comprensibili ed a volte persino giustificabili, altri meno o per niente; ma, comunque, tutti, di stretta pertinenza soggettiva. Ciò che io non rispetto e non rispetterò mai è l’altra conseguenza della peste berlusconiana e cioè la disinvolta voglia di massificazione: sono tutti ladri, sono tutti uguali, sono tutti furbi ed imbroglioni, sono tutti dei santi …. No!, troppo comodo ed altrettanto ingiusto: non siamo tutti uguali così come non siamo né tutti santi né tutti imbroglioni. Se c’è una cosa, tra le altre, che distingue l’uomo dalla bestia è la estrema singolarità e unicità di cui ciascuno di noi è dotato; ognuno di noi è prezioso per i propri personali processi mentali, per il proprio essere capace di, quale che sia, per la propria soggettiva di sentimento, acume, raziocinio, capacità di critica e di parola. Siamo preziosi in quanto esseri intelligenti e dotati di anima e pathos: SIAMO FATTI AD IMMAGINE DI QUALCOSA DI SUPERIORE, che questo qualcosa o qualcuno esista o meno. Il signor Ferrara e la Santaninche? Parlino per loro stessi e per quelli che con loro si associano alla cosa. IO PENSO e SONO, COSTORO CONINUINO PURE A PASSEGGIARE!.